Il computer condiviso.

Basta, voglio una connessione tutta mia. Oh, l’aggiornamento sistematico dello sglaps suddetto subirà ancora lavori lunghi ed elaborati un po’ come l’autostrada ad Agosto. Orbene: si son dimenticati di mettere nella mia scala la scatola di derivazione (!?), credo si dica così, della telecom. Son cazzi.

Insomma, mi devo accontentare dei pc universitari. Due palle.

Oggi prima che l’ominide ha aperto la sala pc del plesso ha ritardato un’ora circa prima di aprire suddetto bunker. Ho ho una telecamera che inquadra il mio bel visino a sinistra (che faccio, saluto?), una che mi inquadra alle spalle (questa mi inquieta) e una fuori la porta d’uscita. Han paura che gli si smonti un case e ci si fotta un masterizzatore? No, pensare ci ho pensato, ma mi sembrava brutto… mi spezzerei le unghie, ecco.

Gli altri giorni son sempre stati traumatici.

Mentre scrivevo l’invettiva contro il padrone di casa avevo da fare da correttore di bozze a una simpatica ragazza straniera (oh, e quello non mi dispiaceva, era caruccia) e stavo cercando di coprire il monitor dal vicino che ronzava tipo moscone sulla mia finestra e-mail.

Mentre vi informavo circa il cagnolino della vicina una mia, odiosa, compagna di corso sbirciava come se fossero cazzi suoi. Alla quarta volta che fissava lo schermo ho chiuso la finestra e le ho chiesto quante virgole ci fossero nell’ultima frase e se la punteggiatura fosse adeguata.

Il giorno del pavè avevo uno spagnolo vicino con la musica nelle cuffiette che la sentivo tipo dolby. Bello.

Oggi non riuscivo ad accedere, perchè anzichè l’username e la password da studente era da inserire la parola studente nei due campi citati.

Che palle, fortuna che il vicino di oggi era caruccio….

Oh, è uno stress qui eh. Su, mandate delle email alla Telecom per protestare. Vado che mi aspettano per urlare "presente", non vi offendete, no?


0 thoughts on “Il computer condiviso.”

  1. rotfl.

    [che poi, cinque minuti fa ho dovuto lasciare l’aula pc, correre tipo Carl Lewis in aula e urlare “PRESEEENT…pant….”. Ne è testimone Rigagnolo, al quale ho chiuso la finestra del messanger in faccia]

  2. PS Ottimo! Ho appena notato la lista degli scrittori degni di nota: se oltre a D’Annunzio, Conan Doyle, Wilde aggiungessi anche Huysmans, Joyce e Simenon saremmo a cavallo.

    Come diceva Frankie Dettori.

  3. Rigagnolo fa gli auguri a Fran (per il bebè? per il compleanno? per il cinque maggio? chissà) e torna nel suo fantastico mondo fatto di paranoie, angeli che confondono e la completa assenza di droghe (cosa strana, visto quanto scritto sopra)

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