Ho deciso.

Ho deciso. Tanto peggio di così inizio a scavare… cioè, ci sarebbe anche spazio qui in quello che diventerà il giardino, ma dopo darei noia ai topi e insomma…
 
Mi son già fatta il logo (via Catepol)
 
 
fRANn
 
E la N c’ha tanto di gusto Napoleonico.
 
Ecco, ho deciso. Scendo in campo… non nel senso che rientro in una squadra tutelata da Gaucci (permettetemi, Geronzi non ce lo permette. Oh, in fin dei conti mica si può sempre far fallire una squadra da soli, ci deve essere sempre un burattinaio). Mi posso anche mettere in politica. Ho già capito di avere i requisiti guardando i comportamenti dei due candidati a Premier.
 
  • Mi piace la bicicletta, tantochè quando sono al mare mi facevo una sessantina di kilometri al dì. Poi non ho più trovato nessuno con cui girare e a me da noia girar da sola e quindi… uff.
  • Sono stata centravanti di sfondamento e ho allenato dei bimbi al giuoco del calcio.
  • Non ho mai fatto spiritismi ma la mia bisnonna materna venne avvistata per anni dopo la sua morte a vagolare per gli orti del paesello portando con sé una bambina che la cittadinanza reputò la sua prima bimba morta cinquant’anni prima. Però non ho mai indagato sul tasso alcolico del paese.
  • Ho fatto la guida turistica. E anche io non sapevo una stramazza. Il giorno del mio diciottesimo compleanno ero in giro, non avevo mangiato un cavolo (ma solo un tramezzino tonno e olive, argh), non ricordavo neppure il nome della dea Diana e lo risolsi con "la sorella di Apollo, dea della Caccia… professore, lei che è del classico… se non lo sa neppure lei… insomma, mi cade sul tempio, ecco…". La buttavo molto in cabaret, ecco.
  • Mi sono fatta una canna. Una… Insomma, il Plasil in chemioterapia era come l’acqua Uliveto. Mi faceva solo cinguettare. Quindi il metodo migliore per non vomitare anche il succo di frutta restava fumare. Io odio fumare, c’ho la faringite cronica e la sinusite cronica (mio padre è otorinolaringoiatra, ma diceva sempre che non era vero che mi potesse far male la gola).
  • Ho sconfit… ehm, ho pareggiato col cancro. La prossima ce la giochiamo in campo neutro.
Fattori contrari alla elezione alla luce dei due candidati a Premier.
  • Ho la erre moscia, un utero e sono alta un metro e ottanta e qualche centimetro
  • Non ho figli belli, intelligenti, studiosi e pii e neanche una catervata di nipoti.
  • La mia banca è il Monte Paschi di Siena. Sti stronzi a Natale mi regalavano sempre due bottiglie di Barolo. Quest’anno non mi hanno regalato una mazza anche se detengono parte della casa ove ora sto poggiando il culo (e da dove vi scrivo, son cose).
  • Non sono divorziata, non ho due famiglie e non posso far promesse di castità. Cioè, cosa cambierebbe rispetto ad ora?
  • Non ho soldi, ecco.
  • Non dormo abbracciata o in mezzo ai miei figli.
  • Non ho salvato una donna mentre ero nella pancia di mia madre. Al massimo lei rivomitava visto che la strada Chianciano-Trequanda faceva davvero schifo. Ora dovrei chiedere agli alunni di mia madre se hanno visto la luce filosoficamente parlando.
  • Non ho mai fatto casini societari, non c’entro neppure nulla con la Cirio o la IRI…
Il programma politico lo sto elaborando, non lo posto sennò me lo rubano e lo portano al confronto a Porta a Porta e ci fanno bella figura loro.

0 thoughts on “Ho deciso.”

  1. ti mancano un po’ di scandali finanziari o finanziamenti occulti alle spalle, come minimo.

    E sembri una troppo dritta. al massimo portaborse.

    ah, visto il bannerino, un tocco di colore ci stava proprio sai!…

    :)

  2. Maledetto splinder, che non ha il campo “nome” e mi pare sempre d’aver firmato.

    Francesco Minciotti

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.