Ajuto.

Beati, o voi che mi leggete. Perché vostro è il regno dello Scibile.
 
Vostro eh, mica mio.
 
 
Arriviamo al punto, o uditorio.
Come vi sentireste se il vostro prof di Filosofia, che stimavate assieme alla vostra prof di Inglese (che ora è uguale alla mia capo… anzi, la mia capo è identica a lei, ci siam capiti), vi erigesse a modello per le giovani leve liceali del nosocom… ehm, della scuola superiore che avete frequentato?
Cioè, se il vostro prof dicesse ai suoi alunni "Ho avuto una alunna tanto brava, intelligente, brillante che ora è dovuta emigrare al Nord pur di far valere i suoi meriti, infatti qui era sprecata…", che pensereste?
 
Il problema è che quella alunna siete voi, cioè, dai. Sono io.
 
Cioè, io ho ancora in mente Parmenide di Elea e il suo percorso verso la sapienza a Velia. Ma della glutammina complementata nella donna sportiva mestruata non ho una ciospa in testa. Eh? Dite che se ampiamente motivata magari resco a dare il meglio? Sì, forse.
Da una parte ti fa piacere sapere che una persona fortemente intelligente ti abbia stimato (ora, magari credere che io abbia avuto una intelligenza superiore alla media della media degli studenti medi di quel liceo forse… mmm, no, lì aveva ragione… cioè, se c’è il termine di paragone sì…. però ora non vorrei far venire dei complessi ai pischelli. Ovvero: io filosofia non la studiavo tanto, mi rimanevano a memoria le lezioni. E poi mi piaceva, come latino… mica lo studiavo. Traducevo benissimo e la prof rosicava un po’ come quando Rockerduck masticava le bombette… mmm, ma non sarà che mi hanno mandato troppi colpi?), dall’altra, mentre hai il magone perché passi un periodo dimmerda e chiunque ti faccia un mezzo complimento ti fa piangere come se te fossi un Di Cataldo qualsiasi, ti senti inadeguata.
 
Sono idiota, lo so.
 
Ah, e al Nord mi faccio un culo tanto. Ma per davvero. Non ho mai studiato quanto in questi ultimi due anni. Sto diventando scema.
 
E la coincidenza è che con oggi mi sono insediata in codesta casa, conosciuta da alcuni simpatici amici di merenda che vi daranno il loro parere estetico, da un anno. Ne sono orgogliosa, ma devo ancora rendermi conto che la maggior parte del mio lavoro finisce in codesti mattoni. E circa un anno fa incontrai il prof in banca. Son cose.

0 thoughts on “Ajuto.”

  1. codesto prof che dice che per far valere ippropio cervello si deve emigrare ainnòrde, lo manderei dimolto affanculo – ma così, eh, niente di personale.

    per il resto, te sei super, ultra ed extra. toh, èccoti i kleenex. ;)

  2. Io penso che un po’ tutte le città dove si cerca di fare l’università (esclusa Urbino, non me ne vogliate ma lo so per certo!) e non si sta per bivaccare siano toste…

    Comunque tu sei forte davvero!

    Viola sloggata

  3. ah la fuga dei cervelli…grave problema di questo italico paese…

    e non pensare che avresti dovuto fare filosofia…che oramai è tardi. Giorno fran

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