Pan pepatus (o anche pipatus, diciamolo)

Cioè, ci son piccole cose che nella vita di tutti noi lasciano un segno.
Da me il segno l’ha lasciato il primo anno di medicina. Periodo lieto et giocoso nel quale andò anche a nascere codesto sglaps. Va un po’ così, si beccano bei periodi incastonati in periodi di merda. Questo è un periodo di stercobilina ad esempio, da stamani ho saputo una serie di notizie così brutte che riuscirebbe soltanto a risollevarmi la notizia che Bush è riuscito a strozzarsi col filo interdentale che gli ha solleticato la tonsilla.
Invece nulla.

Arriviamo a fini divulgativi di cui questo sglaps dovrebbe farsi portabandiera più spesso.
Dunque. Dicevo che ci son cose che lasciano il segno. Io come mi sono divertita il primo anno di medicina non mi sono mai divertita così tanto. Ve lo consiglio il primo anno di medicina, qui a Parma. Gli altri no, non fanno ridere o perlomeno fanno ridere per disperazione, ma vabbè. Dicevo, ci avevo le lezioni di Bioscienze, materia d’esame inventata che abbiamo solo noi e che prevede genetica, statistica, psicologia e biologia. C’è il titolare di cattedra che è persona di Fidenza, spiegava tutto fuorché quello che c’era in programma.
Lo capii alla seconda lezione, ché da noi a CTF invece all’esame si chiedeva quello che dicevano a lezione, pensate voi.
Dunque, io ricordo che tutte le volte in cui andavo a sentire il prof oltre a promozionare i libri che traduceva e a parlare male di Paone Cecchi e del suo amico Zichichi ("glielo dico sempre io, che non capisce nulla… ma si scherza, siamo amici") si discuteva sovente di una certa bestiola. Il bonobo.
Che poi io il libro sul principio della Regina Rossa ve lo consiglio. Oltre ad insegnarvi le usanze delle bestiole vi apre anche un po’ l’idea su quali son le cose biologicamente normali. Tipo, per le leonesse è normale ammazzare i cuccioli per potersi riaccoppiare col nuovo capobranco (cosa che se lo sapesse Taormina lascerebbe la difesa di Cogn… ah, l’ha già fatto?) oppure per i passerotti (non andare via, nei tuoi occhi il sole muore già) è normale occuparsi della prole. Mentre per altri augelletti è normale pure portare le corna e accogliere con loro i figli dell’$uccelloidraulico, per dire. Che poi, il principio della Regina Rossa è semplice. Ricordate Alice nel Paese delle Meraviglie? Fiaba che per la migliore amica di mia mamma ha anche una eco matematica. C’era la regina che sovente prendeva a correre ritrovandosi sempre nel medesimo punto. Era come se una volta per fare 40 km ci si mettevano due ore perché si aveva la macchina lenta e la strada battuta e adesso ci si mette lo stesso perché altri cento pirla sono in fila avanti a te sebbene te ci hai la Golf Plus a 200 euri di rata mensile e la strada appena asfaltata. 

Ma il bonobo quante soddisfazioni ci ha dato. Alla fine si finiva sempre per parlare del bonobo.
Il bonobo è una scimmia antropomorfa scarsamente aggressiva, altruista e con una società basata sulla risoluzione dei problemi mediante il sesso.
Tipo, non esiste un Fabrizio Corona nella società-bonobo.
Insomma, un po’ il sogno di alcuni. Però insomma, si parlava sempre di questo bonobo che rispettava quegli adagi tipo "homini, donne, animali basta icché si gode" o "in tempo di guerra ogni buco è trincea". E si vedeva la gente ridere, imbarazzarsi, ringalluzzirsi. E il prof faceva apposta eh. Perché si tendeva a parlare di queste cose anche in pausa pranzo.
Ora ho un problema. Se vedo un bonobo come faccio a spiegargli che secondo pastori tedeschi esso è contro natura? Perché ormai ci voglio bene, al bonobo. Certo, non me lo terrei in casa, ché metti che litiga col peluche del koala dopo un po’ li vedo in pose sconvenienti e qui essendo il Giornale Fran mi arriva il Moige in casa, mi dice che è pornografia e non divulgazione scientifica e mi crocifiggono peggio che a Belpietro… però… mah, son cose. Save the Bonobo, save the world (quasi cit.)

0 thoughts on “Pan pepatus (o anche pipatus, diciamolo)”

  1. ‘sta cosa del bonobo sa molto di Stefi & Eziomaria quando la Stefi faceva le parole crociate: “scimmia catarrina, comune in asia, sei lettere… MACACO!” :)

  2. A proposito di divulgazioni scientifiche, c’é ancora su Sky quel bel progammino dove facevano vedere gli animali che improvvisavano orge ed ammucchiate immersi nella natura???

  3. eggià

    è facile parlare dei bonobo adesso che vanno di moda.

    ma tempo fa c’ero io, da solo, a impersonare l’avanguardia della cultura bonobo.

    sono autoreferenziale, Sì.

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