La tua naturale regolarità.

Vi immaginate che io mentre al Senato si svolgeva il remake di ‘o zappatore ero a dormire catalettica causa febbre?

Fortunatamente sto recuperando e ho visto l’ardore recitativo Mastelliano.
[non avrò mai abbastanza faccia di culo per fare politica. E scusate la parola politica. Io mi sento in colpa se scrivo anche regalatemi un peluche e la gente dopo mi chiede l’indirizzo. Sono fessa.]
Perdonatemi il divertissement d’attualità, ma ora la mia probità mi porta a postare quello che avevo brillantemente pensato alle due di stanotte, e che ho quasi del tutto dimenticato. Dovrò prendere a postare a quell’orario.

Dicevo, ieri ho parlato con diversa gente. Con alcuni abbiam parlato del fare la pasta. Ah, signora mia. Pensi lei che bello far la sfoglia. Approposito di foto compromettenti, io mi ricordo che in famiglia mi fotografarono ancora BYNBA mentre stendevo la sfoglia. La mia sempre piccola potenza nei bracci non indifferente (cit) è stata sempre presente.
[quindi, ora, che mi treman le braccia sai secondo me come mi verrebbe bene montare a neve eh…]
Il problema di avere ora una quotidianità limitata ad alcuni gesti di sopravvivenza è che viene meno la verve sullo sglaps, e insomma, mica vengono tanti post. Poi lo so che mi scordo quello che ho già postato, quindi finirebbe che posterei sempre le stesse cose.
Tipo, due settimane fa ho fatto alla mamma: "ehi, sai che dovrei postare sul gioco del cottabo lì? ora ci penso a cosa scrivere…". Il mio altro 50% del nucleo famigliare mi ha guardato con uno sguardo con cui tutti noi guarderemo la piccola fiammiferaia e mi fa: "ma pulcicchiotta, lo hai già postato…". Io mi son grattata il capo ed ho detto: "ah, assì? sicura?". Lei si è connessa e mi ha permalinkato, sebbene non sappia cosa voglia dire permalinkare, il post. [ora leggerà e me lo chiederà, scommettete?] E io ho preso coscienza che ripeto 700 volte le stesse cose e poi invece ignoro altre. Eppure ho ventiquattro anni, e sto messa peggio di ritalevimontalcini.

Un altro mi disse che ci vuole la regolarità sul blog. Nel senso, cinque post a settimana e via andare. Tipo cartellino timbrato e su, in alto i calici. Chissenefrega dell’ispirazione. Regolarità, è la chiave di volta.
Io intanto pensavo ad altri che mi dicevano che io avevo una costanza paurosa a postare tutti i giorni o che mi dissero "ah, magari riuscissi a trascurare con classe il blog come stai facendo te".
Regolarità, sissignore, ora ci penso.

Uhm, il problema è che se penso a naturale regolarità mi figuro i miei problemi peristaltici: pensate, ora, ogni volta che il mio diaframma coadiuva lo svuotamento del contenuto del retto verso lo sfintere dopo devo passare due ore esanime solo per aver cagato. Quindi non lo so, postare deve essere una sofferenza come agevolare la PERYSTALSI? Sono begli interrogativi eh.
Ora scusate, ma avendo finito di scrivere cagate vado a soffrire al bagno. Non sto scherzando, ieri dopo 10 minuti di naturali gesti mi veniva da svenire. Son cose eh. Però ho la carta a fiorellini.

0 thoughts on “La tua naturale regolarità.”

  1. C’è anche la carta rosa profumata, da provare!

    Comunque mi sa che è vero, in teoria se ci fossero delle regole per il bloggero provetto, e probabile che qualcuno l’abbia scritte, ci sarebbe questa storia della naturale regolarità, sìsì! Ma tu mi insegni che le regole sono fatte anche per essere infrante, oh yeah!

  2. Se ti può consolare, c’è anche della gente perfettamente sana che dopo la PERYSTALSI deve buttarsi almeno un attimo sul letto: capitò ad un compagno di studentato di Pg, che stava studiando con lui in cucina, che ad un certo punto disse: Vado un attimo in bagno. Non vedendolo tornare, dopo un po’, bussò in camera: Scusa, rispose quello tutto assonnato, mi ha spossato talmente tanto che mi son dovuto mettere a dormire…

    Per il pelouche, non vedo di cosa tu ti debba vergognare… :-)

  3. vanillaaa: bloggero però era carinissimo. Tipo il bolero, cose qua.

    Mamma: eh, per chi sa c’è da rotflare (=ridere).

    Rossella: boh, mi pare di profittare, cose così.

  4. Bloggero si offre a numerose interpretazioni.

    Può essere Er Blòggero, romanaccio…

    Oppure come lo intendi tu del Bolero, El Bloggèro ollè!

    Sìsì, forse è un termine da rilanciare, perché no!

  5. anch’io ho la carta coi fiorellini… e profuma delicatamente! ora dico io… sono ottimisti nel pensare che quel lieve profumo potrà arginare… beh ci siamo capiti!

  6. che dire fran…si ride un po’ amaro in questo post, o mi sbaglio? ma comunque, a prenderla a ridere non ti sbagli mai. (la montalcini, mi dicono, sia ETERNA)

  7. Disorder: capolavoro? :)

    Vanillaaa: a me piace molto, ti dirò. Quasi quasi lo userò.

    Albo: la carta quella lì delle formiche suicida?

    4passi: qua si prende tutto con sarcasmo, visto che la vasellina è terminata ;)

  8. Anche io ho la carta a fiorellini che profuma e dura tantooooo ( si è capito qual’è la marca..nooo)…lo so che poi per comprarla quasi devi chiedere un prestito…..ma poi quando la usi son soddisfazioni.

    vabbè me ne vado :)

    M_Lights

  9. stefix: non dirmi così!

    tati: ah, ma davvero? cazzarola, posso recuperare in tempo (e la formica in peluche mi manca)

    ciccio: non era neruda, cerca bene (se vuoi ti do i link, ma son pigra)

  10. E’ bello sapere di non essere l’unica arteriosclerotica precoce al mondo…

    E comunque consiglio la carta profumata alla camomilla, con disegnati i fiorellini della suddetta pianticella… Ed è subito primavera *___* !

  11. quando io o la mia coinqua si va al wc, noi si esordisce con un “vado a riempire il bagno di tulipani”.

    ma che odore hanno i tulipani, poi?

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