In realtà faccio delle grandi pause per aumentare l'aspettativa.

Pensavo che tanto non manco a tanti se scrivo di meno, perlomeno l’audience è la stessa.
Ho tante cose da dire e nessuna voglia di scriverle. Non me la sento di scrivere, sta diventando difficilissimo. Ho voglia di andarmene un po’ via e di avere il fisico per farlo. Ho invece ancora i postumi da barcamp, ho preso una bronchite assurda che credo sia imputabile soprattutto a untori sull’espresso dell’andata dove tutti tossivano.
In compenso visto che la notte non dormo mi viene in mente l’illustrazione nel libro di fisiologia che ricorda che con le malattie broncostruttive si respira meglio se si dorme impriorati (non credo sia italiano, ma lessico famigliare. Va a significare quando si usano diversi cuscini da coricati).

Son trascorsi mesi dove ho perso fiducia in Dio, ho perso quella persona che credevo condividesse i miei sentimenti [o, come vanno a correggermi gli amici dopo la lettura di questo post "la persona che credevo condividesse i miei sentimenti mi ha perso"], ho pesantemente rotto con un amico. Come dicevo ultimamente devo ricostruire tutto, non credo ci vorrà poco. Ho voglia di rimettermi a fare tante cose e non pensare più a nulla. Per me è un periodo brutto, anche perché susseguente a un periodo osceno e quindi è una sommatoria di cose.
Tutto questo, scoraggiamento… senso di rinuncia… non so neppure come chiamarla, alla fine non giova. Sì, il barcamp è servito a tirarsi su, per un poco, per un attimo. Si deve trovare però un piccolo barcamp in tutti i giorni, lasciarsi alle spalle i malanni e le cose brutte.

Non so, riduttivamente direi che sono immensamente triste, e sto cercando in tutti i modi di non darlo a vedere. Spesso ci riesco, e devo dire che è un bene.

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