Gné gné gné.

C’è questa cosa che ormai tutti ci hanno, come si dice alle mie latitudini, le fregne e quindi ci è la xenofobia di chiunque alberghi al di fuori e quindi dagli al vicino, dagli a quello che linkavi, dagli all’amico, dagli al cinese sottocasa.

Io a ‘ste cose ci son abituata, ché ho fatto il liceo a Viterbo. A ogni minima cosa si risolveva col "se vedemo dde sotto". Chi menava peggio e aveva la lingua più imbrigliata soccombeva. In pratica un formante campo balilla (che da quando ho sentito oggi pomeriggio i metodi educativi della Santanché sto sperando segretamente una roba) (non è che mi sodomizza con un manganello se espongo il mio sogno?) (no, beh, dice che siccome il bimbo aveva risposto male alla nonna stasera gli staccava il computer e finché non capiva il gravissimo errore l’avrebbe punito) (io spero che il bimbo per lo meno chieda l’affidamento al padre, e se non è così che tra 10 anni la rinchiuda in un ospizio a Predapp… ehm) (si fa satira)

Quindi questa caccia al cinese, che quanto pare è portatore di schifezze e malattie io non la capisco. Forse perché non consumavo già prodotti cinesi da prima perché nonmenefregavanulla?

In tutto questo, sentir parlare il nuovo ministro dell’Agricoltura, mi si è presa nostalgia di Alemanno. Non so se è bene eh, ma ha ripetuto "agricoltura e prodotti del proprio territorio" 40 volte in 3 minuti. Poi forse han trovato il tasto reset.

In tutto questo mi chiedo che vita avrà il nuovo sushi-bar in pieno centro di Parma. Ma aprire una tigelleria no, eh? ché tocca sempre andar a mangiare la torta fritta fuori e spendo in benzina.


0 thoughts on “Gné gné gné.”

  1. Bah…non so. Io, da amante della cucina nippona, mi chiedo come mai per tutti sia equivalente al sushi e soprattutto come mai sia diventato improvvisamente così di moda. E resto quantomeno perplessa.

  2. Aspetto che arrivi quello tipo “ti-siedi-davanti-al-nastro-trasportatore-e-ti-sbafi-tutto-quel-che-vuoi”.

    Per le tigelle straquoto e indico due posti: “la bettolina” a Vezzano sul Crostolo e l’altra per andare a Traversetolo che c’ha un nome strano che non mi ricordo mai Cate aiutami tu.

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