E' una strategia per farti passare al telepass.

Da un po’, diciamo da quando frequentemente frequento le Autostradeitaliane, quando arrivo al casello di Parma (non dico al casello di Reggio Emilia, di Modena, di Fidenza. Dalle altre parti no, a Parma) non capisco perché ma quando devo pagare, perché pago ancora in contanti, il casellante non mi saluta mai.
Cascasse il mondo.
Io, che per contratto devo essere smaccatamente gentile o devo sondare l’altrui gentilezza, provo a salutare ma l’unica che mi risponde è la cassa automatica, e infatti alla fine scelgo sempre lei perché almeno un arriverderci me lo da. Sarà preconfezionato, ma quasi mi scalda un po’ il vetro, suvvia.

Poi ora c’è la variante. Quando torno la sera li trovo sempre al telefono. Ora non so se è il cellulare loro o glielo passa la società, ma ieri sera, mentre cercavo il pedaggio nel borsellino ho saputo cosa avrebbe fatto la casellante la sera, come si sarebbe vestita e che la Gina è una stronza perché tira i pacchi sempre all’ultimo momento.
Eh, che bello.


0 thoughts on “E' una strategia per farti passare al telepass.”

  1. Mi sa che hai ragione.

    Io comunque da un bel po’ mi sono convertito al Telepass, per la precisione dopo la seconda volta che mi sono visto recapitare un bollettino di pagamento per mancato pedaggio, per transiti risalenti a parecchi mesi prima (e di cui ovviamente non potevo ricordarmi).

    Con il Telepass ho il grande vantaggio di poter monitorare in qualsiasi momento i miei pedaggi e di scaricare gratuitamente dal sito le fatture (quindi azzerando spese e tempi di spedizione), a fronte di 1,24 euro al mese (ho il Telepass family).

    Certo, se il pedaggio normale funzionasse come dovrebbe sarebbe meglio, ma visto che una volta addirittura mi sono visto *sequestrare* dalla macchinetta la scheda magnetica della mia banca abilitata Viacard, preferisco evitare ulteriori problemi.

    Si, ripensandoci mi sa proprio che la cosa sia voluta.

    Ciao

    Roberto

  2. Problema comune. Un po’ li capisco, i casellanti. Ma solo un po’. E cerco di metterli in imbarazzo con un entusiasmo ed un’euforia innaturali.

    Non ha ancora mai funzionato però.

  3. Dopo 30 anni di anzianità in Autostrada (non a Parma, ovvio!), di cui 20 in cabina a dare resti, non posso che darti ragione.. ma (c’è sempre un ma) anche gli esattori stagionali appena assunti, a cui ora insegno in poche ore i rudimenti del mestiere, dopo aver provato per alcune ore a salutare senza risposta utenti impegnati ad urlare al telefono, signore che rifanno al volo il trucco e che manco ti guardano, smettono di provarci, riducendosi ad automi umani… Non è una scusante, ma così è… ed a farne le spese sono le persone educate e gentili come te. Chiedo scusa a nome della categoria!

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