Quattranninelcesso.

Ivan Basso, fa conto che gli ultimi anni non siano esistiti. Non è colpa mia. Anzi, come dire, resettiamo tutto.
Ciao eh.

[lo spazio per dargli del dopatodimmerda nei commenti è tutto vostro. A me -purtroppo- sta simpatico. E a dire il vero un’autotrasfusione me la farei eh, oggi]


0 thoughts on “Quattranninelcesso.”

  1. liberalizzare il doping, dicendo ai ciclisti a cosa andranno incontro più avanti. scelgano loro. ma non ci impediscano di godere di gente che va serena in bici invece che contorcersi. io aspetto Riccò, che è molto molto forte.

  2. pensare che da piccolo quando era un esordiente/allievo lo portavo con me per allenarsi
    anch'io lo aspetto
    ma poi lo spingo nel fosso
    non ha  scarpe grosse ed ha frequentato lo zoppo, troppi zoppi,
    e a buon intenditor..
    Basso l'ho conosciuto è molto più trasparente oltre che (per conto mio) più quadrato
    tutti possono sbagliare, basta rendersene conto e ammetterlo.
    F

    anch'io sarei per la liberalizzazione del doping, sono maggiorenni!
    così ne resterà uno soltanto…
    chi non ne usa

  3. dato che questo è il giro più controllato della storia io tenderei a fidarmi…solo che non capisco: se è stato in grado di vincere un giro senza barare, perchè ci aveva provato?

  4. Che dire??? Innanzitutto anch'io sono felicissima di come sia finito questo Giro d'Italia, con la speranza che stavolta Basso non rimanga  ancora coinvolto in storiacce di doping…….

  5. la ricerca del doping è un dubbio, che si insinua in te.
    Cerchi il modo per tutelarti dall'eventualità che qualcuno possa andare più forte di te
    il processo è sempre stato innescato dai meno forti, e che ha coinvolto i più forti che si vedevano fatte le scarpe
    F

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