Io ad esempio sto ancora sedimentando la recensione di The Heart di Jimmy Gnecco perché ho l'obiettività a Ville Certose.

By Amon_Re
DSC06699[questo post va letto tutto con il pensiero interno dello sticazzismo, ma in modalità romenesca e non come lo usate a nord]

Premessa: c'è tutta una corrente di pennivendoli che dice che no, di solito l'Artista™ che uno intervista cioè lo devi trattare con gentile distacco, un po' come il paziente™ che ti viene a studio e ti dice "ciao, ho una chiappa in suppurazione perché mi ci ero iniettato dell'eroina. Ma ho smesso eh". In quel caso infatti il medico dovrebbe essere professionale e operare in modo che venga drenato il tutto, ma in realtà tutto il personale paramedico ti guarderà con quello sguardo di intesa che va a spiegare tipo "ahò, ce sta a cojonà" e al paziente™ verrà fatta la prestazione professionale col massimo del dolore che può avere. Perché siamo tutti umani, perché ci abbiamo 'sta cosa di guidicare, perché siamo tutti un po' teste di cazzo suvvia.

Dicevo, c'è questa corrente del distacco da l'Artista™ verso cui devi ottemperare una prestazione professionale. Niente foto, niente confessioni di tivojobbene, niente autografi. Neppure per l'amico che in caso ti bussa come un tappeto durante le pulizie di primavera.
Poi c'è questa cosa per cui se devi fare un verbal… pardon, una recensione non ci puoi mettere del tuo. Non dico come in alcune riviste musicali dove si mette "perbacco se mi ricordo di Riccardo Cialtronis, mi ci sparavo seghe col suo sottofondo quando ero un bimbino e i suoi riff mi occorrevano per camuffare le mie scorregge quando avevo la morosa in casa". No, cioè, sapete quella cosa dei limiti, del buon gusto, dell'insomma può leggerti tua nonna? Secondo me sono un po' questi i livelli, i modi, le cose da applicare.

Io non sono un professionista, gné gné.

Sono del parere però che non so se saprei intervistare Matthew Bellamy ad esempio. Sia perché so che mi sparerebbe tante cagate, sia perché verso ciò che dicono i Muse ho una cosa che è tipo dello stalking legale che mi fa sapere subito qualsiasi cosa dichiarino sia soprattutto perché saprei sicuramente che mi sparerebbe cagate parlando malissimo, mangiandosi le parole. Dom Howard sì, mi piacerebbe. Bellamy lo terrei per stringergli la mano e farci la foto da far vedere alle future generazioni. Fine. Tipo santino.

Come ad esempio quando andai a Condor a vedere Andrew Bird invidiai un po' l'ars maieutica di Matteo Bordone per tirargli fuori le parole e dargli un certo ritmo, alla conversazione. Se avessi dovuto farlo io sarebbe stata la sagra del "volete una pinza" per tirar fuori due concetti.
Ché l'Artista™, è persona strana, lo sappiamo.

Nei tre giorni al Frequency ho imparato questo, di me: se devi intervistare qualcuno e hai la mia (brutta per me) capacità di adattarti all'interlocutore se questo è stronzo, o scazzato, o poco propositivo devi avere un gran mestiere. Quindi finché non lo si acquisisce dovrò cercare solo di parlare con belle persone o alcune molto propositive.
Poi le recensioni dei dischi sono verbali. E' come l'anamnesi: devi saper fare le domande giuste a ciò che vedi e trarre le risposte migliori. Poi se non la scrivi bene son cazzi tuoi.

[ora arriviamo al punto]

Venerdì c'è Jimmy Gnecco a Patchanka, Radio Popolare. La trasmissione di Niccolò Vecchia, che siccome è un bastardo ha messo l'annuncio con una foto di occhi di Jimmino nostro che a me stava venendo lo sguardo tipo Hello Spank, a cuoricini.

Il fatto è che riesco anche a intervistarlo, e non a farci solo due parole da fan. Un po' la cosa mi preoccupa, perché ho un casino di curiosità venutemi in mente e maturate negli ultimi, ormai a breve, nove anni. Dovrò filtrare e prima porle a me, poi al poveruomo. E' un po' un casino, sai che finalmente hai una persona di cui hai ascoltato tantissimo i dischi, che ti ha accompagnato per anni e ti viene una sorta di blocco. E' strano.

Poi dopo faccio tante foto. Mi hanno chiesto di farle eh.

Niccolò è molto bravo, son curiosa di sapere anche cosa gli chiederà lui, che non è una bimbetta urlante come me (oltre ad essere rincoglionito, e lo dice lui, perché io di Gnecco gliene avevo parlato sin da Luglio e lui aveva detto "che figo. grazie della segnalazione. davvero bello bello". E se lo era scordato.)

Se volete venire il concerto è gratis, ed è acustico. Alcuni di voi mi hanno scritto per sapere come prenotarsi, se andate nel post linkato c'è scritto tutto. Ci vediamo lì. Temo che sarò più riconoscibile del solito.


0 thoughts on “Io ad esempio sto ancora sedimentando la recensione di The Heart di Jimmy Gnecco perché ho l'obiettività a Ville Certose.”

  1. Sono bloccata in casa da un'eternità causa virus gola-orecchie  …se non fossi uno zombie ambulante e infettivo sarei già in quel di Milano.
    Spero in qualche concerto italico prima o poi.

    Buon divertimento! Attendo con ansia i vari resoconti e intervista!!!
    Ali

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