Dentro di noi ci sono venticinquemila geni, centomila proteine, cento miliardi di neuroni, cento trilioni di connessioni: noi siamo la combinazione di tali dati, la cui organizzazione dipende, però, anche dal contesto in cui viviamo, cresciamo, e questo vale dal punto di vista culturale, sociale e tecnologico. Il substrato biologico esprime una potenza che l’interazione con l’ambiente mette in atto. Niente in biologia ha senso se non alla luce della Storia.
Quindi, visto tutto questo:
9:27 PM Giulia: ti posso rompere i coglioni?9:28 PM me: sempreGiulia: come stai9:29 PM prima di tuttofacciamo delle domande di vita normale, come se ne avessimo uname: la mia vita normale è dominata da un intestino che non funziona, quindi parliamo della nostra vita da muli da soma9:30 PM Giulia: che è sommersa di ciò che l’intestino normalmente produceme: esatto9:31 PM (quasi bloggo tutto ciò, è eccitante)9:32 PM Giulia: in effetti è una disquisizione che dovrebbe rimanere negli annali, a perenne memoria di quanto amene siano le nostre serateme: eh, non ti dico9:33 PM mia mamma pensa che al pc perda tempo o faccia cose di cui possa trovare divertimento (ma che italiano uso?)e invece UN CAZZO
Direi che forse capite perché bloggo poco e male. Ma sono tra voi. Con voi. Tipo un cartonato.
[noi del 1983 abbiamo una sfiga addosso che boh]
Sono talmente esaurita che non trovavo lo spazio per i commenti. Il 1983 deve essere un anno in cui la produzione genetica è stata caratterizzata da una certa sfiga, di quella che oserei definire “umida”. Nel senso che si appiccica addosso. Speriamo non ci soffochi.
sorella