Accise tue

E’ un post un po’ lungo, ma magari avete piacere di leggerlo, quindi lo spezzetto a punti:

  1. Ho un’alfaromeo 147 del 2001. Mio padre me la fece, dopo un anno che gli chiedevo di una macchina, andando dal concessionario (sbagliando tutti i miei dati di nascita, eppure sono anche nata due giorni prima di lui sul calendario e quando lui aveva 31 anni… non complicatissimo) e poi dicendomi di andarmela a prendere e non chiedergli più nulla per il resto della mia vita. Ok, non è un problema. Credo di averci sopra 300000km appena fatti il mese scorso: ho iniziato a valutare cosa prendere come auto nuova e grazie a dei mystery shopping fatti nell’automotive mi sono accorta che il mese dove pagare meno una macchina è novembre: i venditori sono cosi’ disperati che ti fanno ogni tipo di sconto. Pensavo: dai, sono sette mesi. Posso farcela. E giù a fare conti che sono cosi’ precisi e dettagliati che l’Eurogruppo sarebbe orgoglione di me.
  2. Stavo andando al concerto di TZN, nella bellissima A1 con tutte e quattro le corsie occupate mi sono messa a fare un sorpasso. Banale, no? Ecco, d’improvviso la mia macchina quasi stoppa da 160km/h, andando a 90 e con tutte le persone attorno a me incazzate nere come se fossi la prima drogata demmerda neopatentata che si mette al volante. Riesco a mettermi in sicurezza su una piazzola, la macchina non riparte più (uno di quelli che si trovava attorno a me al momento che l’Alfa mi ha fatto lo scherzetto aveva pure fatto retromarcia e mi voleva menare. Dopo è scappato: quindi non ho rischiato solo il botto ma anche le botte, pazzesco). Si era accesa la spia controllo motore, fissa come una stella polare. Niente. Aspetto 5 minuti, penso: “sia mai funzioni tipo windows”, ma niente.
  3. Ho la fortuna che nell’occasione del rinnovo dell’assicurazione mi avevano ricordato che il soccorso stradale era incluso: ho imparato nuove cose, tipo che se chiami il soccorso stradale ti chiedono per prima cosa se hai fatto un incidente (giusto) e per seconda se hai finito la benzina (meno giusto, ti ho detto della spia, checcazzo: donna si’, ma non deficiente). Quindi ti dicono che ti richiamano. Ti richiamano facendo le stesse domande e chiedendoti dove cazzo ti trovi. Scema io a dare le coordinate gps: devi guardare nel guard rail centrale perché ogni 100-200m c’è scritto, in piccolo, piatto sul pezzo di cemento. Quindi ho ringraziato il mio vederci ancora, ma meno il fatto che la piastrella-piastrina-placca-misurazione mancasse in una delle due direzioni. Con la gente che sfrecciava mentre cercavo di capire dove cazzo fosse sta cosa. Poi ti richiamano ancora e ti dicono che in massimo mezzora arriva qualcuno: che ti rifà le stesse domande ma almeno è gentile. E scopri che bene o male l’unica cosa da pagare sono 15 euro di Taxi e 3 di treno per tornare a casa.
  4. Quando vi dicono di prendere un’auto italiana per i pezzi di ricambio non vi fidate: oggi, dopo 8 giorni, l’officina ha detto che IL SENSORE (chi? come? cosa cazzo aveva non mi è ancora stato spiegato) è arrivato oggi, quindi mi richiamerà o venerdi’ o più probabilmente lunedi’ per sapere quando posso andare a ritirarla. Nel frattempo nella conversazione il sensore sono diventati DUE. E purtroppo il mio cervello sta a li’ a pensare che Marchionne l’abbia dovuto portare a mano partendo col biciclino da casa fino a Reggio Emilia. Senno’ come cazzo ha fatto a metterci cosi’ tanto. Comunque sono solo 250 euro, e non mi ci ha messo neppure tutte le ore di lavoro, dice, visto che ho dovuto aspettare cosi’ tanto
  5. Ho scoperto di conoscere molte bestemmie che riesco a relazionare motoristicamente. Puoi fare una macchina bella quanto vuoi, ma poi hai una rete di officine di deficienti. Due settimane prima avevo fatto il tagliando e detto: “mi si accende questa spia, è grave” “no, sono contatti soltanto, la ignori”. La ignori una sega.
  6. In tutto questo, non possiamo non stare senza auto in Italia: in questi due giorni per andare al Magnolia è stato un inferno. Ho trovato un regionale Parma – Milano che era senza climatizzatore, sporco e coi finestrini bloccati… e l’unico regionale prendibile per arrivare prima delle 20 in loco era alle 15. Non potete dire che l’auto è un lusso in Italia: è un lusso mantenerla, visto che già varcando il confine austriaco potete comodamente vedere che la benzina costa subito 25 cent in meno e vi fa capire quante accise paghiamo. Il car sharing è macchinoso e non basta. Blablacar aiuta ma dobbiamo sperare negli altri. Io non so che dire, davvero. Dopo che pago, almeno, aiutami no?

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