Repubblica Ceca: ben-essere inatteso. Semplicemente ovunque, non solo alla Spa.

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Il nuovo slogan di Czech Tourism Unexpected Wellbeing non fa riferimento esclusivamente alla pur ricca e variegata offerta del Paese in fatto di centri termali e località salubri. Perché, in Cechia, sono infinite le occasioni di stare bene, nel senso più ampio e completo della parola. Banalmente, si fa per dire, vivendo il territorio a tutto tondo, facendo di ogni piccola esperienza la ricetta di salute e felicità.
Con lo slogan Unexpected Wellbeing (ovvero il benessere dove non te lo aspetti, fuori dalla Spa), per il 2024-2025 Czech Tourism punta la campagna di comunicazione internazionale su un’immagine della Cechia come sconfinato centro benessere diffuso, dove tutto –dalla natura all’attività fisica, dalle atmosfere ai momenti conviviali- è terapeutico per il corpo e per l’anima. Insomma, la vacanza che fa bene in un Paese dove si sta bene, forte di una lunga tradizione di sport e attività all’aria aperta, di un circuito termale noto in tutto il mondo e sotto tutela Unesco, di piccole avventure da vivere tutti i giorni, di esperienze da non perdere, di una cucina genuina e sincera.

Rilassarsi in piscina o visitare una città storica? Concedersi un massaggio decontratturante o una corsetta nel verde? Scegliere un trattamento detox o inspirare a pieni polmoni l’aria frizzante delle montagne? Pedalare sulla cyclette indoor o spingere sulla mountain bike nel bosco? Una seduta di lettino autoabbronzante o un pisolino al sole sul prato dopo una bella camminata? Bere un estratto di frutta al l’health club o godersi una trota alla griglia in riva al lago dove è stata pescata? In Repubblica Ceca non c’è assolutamente bisogno di scegliere. Il segreto di ben-essere, a tutto tondo, è nascosto ovunque. Stare bene con il corpo e con la mente è semplicemente uno stile di vita. E di vacanza.

Questo il messaggio, sorprendentemente intenso nella sua semplicità, affidato alla nuova campagna Unexpected Wellbeing, concepita dall’agenzia praghese VCCP e diretta al mercato Usa e a quelli europei, compreso quello italiano. Senza stratagemmi, si basa sull’osservazione di una realtà inconfutabile, eppure inattesa appunto.

„L’idea è di mostrare la Cechia per quello che è: un luogo ricco di natura, di tradizioni e cultura, una sconfinata palestra verde sotto il cielo –spiega Lubos Rosenberg, direttore di Czech Tourism Italia-. Una grande Spa senza pareti né soffitto, senza limitazioni, dove ritrovare il proprio ben-essere. Perché accanto alla nostra rinomata offerta wellness, sappiamo regalare anche il wellbeing. Una formula di salute e felicità che va addirittura oltre il binomio Spa-sport all’aria aperta, efficacemente promosso dalla campagna di comunicazione con immagini e parole davvero suggestivi, e coinvolge ogni singolo attimo di vacanza da noi“.

La campagna, il cui budget è di circa un milione e 400 mila euro l‘anno, sarà modulata sulle offerte stagionali e si focalizzerà in particolare su alcune discipline outdoor, particolarmente diffuse e supportate da ottime infrastrutture ad hoc: cicloturismo (con itinerari lunghi e brevi, tematici), avventure in mountainbike (sentieri dedicati, sfide tecniche e bikepacking), trekking (anche a tema), ferrate e climbing, sport acquatici, golf, sci alpino e di fondo e naturalmente anche centri benessere e Spa.

Giocate con i vostri bimbi a CulinarySchools.org

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CulinarySchools.Org è un sito web che offre oltre 150 giochi online per insegnare ai bambini il meraviglioso mondo del lavoro e dell’interazione con il cibo. Fornisce anche un database per gli adulti che desiderano iniziare la loro carriera nelle arti culinarie. Ho sperimentato il sito in prima persona quando mi hanno chiesto di provarlo ed è probabilmente il progetto preferito di mio figlio di 6 anni a cui ho lavorato. Spero che questa recensione dei giochi più deliziosamente divertenti di CulinarySchools.org. vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me la ricerca.

 

Con oltre 150 giochi, dovrete restringere le vostre scelte. La parte superiore di CulinarySchools.Org suddivide i giochi in categorie, come Cucina e lavoro in cucina, Agricoltura, Giochi classici arcade e altro ancora. Poi, ogni gioco ha una descrizione che include anche le età consigliate. Anche gli adulti sono invitati a giocare, e non siate troppo duri con voi stessi se vostro figlio vi passa davanti.

Per trovare i vostri preferiti dovrete fare un po’ di tentativi, ma per noi è stato Coffee Shop, un gioco sorprendentemente coinvolgente che consiste nell’aprire il proprio Coffee Shop e nel dover affrontare la “fatica” quotidiana di gestire l’inventario, creare la ricetta perfetta e persino tenere conto del tempo quando si tratta di clienti. Prima che me ne accorgessi, eravamo al decimo giorno, ancora impegnati a decifrare il codice per ottenere il giorno di vendita perfetto.

Mio figlio è diventato un po’ ossessionato da Dennis e Gnasher Difendi la tana, in cui si combatte contro gli “zompa” per difendere la tana e guadagnare monete per acquistare altri meccanismi di difesa, come i blaster di piselli. Ogni livello offre una nuova sfida e più meccanismi di difesa per sconfiggere ancora più zompe.

Nel frattempo, non riuscivo a smettere di giocare a Super Spice Dash, in cui si è una pepita di pollo rotolante che guadagna punti raccogliendo “briciole d’oro” e saltando verso i peperoncini. Ho pensato che la premessa fosse esilarante e dopo aver iniziato a giocare non sono più riuscita a smettere. Mio figlio non ha capito il mio amore per il gioco, ma credo che sia dovuto al fatto che non è riuscito a padroneggiare i tasti cursore, cosa che la mia esperienza decennale con una vecchia generazione di giochi mi ha reso perfetto.

Mi piace il fatto che nessuno dei giochi abbia pubblicità come invece accade per altri giochi gratuiti, soprattutto per le app. Sedersi davanti a un computer invece di affollarsi intorno allo schermo dell’iPhone ha reso il gioco molto più piacevole (anche se i giochi sono adatti anche ai dispositivi mobili).

Genitori, spero che vi piacciano i giochi educativi e deliziosamente divertenti di CulinarySchools.Org.

Seguite questo link per esplorarlo da soli.

Un incantesimo per il bagno di riposo e tregua che ti farà sentire fantastico

La vita è spesso frenetica e raramente lascia abbastanza tempo e spazio affinché le streghe indaffarate possano rilassarsi adeguatamente. Sembra che ogni settimana i nostri programmi diventino un po’ più serrati e dobbiamo lottare un po’ più duramente per fare spazio alla cura di noi stessi. Questo incantesimo è stato progettato pensando alla strega impegnata. Non solo è un modo fantastico per rilassarti e purificare la tua energia in modo da poterti sentire riposato, ma funge anche da incantesimo per portare più riposo e relax nella tua vita quotidiana! 

E davvero, chi non desidera un po’ più di ricerca e sviluppo?

Avrai bisogno:

  • Lavanda per la felicità
  • Rosmarino per purificare la negatività
  • Sale marino per purificare la negatività (o sali di Epsom se preferisci)
  • Camomilla per protezione e relax
  • Un filtro per il caffè
  • Un elastico

Nota: la camomilla NON deve essere utilizzata se si soffre di allergia all’ambrosia o alle margherite!

Inizia allestendo lo spazio del tuo bagno, se non hai molto tempo puoi mantenerlo semplice, ma una piccola preparazione aggiuntiva può portare un bagno medio al livello successivo. Accendere qualche candela o incenso, mettere della musica rilassante e magari versarti un bicchiere di vino può aggiungere all’atmosfera e aiutarti a entrare in uno stato di rilassamento ancora più profondo.

Una volta che tutto è pronto, è il momento di assemblare la bustina da bagno, se hai una borsa a rete per questo scopo o una pallina da tè, anche quelle funzionerebbero meravigliosamente. Altrimenti appoggia semplicemente il filtro del caffè su una superficie piana, metti 1/2 cucchiaino di ciascuna erba e il sale al centro, raccogli insieme le parti esterne per creare una piccola sacca e usa l’elastico per tenerlo chiuso. Se stai usando i sali di Epsom, ti consigliamo di aggiungerli separatamente.

Quando sei pronto per fare il bagno, prendi molta acqua tiepida e aggiungi la bustina mentre la vasca si riempie. Sentiti libero di aggiungere anche altri ingredienti! Se hai un bagnoschiuma preferito o ti piace il latte di cocco nella vasca da bagno, aggiungili insieme ai sali di Epsom, se li usi.

Finisci di riempire la vasca prima di continuare. Quando l’acqua ha raggiunto il livello preferito e l’acqua è chiusa, è il momento di incantare il bagno. Muovi la mano nell’acqua in cerchi in senso orario e immagina che il bagno venga infuso con il potere di attirare più riposo e relax nella tua vita. Mentre lo fai, pronuncia il seguente incantesimo.

“Invoco per me la tranquillità,

Possa il mio tempo essere libero,

Ho lanciato questo incantesimo dai cerchi tre. “

Se vuoi, puoi recitare l’incantesimo più volte invece di dirlo una sola volta; spesso la ripetizione può aiutare a raccogliere l’energia necessaria per alimentare brevi incantesimi.

Quando hai finito è il momento di goderti il ​​bagno e lasciare che la magia si infonda nella tua energia! Rilassati e goditi il ​​tuo vino, leggi un libro o magari semplicemente ascolta la tua musica mentre il tuo incantesimo porta più riposo e relax a modo tuo!

IL TEL AVIV PRIDE 2023 PRENDE VITA CON IL PIÙ GRANDE PRIDE WEEKEND DI SEMPRE

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Credit Guy Yehieli

IL TEL AVIV PRIDE 2023 PRENDE VITA CON IL PIÙ GRANDE PRIDE WEEKEND DI SEMPRE

• La più grande Pride Parade del Medio Oriente si svolgerà giovedì 8 giugno lungo l’iconica costa di Tel Aviv.
• La festa principale si terrà nel Parco Ganne Yehoshua, venerdì 9 giugno.

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Tel Aviv festeggia i 25 anni dalla prima parata del Pride con una grande varietà di iniziative, conferenze e spettacoli che culmineranno con due eventi significativi: la parata che si terrà lungo la bellissima Tel Aviv Promenade giovedì 8 giugno dalle 17.00 alle 20.00 e la festa principale del Pride che si svolgerà venerdì 9 giugno dalle 12.00 alle 18.00 al Ganne Yehoshua Park, con la partecipazione di famosi artisti e di migliaia di persone da tutto il mondo.


“Sono lieto di annunciare gli eventi del Pride di quest’anno, guidati dalla parata, che celebra il suo 25° anniversario. A Tel Aviv-Yafo continueremo a essere un punto di riferimento per i valori democratici che sono alla base della nostra esistenza, tra cui la lotta continua per la totale uguaglianza dei cittadini” ha dichiarato Ron Huldai, sindaco di Tel Aviv-Yafo.


Quest’anno Tel Aviv organizzerà la piu grande parata di sempre. Inizierà giovedì pomeriggio in via Shalag, nei pressi del lungomare di Tel Aviv, e proseguirà fino a via Daniel. La parata vedrà la partecipazione di nove carri dei principali leading parties di Tel Aviv e delle organizzazioni della comunità gay. Il giorno successivo, venerdì a mezzogiorno, la principale festa del Pride si terrà nel Parco Ganne Yehoshua. In onore del 25° anniversario della parata ci saranno molte sorprese e i principali artisti locali, ballerini e DJ si esibiranno sul più grande palcoscenico mai costruito nel parco.


Gli eventi del Pride a Tel Aviv sono una tradizione di vecchia data iniziata nel 1998 e da allora, ogni anno, centinaia di migliaia di residenti e membri della comunità LGBTQIA+ sfilano insieme a decine di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Tel Aviv accoglie tutte le comunità che la popolano ed è orgogliosa di essere una città all’avanguardia in relazione alla comunità LGBTQIA+ e una fonte di ispirazione globale.
In attesa della parata, nelle prossime settimane si susseguiranno numerosi eventi aperti al pubblico: Il tradizionale picnic in famiglia del Pride, la festa degli anziani LGBTQIA+, Wigstock, Eclectic queer, il Big Pride Wedding e altro ancora.

THE BIG PRIDE WEDDING

Maze St 9, ore 12, 25 maggio
Nel 2019 Tel Aviv ha organizzato un enorme matrimonio omosessuale definito “The Big Proud Wedding”. Circa 20 coppie gay si sono unite in una cerimonia di inaugurazione. Quest’anno, 
 nell’ambito degli eventi ufficiali del Pride Month, il Pride Center organizzerà un evento simile in cui circa 15 coppie gay di tutto lo spettro LGBTQIA+ si sposeranno in un’unica cerimonia.

ECLECTIC QUEER
Maze St 9, Venerdì 13.00-22.00/Sabato 10.00-21.30, 25 e 27 maggio
Eclectic Queer 2023 – Il principale evento artistico del Pride di Tel Aviv-Yafo. Durante il festival, per tutta la durata della festa di Shavuot, si svolgerà una fiera di arte, moda e cultura. Il programma prevede tre aree di attività principali: un mercato artistico con protagonisti della comunità LGBTQIA+ che vendono oggetti d’arte fatti a mano, come stampe, ricami, gioielli, oggetti beauty e molto altro.


TEL AVIV’S INTERNATIONAL GAY BEACH VOLLEYBALL TOURNAMENT
Frishman Beach, 1 – 3 giugno – Registrazione
Il divertimento e le emozioni del Torneo internazionale del gay beach volley tornano a Tel Aviv! Questo emozionante evento riunisce giocatori da tutto il mondo per un fine settimana di partite competitive e amichevoli, sullo sfondo delle splendide spiagge di Tel Aviv.

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Credit Guy Yehieli

PRIDE FAMILY PICNIC
Sha’ul Tchernichovsky St. 24 – Gan Me’ir, dalle 10.00 alle 14.00, 3 giugno
Il Pride Family Picnic è un evento tradizionale del Pride per le famiglie arcobaleno. Quest’anno è l’undicesima edizione del picnic ed è un’ottima occasione per incontrare nuovi amici, provenienti da tutti i tipi di famiglie e da tutto il Paese!


WIGSTOCK
HaYarkon St 205 – Independence Park, dalle 19.00 alle 21.00, 6 giugno
Il più grande drag show di Tel Aviv, “Wigstock”, torna per un altro anno, con i migliori artisti drag del Paese. L’evento di quest’anno segna il 25° anniversario della storica manifestazione LGBTQIA+ del 1998, che è stata il punto di partenza della Pride Revolution. Lo spettacolo renderà omaggio agli anni ’90 e sensibilizzerà l’opinione pubblica sull’HIV, con ospiti e artisti di spicco. I vincitori di “Next in Drag” saranno annunciati durante l’evento e i partecipanti potranno acquistare alcolici con un braccialetto identificativo.

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Credit Guy Yehieli

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L’eleganza dei cappotti Ouji Lolita: un mix di stile e raffinatezza

L’eleganza dei cappotti Ouji Lolita: un mix di stile e raffinatezza

 

La moda è un mezzo di espressione personale che permette alle persone di mostrare la propria personalità unica e la propria creatività. All’interno del vasto panorama della moda alternativa, uno stile affascinante che ha guadagnato popolarità è la moda Ouji Lolita. Al centro di questa tendenza si trova l’esquisito cappotto Ouji Lolita, un capo d’abbigliamento che incarna eleganza, fascino e un tocco di giocosità. In questo articolo, esploreremo il fascino dei cappotti Ouji Lolita, le loro caratteristiche distintive e l’impatto che hanno avuto sulla scena della moda.

L’origine della moda Ouji Lolita:

La moda Ouji Lolita ha avuto origine in Giappone come sottocategoria del movimento di moda Lolita. Tratto d’ispirazione dall’estetica vittoriana e rococò, questo stile di moda si concentra sulla creazione di un aspetto principesco e raffinato con un pizzico di fantasia. La moda Ouji Lolita enfatizza elementi di neutralità di genere, offrendo un delizioso mix di caratteristiche maschili e femminili.

 

L’incantevole cappotto Ouji Lolita:

Al cuore dell’ensemble Ouji Lolita si trova il cappotto Ouji Lolita. Questo capo d’abbigliamento non solo fornisce calore, ma serve anche come componente chiave per mostrare lo stile unico di chi lo indossa. Il cappotto Ouji Lolita presenta tipicamente una silhouette su misura, dettagli intricati e materiali lussuosi, come velluto o broccato. Spesso decorato con balze, pizzi e bottoni decorativi, questi cappotti emanano un’aria di raffinatezza ed eleganza.

Rivelando le caratteristiche distintive:

 

  • (a) Sartoria: I cappotti Ouji Lolita sono attentamente realizzati per creare una silhouette lusinghiera e strutturata. Il taglio del cappotto spesso presenta spalle definite, vita stretta e una gonna o code svasate. Questa attenzione per i dettagli assicura un aspetto regale che accentua la figura di chi lo indossa.

 

  • (b) Decorazioni esquisite: Non si può ignorare le elaborate decorazioni che adornano i cappotti Ouji Lolita. Delicate rifiniture in pizzo, eleganti balze e ricami intricati aggiungono un tocco di femminilità e sontuosità al design complessivo. Queste decorazioni si trovano spesso sul colletto, sui polsini e sul bordo del cappotto, elevandone l’appeal visivo.

 

  • (c) Accenti unici: I cappotti Ouji Lolita spesso incorporano accenti unici che li distinguono dagli indumenti esterni convenzionali. Bottoni accattivanti, catene decorative o motivi ricamati creano un senso di fantasia e individualità, permettendo a chi li indossa di esprimere il proprio stile personale all’interno del contesto estetico Ouji Lolita.

 

Impatto sulla scena della moda:

Il cappotto Ouji Lolita ha avuto un impatto significativo sulla scena della moda sfidando le norme di genere tradizionali ed espandendo i confini dell’espressione della moda. Con il suo design androgino e l’attenzione meticolosa per i dettagli, questo stile ha attirato appassionati di moda di tutto il mondo che apprezzano il suo unico mix di eleganza, giocosità ed espressione di sé. Inoltre, i cappotti Ouji Lolita hanno ispirato i designer a sperimentare con la moda neutra dal punto di vista di genere, portando a una maggiore diversità e inclusività nell’industria.

 

Il cappotto Ouji Lolita incarna l’essenza del movimento di moda Ouji Lolita, mescolando eleganza e raffinatezza con un tocco di fantasia. La sua silhouette su misura, le decorazioni esquisite e gli accenti unici hanno affascinato gli appassionati di moda a livello globale, rendendolo un capo ambito nei circoli della moda alternativa. Attraverso la sua influenza, il cappotto Ouji Lolita ha contribuito all’evoluzione della moda neutra dal punto di vista di genere, promuovendo l’individualità e l’espressione di sé. Mentre questa tendenza di moda continua a prosperare, possiamo aspettarci che il cappotto Ouji Lolita rimanga un simbolo di stile e creatività per coloro che cercano un’estetica unica e incantevole.

Aarhus, la città danese da visitare nel 2023

A
arhus,
la
città che fa tendenza
Seconda città più grande della Danimarca, sulla costa
orientale della penisola dello Jutland, Aarhus è
la
destinazione
ideale per cambiare scenario e rilassarsi in Danimarca
the
Land of Everyday Wonder.
Capitale europea della cultura nel 2017,
Aarhus continua a
prosperare ed è una città straordinariamente vivace e dinamica
,
ricca di “everyday wonder”,
in cui
esperienze
e attrazioni
apparentemente semplici rivelano qualcosa di str
a
ordinario.
Designata dal GDS (Global Destination Sustainability m
ovement)
come terza destinazione più sostenibile al mondo nel 2021, Aarhus
ha molto da offrire agli amanti del verde con attività e ristoranti eco
friendly.
Facilmente raggiungibile con volo diretto
Ryanair
da Milano
Malpensa
,
Aarhus è la porta
d’accesso alla regione centrale del
Paese, che porta il suo nome, e piacerà ai viaggiatori in cerca di
nuove scoperte, che siano in famiglia, in coppia o con gli amici.
Oltre alla capitale
dall
‘atmosfera più urbana
,
l
a regione
offre
paesaggi naturali di grande bellezza: 360 km di costa incontaminata
e spiagge di sabbia bianca costeggiano un paesaggio magnifico e
cangiante
di laghi, ruscelli, boschi, colline e un parco nazionale
mozzafiato.
Per non parlare delle attrazioni cultur
ali e storiche
.
Aarhus, “The place to be”
nel
2023
La città è stata inclusa tra i “World’s Greatest Places 2023″ del Time
che ne ha evidenziato il design, la cucina e l’architettura
d’avanguardia, tra cui Dokk1, una delle più grandi
biblioteche
scandinave, e il porto progettato da Bjarke Ingels, dove è possibile
nuotare in piscine galleggianti di acqua di mare.
All’inizio dell’estate, il porto della città diventerà un luogo di festa
marittima con l’Ocean Race, uno dei tour in barca a
vela più lunghi
del mondo. Farà da cornice a regate e
d
eventi
entusiasmanti
.
Culturalmente ricca, Aarhus pullula di progetti innovativi in
cui il
passato incontra il futuro, come l’Osservatorio Ole Rømer di 112 anni,
appena riaperto e
magnificamente restaurato per osservare il cielo
del nord o il Museo d’arte, coronato da un arcobaleno passerella
dell’artista Olafur Eliasson.
E il grande magazzino Salling, offre il fascino di un magico giardino
urbano sulla sua terrazza panoramica, con
una vista mozzafiato sulla
città.

La Via dei camperisti. In Cechia (letteralmente) come a casa.

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Idee e itinerari anche negli angoli più sperduti del Paese con il vostro nido su ruote. Perché in camper e caravan il viaggio lo decidete voi, in totale autonomia, sicurezza e comfort. L’altra Repubblica Ceca, quella per pochi, vi aspetta…
Praga, seppur magnifica e inimitabile, non è che il biglietto da visita di un vasto territorio bellissimo, variegato e ancora poco conosciuto dagli stranieri. Con i suoi mille volti, la capitale non stanca mai, è vero, ma avventurarsi nelle terre che la circondano è una continua sorpresa. L’altra Repubblica Ceca è lì, che aspetta di svelarsi in tutta la sua tipicità, dalle città alla campagna, dalle pianure ai monti, in riva ai laghi o lungo i fiumi…
Oltre Praga, che ne è la porta d’accesso, c’è una Cechia tutta da scoprire, di scorcio in scorcio.
Facile a dirsi? Si, facilissimo. Soprattutto per i camperisti. Che c’è di meglio di un camper o una roulotte per spingersi praticamente ovunque, per non lasciarsi sfuggire nessun angolo, anche il più remoto o “segreto”? Che c’è di più bello di sentirsi ovunque davvero a casa, a bordo del proprio nido su ruote? Che c’è di più eccitante di essere completamente e letteralmente liberi di decidere il proprio itinerario, di cambiarlo all’ultimo minuto, di improvvisare, di lasciarsi sedurre lungo la strada?
Ecco, allora fate i rifornimenti, scaldate i motori e partite, al resto ci penserete strada facendo. Noi qui possiamo solo regalarvi qualche spunto, un po’ di suggestioni e la preziosa conferma che la Cechia è una destinazione plein air friendly, ben attrezzata per le soste e qualsiasi altra esigenza. E allora, carovana via! Con spirito d’avventura, ma in comfort e sicurezza.

Gli itinerari che andiamo a proporre non hanno letteralmente stagioni: in caravan o camper si può percorrerli indifferentemente dalla primavera all’inverno e, perché no, ripercorrerli in periodi diversi dell’anno per apprezzarne le diverse sfumature.

Monti Metalliferi, valli nascoste
Il turismo di massa le ha dimenticate? I camperisti se le godono. I Monti Metalliferi, in particolare nella remota estremità occidentale della catena (lunga 160 km), sono solcati da vallate poco battute e per questo ancora vere e genuine. Qui, all’ombra di itinerari più conosciuti, si nascondono natura indomita, borghi pittoreschi e suggestivi fenomeni geologici, come le “città di roccia”.
Da Sokov, si può abbandonare la strada principale e preferirle quella che solca la valle del fiume Svatava. Tra le chicche, il lago Medard, ricavato da un ex bacino carbonifero, la cui area è tuttora in fase di riconversione e va acquisendo sempre nuove infrastrutture; le rovine del castello di Hartenberg, tra i più antichi –e sfortunati- di Cechia, oggi cornice singolare per eventi culturali; l’alta torre metallica panoramica di Cibulka u Oloví, la cui cima (a 26 metri d’altezza) si raggiunge con oltre 120 gradini; Rotava con il suo monumento naturale, detto organo, ovvero un muro in basalto le cui colonne verticali alte 12 metri e scavate dalla lava vulcanica ricordano le canne dello strumento musicale. Poi, nei pressi di Kraslice, centro sull’antica via commerciale per la Germania, diventata celebre –dopo la chiusura delle miniere- per la produzione di armoniche e altri strumenti musicali, la strada comincia a salire, lentamente. All’altezza di Stribrna, si entra nel territorio del parco naturale di Prebuz, che sconfina in Germania, simile per certi versi alla Selva Boema. Attratta dallo stagno, di cui sono ricche le sue rocce, l’industria estrattiva –sospesa nella prima metà del XX secolo- ne ha cambiato il paesaggio, solcandolo con cunicoli e scavi. Tra i gioielli della riserva naturale, anche rare e antiche torbiere di montagna. Nascosti nella natura selvaggia, anche i resti dell’antico sito minerario abbandonato. Si tratta di terre remote e semideserte, ma lungo il percorso si incontrano villaggi accoglienti e i locali sono ben disposti a svelare le escursioni “giuste” da fare a piedi o in bicicletta.
Se poi qualcuno è disposto a sacrificarsi per guidare il camper o l’auto, gli altri membri della compagnia possono concedersi l’esperienza di una trasferta ferroviaria da Pernink a Horni Blatna, tra alti viadotti, lunghi tunnel e persino una ripida salita.  Se la carovana comprende anche bambini, è imperativo proseguire infine alla volta di Abertamy e Plesivec, destinazioni perfette per le famiglie, con strutture su misura, sentieri tematici, parchi divertimento e avventura.

Monti Metalliferi, sempre più in alto
La cima più alta della catena (1.244 metri) è Klinovec, sovrastata da una storica e panoramica torre per le radiotelecomunicazioni. La montagna, con la cittadina di riferimento Bozi Dar, offre diverse infrastrutture turistiche: trail park, percorsi nel verde per quad, chilometri e chilometri di piste ciclabili per tutte le gambe, aree attrezzate per sport adrenalinici e itinerari escursionistici di vario livello. Raggiungibili o almeno avvicinabili in camper, nell’area sono presenti anche diversi siti minerari oggi monumento. Il paesaggio culturale minerario dei Monti Metalliferi, compresa questa specifica zona, fa infatti parte della Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Tunnel, cunicoli, vagoncini, picconi, caschetti e lanterne, scale e ponti, scavi e pozzi ricordano il duro mestiere dei minatori, spesso prigionieri politici costretti ai lavori forzati.

Boemia Meridionale, campagna barocca
Destinazione molto popolare tra i camperisti, offre spunti per una vacanza sempre diversa, oltre a una invidiabile rete di piste ciclabili e di campeggi ben attrezzati. Volendo tralasciare le mete più gettonate e famose, come Lipno, Sumava, Trebon e il cosiddetto Canada ceco, itinerari meno battuti svelano altri volti della regione. Come quello placido e rasserenante della pianura, solcata dal fiume Luznice e caratterizzata anche da una suggestiva area paludosa, attorno a Sobeslav. La stessa cittadina, gioiello medievale ancora parzialmente cinto di mura e dominato dal castello di Rozmberk, è piena di sorprese… nonché avvolta da leggende e storie di fantasmi. Da non perdere il Museo Blatske, ottima introduzione al barocco rurale, prima di andarne a caccia in giro per il territorio. Questo è un fenomeno particolarissimo, che trasporta in campagna, in edifici e villaggi popolari, i dettami di uno stile architettonico ridondante e glorioso, apparentemente in netto contrasto con la semplicità del mondo agricolo. Massimo esempio ne è Holasovice, monumento Unesco, ma con il camper (o con la bicicletta saggiamente portata con sé) è d’obbligo andare a scovare anche tutti gli altri esempi di barocco rurale e, in generale, a scandagliare l’intero e variegato patrimonio artistico del territorio. D’altro canto, da queste parti, la natura stessa è già monumento. Un bellissimo sentiero di circa 5 chilometri, per esempio, si addentra, di passerella in passerella, nelle torbiere di Borkovice –dove un tempo si estraeva la preziosa torba- alla scoperta di fauna e flora uniche. L’itinerario in camper si snoda tra villaggi contadini e nobili castelli, proprio come nelle favole. Ovunque aleggia la presenza di personaggi fiabeschi, storici e immaginari con cui stuzzicare la curiosità di eventuali piccoli esploratori al vostro seguito.

Slesia, terra di castelli
La collana di castelli che impreziosisce la Slesia è talmente fitta, che li si può visitare comodamente anche in bicicletta o scarponcini ai piedi. Tanto più che tra la campagna, i boschi e i grandi parchi di pertinenza di ville e manieri nobiliari è un continuum di verde. Tradizioni, storia e natura del territorio sono riassunti nel Museo Regionale di Slesia –il più antico di tutta la Cechia- a Opava, bellissimo capoluogo della regione. La città, alla confluenza di due fiumi, è ricca di pregevoli monumenti, che vanno dal gotico fino al XX secolo. Nei dintorni, Hradec nad Moravici, il cui celebre castello (in realtà un complesso di più edifici) offusca tante altre bellezze, che consigliamo di scoprire girando a piedi per la città, spingendosi magari fino al castello classicista di Radun (a 7 km circa). Non meno affascinanti, il castello barocco di Kravare e il suo parco, con tanto di pista ciclabile e campo da golf. Se in città e negli immediati dintorni è da non perdere il percorso planetario, che riproduce in scala il sistema solare, per chi ama camminare la zona è comunque ricca di sentieri –anche didattici e tematici- punteggiati di bellissimi belvedere.

Nella Selva Boema, tra cattedrali verdi e borghi fantasma
Un altro bell’itinerario, di più giorni, conduce nella celebre Selva Boema, dove la natura non solo è sempre regina, come si dice, ma decisamente vincitrice. L’alta concentrazione di borghi abbandonati fa impressione, ma fa anche riflettere: qui non è l’uomo ad aver avuto la meglio. Tra case abbandonate, borghi fantasma e mura diroccate, chiuse in un protettivo e intenso abbraccio verde, l’atmosfera è forse un po’ spettrale ma decisamente suggestiva. Solo a Domazlice si contano decine di insediamenti ormai sfollati, per diversi motivi: condizioni di vita, guerra, abbassamento della cortina di ferro ecc. Non va dimenticato, infatti, che questa è una terra di confine. Per apprezzarne ogni scorcio, è bene munirsi di bicicletta perché poche sono le vie accessibili al camper. Dei tempi più bui e difficili restano oggi ruderi di case e monumenti, croci e tombe, chiese diroccate, case crollate, che invitano a non dimenticare.
E infatti là dove sorgeva il villaggio di Lucina/Grafenried, vicino a Nemanice, si sta realizzando un museo all’aperto. Ripuliti dal fango e dalla vegetazione, pian piano riemergono scale, marciapiedi, lapidi ma anche i resti della canonica, di un birrificio, del pub, del camposanto, di una vetreria e della chiesa-gioiello intitolata a San Giorgio, da cui è partito il recupero/restauro del villaggio. Borghi, borgate, castelli, mulini, casini di caccia, fondamenta anonime, caselli doganali, caserme, chiese e cappelle, torri di guardia e persino ex tracciati ferroviari… il tempo qui si è letteralmente fermato. E ha inesorabilmente logorato ogni traccia di insediamento umano, ma non abbastanza. C’è ancora molto da vedere e molto da riflettere. Magari approfondendo l’argomento nel Museo della Foresta Ceca di Tachov e nella Casa della Natura Ceca di Klenci pod Cerchovem.

In viaggio senza limiti, anche geografici
Parlando di frontiere, un altro itinerario conduce a quella tra Cechia e Austria, lungo i sentieri di Grasel, che zigzagano nell’area intorno a Slavonice e Nova Bystrice, sconfinando nel Waldviertel austriaco. Grasel, che dà oggi il nome al percorso, era un pericoloso e spregiudicato brigante, che qui imperversava due secoli or sono. Prati e boschi con i loro anfratti, oggi meta turistica (ma nemmeno troppo), erano allora il suo rifugio… Quello dei sentieri di Grasel è un circuito di 8 percorsi escursionistici, contrassegnati sul versante ceco da un cerchio giallo con la lettera bianca G e invece dalla classica doppia striscia bianca e rossa su quello austriaco, per un totale di decine e decine di chilometri, attraverso quello che è soprannominato il Canada ceco, tra tanta natura, qualche sito abbandonato, un castello (di Landstejn) e una città: Slavonice, all’incrocio tra Boemia, Moravia e Austria. Le porzioni di antiche mura e le porte originarie, le facciate rinascimentali delle case borghesi, il sistema di cunicoli sotterranei e canali di scolo medievali, la Chiesa dell’Assunta con il campanile panoramico sono le sue principali attrazioni. I sentieri di Grasel conducono anche, attraverso Jemnica e il suo castello, a Nove Syrovice, il villaggio natale del brigante, e alla vicina riserva naturale di Habrova sec, quindi a Vratenin con la barocca stazione di posta e infine nella rinomata regione vinicola di Znojmo. Da qui si sfocia in Austria, dove i sentieri di Grasel/Graselwege proseguono tra paesaggi assai vari, grazie al diverso sviluppo storico dell’area.

Di regione in regione, di nazione in nazione
Per sentirsi davvero senza confini, ecco infine un itinerario lungo e affascinante, contemporaneamente interregionale e transnazionale: quasi 1.200 chilometri in diverse regioni ceche, ma anche nei Paesi confinanti. Seguendo il perimetro della Repubblica Ceca si ha non solo la possibilità di ammirarne tutti i diversi paesaggi, ma anche di concedersi qualche breve incursione in quelli su cui sventola altra bandiera. A Nord, al confine con Germania e Polonia, al cospetto dei Monti Lusaziani, la partenza è nei pressi di Hradek nad Nisou -che con la tedesca Zittau e la polacca Bogatynia ogni anno si alternano nell’organizzazione del Festival delle Tre Terre- da visitare per il castello e i bei monumenti gotici, neogotici e rinascimentali. Se avete bambini con voi, è d’obbligo ritagliarvi qualche ora nell’area verde di Kristyna, dove un tempo si estraeva la lignite e dove oggi si può trovare relax in spiaggia, refrigerio nelle acque del lago o adrenalina nei parchi di funi tra gli alberi. A piedi o in bicicletta, lungo il Sentiero didattico degli Alberi, si può raggiungere Trojmezi –letteralmente, triplice frontiera- dove un monumento di granito a tre lati demarca i confini di Cechia, Germania e Polonia. Non lontano, da Hranice, parte anche il Sentiero didattico delle tre Regioni -Boemia, Baviera e Sassonia- che in 18 km conduce, tra continue sorprese storico-naturalistiche, in un luogo remoto e bellissimo in cui convergono tre confini, demarcati da tre cippi del 1844. Il tour transnazionale si può poi spostare in quota, nel cuore della Selva Boema, là dove a incontrarsi sono Cechia, Germania e Austria. Il percorso che conduce al cippo di demarcazione, avvolto anche da romantiche leggende, corre tra l’altro lungo il canale di Schwarzenberg, settecentesco gioiello di ingegneria voluto per il trasporto del legname dalla Selva Boema fino al Danubio, lungo il quale avrebbe poi raggiunto il mercato di Vienna.
Molto suggestivo anche l’anello che tocca i confini di Boemia, Moravia e Bassa Austria. La partenza è nei pressi di Slavonice, cittadina dal fascino rinascimentale al centro dell’area famosa per le incursioni del già citato brigante Grasel e solcata da bellissimi itinerari a lui intitolati. Occorre deviare per Mariz, pittoresco villaggio rinomato per il suo laboratorio di ceramiche artigianali, parcheggiare il camper e proseguire a piedi nel bosco, fino alla pietra di confine tra Cechia e Austria, al cospetto della collina di Cihadlo. Scenari remoti anche per l’itinerario di confine tra Cechia, Slovacchia e Austria, alla confluenza tra i fiumi Morava e Dyje, in un paesaggio alluvionale di prati, foreste e stagni soprannominato “Amazzonia morava”. E’ bene parcheggiare a Breclav, perché la riserva naturale di Soutok è raggiungibile solo a piedi o in bicicletta. L’ultima tappa del nostro lungo itinerario parte da Hrcava, nel punto più orientale di Cechia, al confine con Polonia e Slovacchia. Anche qui occorre rinunciare al camper una volta arrivati al villaggio, per proseguire a piedi: i tre monoliti in granito che segnano il confine si trovano in un luogo piuttosto impervio lungo il torrente, ma nelle vicinanze di un’area pic-nic attrezzata.

Itinerari imbiancati, sci al seguito oppure no
Alla guida di un camper, chi vi ferma più? Potete concedervi persino l’esclusiva di godere dell’offerta sciistica ceca, dalla gran parte degli italiani poco conosciuta e ancor meno sfruttata per ovvi motivi organizzativi, oltre che per la disponibilità di ampia scelta in patria. Ecco allora dove puntare il navigatore per regalarvi una vacanza in bianco, con o senza gli sci ai piedi.
Il top sarebbe spingersi in uno degli angoli più remoti di Cechia, il promontorio Sluknovsky, non a caso ribattezzato “Capo Nord ceco”.

Questo splendido paesaggio di neve e ghiaccio, che oggi confina su tre la ti con la Sassonia, fu colonizzato soltanto a partire dal Medioevo. Allora l’area di chiamava Zahvozd, ovvero la terra oltre la foresta. Il centro principale è Varnsdorf, dall’insolito impianto urbano “sparso” in quanto nato dall’unificazione di più villaggi, su cui domina il castello di Hradek. Costruito nel 1904 è una attrazione turistica ben attrezzata e corredata di torre panoramica con splendida vista sulle montagne ceche e tedesche. Altro castello e altra torre di osservazione (con vista sulla Svizzera Boema e Sassone) a Sluknov, cittadina dalle caratteristiche case a graticcio. Attraversata dal fiume Mandava, Rumburk è un centro dal fiorente passato produttivo ed economico, quando era soprannominata “Piccola Parigi”. Diversi sentieri, anche didattici, conducono alla scoperta dei dintorni e… all’ennesima, irrinunciabile torre panoramica, a Dymnik. Mikulasovice, nel cuore del parco della Svizzera Boema, è rinomata per l’antica produzione di coltelli -di cui la ditta Mikov porta ancora avanti la tradizione, con tanto di museo- e per le chiese barocche. Altro suo monumento, solo invernale, sono le tante cascate di ghiaccio. Particolarmente suggestive quelle di Brtnice, di un insolito colore che vira dal giallo al ruggine per via del ferro di cui qui è ricca la terra. Krasna Lipa è il luogo ideale per scoprire ogni segreto del tipico paesaggio della cosiddetta Svizzera Boema, grazie a un museo interattivo dedicato al tema. Interessanti anche i vari monumenti barocchi della città. Avventurandosi a piedi lungo i sentieri che da qui si dipartono, poi, si entra nell’abbraccio ora imbiancato della folta foresta, alla scoperta di grotte, anfratti, insolite formazioni rocciose e ruderi di castelli. In inverno, particolarmente suggestiva è la Grotta delle Fate, dove il ghiaccio crea figure fiabesche. Nello Sluknovsky, e per la precisione nei territori di Doubice, Rybniste e del Monte Jedlova, si trovano bellissime piste per lo sci di fondo, che permettono di entrare letteralmente nella natura. Per chi non scia, ma ama l’atmosfera mistica dei paesaggi innevati, segnaliamo che in quest’area c’è un’altissima concentrazione di suggestive Vie Crucis, da percorrere a piedi.
L’altro suggerimento per la stagione fredda è di scoprire la meta turistica estiva per eccellenza –Lipno- nel suo elegante abito bianco. Il rumore e la folla estivi sono ormai lontano e la natura è lì, discreta e silenziosa, tutta per voi. Vi potrete concedere tante emozioni, come una camminata all’alba tra paesaggi immobili, oppure la visita al castello di Vitkov senza ressa e in una cornice completamente diversa, pattinare su quell’enorme specchio ghiacciato in cui si è trasformato il lago della diga, sciare in un ampio cmprensorio, bobbare, slittare, lasciare i bambini a spassarsela nel baby park sulla neve, ciaspolare nel bosco, percorrere il Tree Top Trail, la passeggiata sospesa tra le chiome degli alberi che culmina in un’alta torre panoramica.
Altro paradiso invernale è quello delle Orlicke Hory (le Montagne delle Aquile), al confine con la Polonia. In una cornice di paesaggi remoti e isolati dove resistono però le testimonianze degli insediamenti militari sorti ai tempi della Guerra Fredda, ci si può concedere una vacanza all’insegna dello sci di fondo, delle passeggiate nella neve, del relax e di tante curiosità. Come la maestosa chiesa di Neratov, meta di pellegrinaggio, dal panoramico tetto in vetro, omaggio alla lunga tradizione locale di lavorazione appunto del vetro.

Navigare per guidare
Per approfondire i nostri spunti, per conoscere i dettagli dei singoli itinerari (chilometri, giorni necessari, tappe suggerite, aree di sosta, infrastrutture, punti informazioni) e per trovare ulteriori ispirazioni, vi invitiamo a consultare il link al sito di Kudy z nudy (traducibile con “Vie di fuga dalla noia”) che viene aggiornato settimanalmente con idee di viaggio insolite e divertenti in Repubblica Ceca. Il sito al momento è solo in lingua ceca, ma Google consente di accedere a una traduzione abbastanza esaustiva.
Ricordiamo inoltre che l’ufficio di Milano dell’ Ente del turismo -Visit Cechia-  ha realizzato, in collaborazione con la rivista specializzata Plein Air l’ebook Repubblica Ceca in camper –scaricabile gratuitamente con 8 itinerari attraverso la Cechia e tutte le informazioni utili a mettersi in viaggio.

Source: https://www.visitczechrepublic.com/it-IT/B2B/Italy/Press-and-Media/Vie-tematiche/2023/p-it-via-dei-camperisti

Tutte le Bandiere blu dei mari di Israele

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56 spiagge israeliane riconosciute Bandiera Blu nel 2023

Israele si riconferma paese sostenibile e meta perfetta per vacanze green, alla scoperta di una varietà di scenari mozzafiato

 

Quest’anno 56 spiagge e 3 porti turistici  affacciati su Mar Rosso, Mar Mediterraneo e Mar Morto – sono stati riconosciuti Bandiere Blu dalla Foundation for Environmental Education (FEE), l’organo leader nel campo dell’educazione ambientale allo sviluppo sostenibile.

 

La Bandiera Blu è il riconoscimento più importante al mondo per le spiagge e i porti turistici sottoposti a controlli annuali per verificare il rispetto di 6 criteri principali: qualità dell’acqua, educazione ambientale, responsabilità verso la fauna selvatica, gestione ambientale, sicurezza e servizi offerti e responsabilità sociale. L’obiettivo principale del programma Bandiere Blu della FEE è indirizzare le attività delle località costiere, soprattutto quelle turistiche, verso una gestione ecosostenibile del territorio .

 

I luoghi di Israele selezionati dalla FEE saranno ora tutti adornati dal prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, in collaborazione con i suoi comuni costieri.

“Sostenibilità, ospitalità e cura dell’ambiente sono da sempre pilastri fondamentali per Israele, che essendo un paese giovane è concepito con strutture ricettive moderne e all’avanguardia nel rispetto delle risorse del territorio” dichiara Kalanit Goren, Consigliere per gli Affari Turistici, Ambasciata d’Israele e direttrice Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia. “Inoltre Israele è un paese fortemente cosmopolita e nel tempo ha saputo rispondere alle esigenze culturali, alimentari e sociali di tutte le etnie che vi risiedono o che vengono in visita. Gran parte della ricerca della start up Nation è indirizzata proprio alla sostenibilità; si pensi che Israele è l’unico Paese al mondo che riesce a riutilizzare oltre il 70% delle acque reflue grazie ai sistemi di riciclo e depurazione delle acque nel deserto del Negev”.

 

Ad oggi le località balneari israeliane richiamano ogni anno milioni di turisti non solo per la loro bellezza, il mare cristallino e la sabbia finissima: i servizi che offrono ai visitatori sono unici e i panorami incontaminati sono capaci di emozionare.

Ecco le 56 spiagge e i 3 porti Bandiere Blu 2023, tutte da scoprire:
● Galei Galil (Nahariya)
● Argaman North, Argaman South (Akko)
● Naot 2 (Kiryat Haim Center), Naot 3 (Kiryat Haim North), Bat Galim 1, Bat Galim 2, Carmel 1, Carmel 2, Zamir North, Zamir Center, Zamir South, Dado North, Dado Center, Dado South (Haifa)
● lNeve Yam, Dor Center, Aquaduct (Hof Hacarme)
● Tsanz (Religious), Haonot Amphi, Herzl, Sironit A (North), Sironit B (South), Lagoon (Argaman), Poleg (Netanya)
● Acadia North, Acadia South, Marina Herzliya (Herzliya)
● Zuk North, Zuk South, Tel Baruch, Mezizim, Nordau, Hilton, Gordon, Frischmann, Bograshov, Jerusalem, Aviv, Charles Clore, Givat Aliyah, Marina Tel-Aviv, Jaffa Port (Tel Aviv-Jaffa)
● Blue, Neve Hof, Hofit, Tel Yona, Hayeladim, Hanifrad (Rishon Lezion)
● Bar Kochba South (Ashkelon)
● Hashcha

 

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Isole Faroe in Danimarca: l’arcipelago a nord tutto da scoprire.

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Sunset on west coast of Streymoy island. Faroe islands Alessio Mesiano / @Alessio Mesiano Vetrarjazz 2023

Avviso agli amanti della natura, agli esploratori curiosi e a chi è in cerca di nuove avventure: alle Isole Faroe si cambio scenario e prospettiva, senza andare dall’altra parte del mondo.

In Danimarca, le Isole Faroe – 18 isole magnifiche e ancora incontaminate, sono la meta per una vacanza fuori dal tempo, stimolante e rinfrescante, in ampi spazi naturali dove gli abitanti sono riusciti a preservare le loro tradizioni ancorandosi nel 21° secolo.

Qui il mare e il vento hanno scolpito territori autentici, selvaggi, di una bellezza straordinaria. La fauna e la flora fioriscono lì in completa libertà, i villaggi si inseriscono perfettamente nel paesaggio con le loro piccole case colorate e la capitale merita senz’altro una visita con i suoi ristoranti che mettono in risalto i prodotti locali, offerti dall’oceano o dagli allevamenti.

Sì, perché alle Faroe ci sono ben 80.000 pecore e solo 55.000 abitanti !

Territorio autonomo del Regno di Danimarca composto da un arcipelago di 18 isole ricche di natura, le Isole Faroe si trovano tra l’Islanda e la Norvegia nell’Oceano Atlantico settentrionale.
Premiata nel 2021 dal Best in Travel Lonely Planet per le sue esperienze autentiche in connessione con la comunità locale, questa destinazione ha innumerevoli attrazioni per gli amanti degli ampi spazi aperti, della natura e delle attività sportive all’aria aperta.
Ma è anche un’importante polo culturale e musicale e una mecca della gastronomia sostenibile, stagionale e persino stellata.
Con i tipici villaggi di pescatori, le loro verdi vallate dove scorrazzano pacifiche le pecore e le loro coste scoscese, le Isole Faroe offrono un paesaggio selvaggio e unico.
La popolazione, estremamente accogliente, e l’atmosfera speciale e calorosa dell’isola danno il tocco giusto per un soggiorno rilassato, amichevole e autentico.
Da vedere :
Tórshavn
Una delle capitali più piccole del mondo ma che non manca di comodità e attrazioni.

Le magnifiche scogliere di Djupini

La regione di Akraberg
Sull’isola di Suðuroy, con il famoso faro sulla punta meridionale dell’isola.

L’isola di Stóra Dímun
Popolata da un’unica famiglia, è un’occasione unica per scoprire da vicino la vita degli abitanti.

Natura incontaminata
Le Isole Faroe sono una destinazione ideale per chi ama la vita all’aria aperta… l’escursionismo, la pesca, le immersioni, la vela o per i contemplativi che amano respirare profondamente la brezza di mare e godersi la tranquillità di una natura incontaminata.
Nonostante le loro piccole dimensioni, le Isole Faroe offrono molte possibilità di escursioni e gite, su sentieri che si snodano di villaggio in villaggio, percorsi di montagna con vista sull’oceano e prati rigogliosi.

Osservazione degli uccelli
Un vero paradiso per gli amanti del birdwatching, le Isole Faroe mostrano paesaggi mozzafiato di montagne e scogliere a picco sul mare, rifugi perfetti per molte specie di uccelli marini, che qui sono poco più di 300. L’estate è la stagione migliore per il birdwatching al momento della riproduzione, soprattutto sulla costa occidentale.

A piedi
Tra maestose montagne e panorami spettacolari, le Isole Faroe sono un parco giochi perfetto per gli escursionisti, di qualsiasi livello. Le isole offrono numerosi percorsi escursionistici, e non è necessario andare tanto lontano per scoprire una natura magnifica e intatta. Una breve escursione nelle montagne faroesi offre molti punti panoramici che si affacciano su scenari impressionanti, tra cime e oceano. E i paesaggi spettacolari sono anche piuttosto accessibili, c’è qualcosa infatti per tutti i livelli, le età o i gradi di forma fisica.
Per trovare l’escursione dei tuoi sogni, vai sul sito specializzato,
da scoprire qui.

In bicicletta
Questo è un altro modo per esplorare lo splendido scenario delle Isole Faroe in modalità “turismo lento”. L’infrastruttura stradale è ottima e tutte le isole sono collegate tra loro da tunnel sottomarini, ponti o via mare. Il traffico limitato nella maggior parte delle strade rende questa esperienza ancora più piacevole.

Equitazione
Per un’altra immersione nella natura faroese è indispensabile un’escursione a cavallo. I ranch Berg Hestar (cavalli islandesi) e Davidsen Hestar (cavalli faroesi e islandesi) offrono le guide perfette per questa esperienza indimenticabile.

Sport nautici
Con gite in kayak, immersioni e persino surf per chi vuole una scarica di adrenalina, le attività acquatiche si sviluppano di anno in anno.

Tórshavn, una capitale ai confini del mondo
Grazie alle sue piccole dimensioni, Tórshavn offre tutti le comoditá di una grande capitale con hotel a 4 stelle, boutique di grandi firme, ristoranti di fascia alta con orto annesso e cucina biologica, oltre a musica dal vivo e proposte culturali.

Tra i luoghi imperdibili :
La città vecchia, Reyni, merita assolutamente una visita con le sue numerose tipiche case in legno con tetti d’erba che rendono il quartiere molto pittoresco. È normale vedere una pecora al pascolo su un tetto…
Tinganes, dove si trova la sede del governo, che sfoggia anche edifici rossi con tetti coperti di muschio.
Il Museo Listaskalin con le sue mostre permanenti di pittura e arte contemporanea faroese
la Nordic House, il centro culturale scandinavo, dove si tengono regolarmente concerti, mostre ed esposizioni temporanee di pittura.

Un’offerta di alloggio diversificata

Dagli hotel 4* agli ostelli e i campeggi, gli alloggi alle Faroe sono in grado di attrarre tutti i tipi di viaggiatori.
Nella capitale, puoi scegliere di prenotare, ad esempio, in 2 indirizzi recenti, all’Hotel Brandan**** o all’Hilton Garden View**** che offre splendide viste sull’oceano.

Al di fuori di Tórshavn, ci sono molte opzioni di alloggio più intime, come le pensioni, perfette per immergersi nell’atmosfera faroese locale.
Delle pensioni più grandi si possono trovare in tutto il paese, ad esempio sull’isola di Mykines, nell’incantevole villaggio di Gásadalur… sulle isole più a sud di Suðuroy e Sandoy… a Miðvágur (vicino all’aeroporto) e a Hoyvík (vicino alla capitale, Tórshavn ). In un angolo appartato, la Gjáargarður Guesthouse sull’isola di Eysturoy è perfetta per ricaricare le batterie.

Focus alberghi Tórshavn

Hôtel Havgrím, l’unico boutique hotel delle Isole Faroe con 14 camere, splendidamente situato di fronte all’oceano, in un palazzo storico. La decorazione delle sue stanze si ispira ai fiordi, al cielo mutevole e ai colori del mare.
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Hôtel Brandan 4*sup, in centro, eco-certificato, con 124 camere accoglienti arredate dal famoso artista faroese Edward Fuglø.
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Hilton Garden Inn, una firma lussuosa dell’industria alberghiera internazionale integrata nello spirito delle Isole Faroe.
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Hanusarstova, per vivere un’esperienza 100% locale con Harriet e John che offrono un’accoglienza “heimablídni”, cioè “a casa”. Potrete cenare lì, scoprire i prodotti dell’azienda agricola e la cucina nordica e presto saranno disponibili anche le camere
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La gastronomia delle isole

Grazie alla sua unicità, la cucina faroese appartiene ora alla scena culinaria internazionale. Infatti, i faroesi, popolazione insulare, sono da sempre stati portati a padroneggiare le diverse fasi della lavorazione di un alimento o di un prodotto: caccia, raccolta, conservazione e preparazione.
È questo stile di vita che ha spinto il Guardian a proclamare le Isole Faroe come la “nuova frontiera del cibo nordico”, un lampante esempio della mania per la cucina specifica e originale delle Fær Øer.

In questo remoto arcipelago del Nord Atlantico, i faroesi si sono affidati in gran parte al consumo locale. Hanno imparato a utilizzare ogni pezzo di pesce pescato e a ottimizzare ciò che la natura ha dato loro. Hanno anche imparato a conservare e conservare i prodotti. Questi innovativi metodi di conservazione sono utilizzati ancora oggi e generano cibi dai sapori distinti e inconfondibili legati all’ambiente in cui sono stati conservati.
Uno dei processi distintivi è il ræst, o fermentazione. È il processo di essiccazione all’aria aperta di carne e pesce, che consente la conservazione degli alimenti.
Il gusto unico e inimitabile creato da questo processo, unito alla filosofia di prendere ciò che la natura offre, è più che mai il DNA della cucina faroese.

Oggi brillanti chef hanno posto le Isole Faroe sotto i riflettori della gastronomia internazionale, come il famoso Leif Sørensen e più recentemente lo chef del ristorante KOKS, 2 stelle Michelin, Poul Andrias Ziska.

Sono stati aperti nuovi ristoranti come The Tarv e Skeiva Pakkhús, situato vicino al porto di Tórshavn.

Focus ristoranti a Tórshavn

Roks, la sorellina di Koks che si è trasferita in Groenlandia per due anni. Questo ristorante offre i migliori frutti di mare e pesce dell’arcipelago arricchiti da un prezioso know-how culinario.
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Ræst, al posto di Koks durante la sua assenza
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Questi due ristoranti sono stati creati da Poul Andrias Ziska, chef di Koks e Karin Visth, sommelier di Koks.

OY, una nuova fabbrica di birra nello spirito di un pub alla periferia della città che offre in particolare birre locali.
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Da Anna e Óli, per un’esperienza culinaria molto locale ma ugualmente autentica per una cena in una casa faroese. È anche possibile completare questa esperienza con concerti di musica tradizonale“a casa”.
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Katrina Christiansen
Spirito tapas inspirato alla gastronomia faroese
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Ruts
Per cenare con piatti di pesce e vegetariani a base principalmente di prodotti locali e di stagione. Conditi con la miglior vista sulle città di Tórshavn, Nólsoy e il fiordo.
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Le Isole Faroe all’avanguardia dell’architettura

Se Copenaghen è stata designata Capitale Mondiale dell’Architettura nel 2023, le Isole Faroe non sono da meno e mostrano anche loro un certo interesse per il design e l’urbanistica futuristica, come tutta la Danimarca.

Alcuni nuovi edifici sono stati così progettati da rinomati studi di architettura danesi come l’agenzia BIG o lo studio Henning Larsen.

Il Centro Educativo Glasir
Lo studio danese BIG ha completato un edificio scultoreo con pareti di vetro che ospita tre scuole a bordo fiordo a Tórshavn. Descritto da BIG come un “vortice”, Glasir mostra cinque livelli che avvolgono un cortile centrale, prima di proiettarsi sul paesaggio circostante. Con una superficie di oltre 19.000 mq, può ospitare 1.750 persone.

L’ampliamento dell’Hotel Tórshavn
Lo studio danese Henning Larsen ha progettato un’estensione di 4.500 m2 simile a una grotta dell’Hotel Tórshavn, destinato a diventare un luogo di incontro nel cuore della capitale. Caratterizzato da un focolare simile a una grotta, questo progetto fa riferimento alle grotte costiere delle Isole Faroe.

Il municipio di Eysturkommuna
Progettato anch’esso dallo studio scandinavo Henning Larsen, questo municipio attraversa un fiume. Simboleggia la riunione di due comuni un tempo indipendenti. Progettato per il comune di Eystur, il municipio si trova nella cittadina di Nordragota, sulla costa orientale delle Isole Faroe. L’edificio sorge dall’altra parte della foce del fiume che divideva i due ex comuni. I pedoni possono attraversare il fiume utilizzando una passerella che oltrepassa il tetto verde dell’edificio.

Le residenze sostenibili di Runavik
L’azienda scandinava White Arkitekter ha progettato un complesso residenziale sostenibile sul pendio di una collina disabitata nelle Isole Faroe. Intitolato “The Eyes of Runavik”, questo sviluppo comprende cinque blocchi “a forma di occhio” di 100 case con vista sui fiordi e sulle isole. Gli edifici a tre piani sono progettati con tetti verdi inclinati che imitano il terreno ripido. Ogni blocco ricoperto di cedro è concepito come un’unità circolare autonoma con un proprio microclima, protetto dai venti dominanti e che consente la coltivazione di un orto.

Il nuovo centro educativo di Marknagil
Situato su una collina alla periferia di Torshavn, è stato progettato dallo studio danese BIG, in collaborazione con lo studio di architettura faroese Fuglark. Centralizza lo sviluppo futuro di tutti i programmi educativi nella regione. È il più grande progetto immobiliare nel settore dell’istruzione nelle Isole Faroe, che ospita 1.200 studenti e 300 insegnanti. Situato sul fianco della collina, con vista panoramica sul mare, sulle montagne e sul porto di Torshavn, il progetto è concepito come un vortice radiante centrato sul paesaggio interno della scuola.

Centro di Klaksvik
Il progetto di Henning Larsen è incentrato su una piazza centrale circondata da edifici che offrono riparo dai forti venti dell’isola. La posizione e la forma degli edifici si ispirano alle tradizioni costruttive locali, garantendo un microclima calmo e piacevole nella zona. Il nuovo centro città è diviso in tre aree: un’area urbana con negozi, caffè e una biblioteca; una zona verde con strutture ricreative; e una zona blu con un centro culturale, un museo marittimo e una passeggiata.

Eventi 2023
Summartonar, tutti i giorni dall’inizio di maggio alla fine di agosto.
Ogni anno, l’Associazione dei compositori faroesi organizza questo festival che riunisce compositori e cantautori di musica classica e contemporanea delle Faroe. Nel corso degli anni sono stati presentati gratuitamente più di 1600 concerti e ogni anno vengono eseguite diverse nuove opere.

G Festival (Gøta), 13-15 luglio
Un festival di 3 giorni per celebrare la musica in modo unico e coinvolgente. Sull’isola di Eysturoy, le tappe del festival si svolgono sulla spiaggia e sul campo da calcio, a due passi dalle abitazioni. La gente del posto accoglie i visitatori quasi nelle loro case. G! inoltre si svolge in uno scenario mozzafiato, dominato da montagne verdeggianti. In un ambiente naturale, lungo la costa, Syðrugøta si rivela come un ineguagliabile anfiteatro.

Ólavsøka (Giorno di Saint Ólaf) 29 luglio
In questi due giorni in onore della cultura faroese si svolgono tutta una serie di eventi sportivi, musicali e culturali, tra cui una competizione nazionale di canoa, calcio, concerti e mostre d’arte. Ólavsøka celebra anche l’apertura del Løg-ting (il parlamento delle Isole Faroe), ovvero l’inizio ufficiale della nuova sessione del Parlamento dopo la pausa estiva.

Summer Festival Klaksvik 3 – 5 agosto
Più musica con questo evento che si tiene a Klaksvik, dove la scena pop internazionale incontra il folk locale..

Átjan Trail Running Festival, 6-10 settembre
Un’esperienza stimolante di corsa, avventura e musica per 5 giorni e che accoglie centinaia di appassionati in un luogo unico al mondo, preservato, inesplorato e incredibilmente bello. Sui percorsi delle isole selvagge di Átjan, non sarai mai a più di 4 km dal mare.

Hoyma, 1 ottobre
Nella città della musica di Gøta, 20 concerti di 10 artisti diversi si svolgono nel salotto di case private a Syðrugøta, senza illuminazione o collegamenti specifici. Delle parentesi musicali molto intime.

RISCOPRIRE L’INTIMITÀ: come cambia il sesso dopo la gravidanza

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L’intimità è un aspetto essenziale di ogni relazione appagante, ma può essere un argomento complesso da affrontare per i neo-genitori: la gravidanza infatti può influenzare la vita sessuo-affettiva, ed è importante per i nuovi genitori capire che – e come – il sesso dopo il parto possa cambiare. Acquisire maggiore consapevolezza di questo può aiutare a mantenere una forte connessione fisica ed emotiva con il proprio partner anche dopo la nascita di un figlio.

“Spesso sia uomini che donne sperimentano un forte senso di preoccupazione nel momento in cui vivono un cambiamento sul piano fisico e intimo, come nel caso di una gravidanza e della nascita di un figlio. Questa preoccupazione diventa particolarmente forte quando investe il piano della sessualità.” commenta Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa SISP e consulente LELO. “In questi casi, può essere utile ricordare che laddove c’è stata in passato una buona complicità di coppia sul piano sessuo-affettivo, sarà possibile non solo ripristinare quanto i partner conoscevano ma soprattutto scoprire nuovi equilibri e nuovi modi di vivere l’intimità di coppia insieme.

Come cambia il corpo dopo il parto

La gravidanza è un’esperienza fisica ad alto impatto, che può causare molti cambiamenti nel corpo di una donna. Il post-partum in particolare è un periodo delicato, in cui il corpo torna al suo aspetto precedente la gravidanza, ma non è più davvero lo stesso.

Ad esempio, anche se solo temporaneamente, un parto vaginale naturale può causare la diminuzione del tono muscolare. Questa condizione può essere responsabile di molti fastidi che possono essere percepiti durante l’atto sessuale, come la preoccupazione per una possibile perdita di urina o la percezione di una scarsa risposta alla penetrazione.

Per evitare che questo aspetto impatta negativamente sulla vita della donna e della coppia, è importante mantenere allenato il pavimento pelvico attraverso la sollecitazione dei muscoli di Kegel prima e dopo il parto. Per farlo, puoi aiutarti con degli strumenti appositi, come le palline vaginali LELO Beads, che aiutano a lavorare in modo più efficace su questi muscoli spesso trascurati, oppure procedere con il metodo manuale Kegel.

Come funzionano gli esercizi di Kegel? Inizia a stringere i muscoli pelvici in brevi ripetizioni da tre a cinque secondi, cinque volte di fila. Dopo diversi giorni di ripetizione di questo esercizio, noterai che riuscirai a tenere i muscoli stretti per più tempo; esercitati fino a quando non riesci a tenerli per dieci secondi, quindi rilassali per dieci secondi prima di ripetere l’esercizio.

Se non sei certa di quale muscolo dovresti flettere e contrarre, prova a fermarti la prossima volta durante la minzione: sono questi i muscoli esatti che dovresti usare durante l’esercizio.

Molte donne, dopo il parto – sia naturale che con taglio cesareo – possono arrivare a provare dolore durante l’atto sessuale; questo aspetto può essere legato, ad esempio, ad una difficoltà di lubrificazione vaginale, che può rendere l’atto poco piacevole. Per ovviare a questo, è utile ricordare che un approccio graduale e delicato può rappresentare la modalità migliore per riavvicinarsi al partner: un massaggio romantico, così come la masturbazione reciproca o la stimolazione con un vibratore esterno possono rappresentare ottime soluzioni, come LELO Lily 3, mini-vibratore che è anche il primo prodotto proposto sul mercato vent’anni fa dal brand, oggi rinnovato e potenziato nelle performance.

La comunicazione resta la chiave fondamentale: è importante parlare apertamente con il proprio partner circa le aspettative e le preoccupazioni legate all’intimità, ed è ancor più utile ascoltare il proprio corpo e prendersi il proprio tempo. Essere precipitosi nella sessualità può causare disagio: è importante invece aspettare che mente e corpo siano pronti ad affrontare questo momento per poi viverlo al meglio.

 

Come cambiano le emozioni dopo il parto

Oltre ai cambiamenti fisici, i neo-genitori sperimentano grandi cambiamenti emotivi che possono influenzare l’intimità. Non è raro che una neo-mamma si senta sopraffatta, stanca, consapevole del cambiamento inevitabile del proprio corpo: questo può portare ad una diminuzione del desiderio sessuale, con conseguente riluttanza a vivere con spontaneità i rapporti sessuali. I cambiamenti emotivi possono riguardare ovviamente anche i neo-papà, che si trovano a sperimentare il nuovo ruolo di genitore, con possibile insorgenza di stati ansiosi e stress correlato.

È importante che i neo-genitori siano pazienti con loro stessi e con gli altri, soprattutto con il partner, mentre si adattano al nuovo ruolo di genitori. È utile ritagliarsi del tempo da trascorrere con l’altro al di fuori delle esigenze della genitorialità, come ad esempio dedicarsi un appuntamento romantico a lume di candela – grazie a LELO Flickering Touch, o impegnarsi in un hobby condiviso.

Quando posso ricominciare ad avere rapporti sessuali dopo il parto?

Come abbiamo visto, nelle settimane successive al parto – per alcune persone, anche mesi – è possibile sperimentare un calo della libido per via dei numerosi cambiamenti ormonali ed emotivi.

Il tipo di parto che hai affrontato può influire pragmaticamente sul tempo di cui il tuo corpo necessita per riprendere i rapporti sessuali: occorre infatti lasciargli il tempo di rimarginare eventuali ferite, e prepararsi alla ripresa.

Alcuni esperti suggeriscono di aspettare dalle quattro alle sei settimane prima di avere un rapporto sessuale, ma ogni persona ha i propri tempi e necessità: alcune donne, per esempio, si sentono pronte a riprendere la loro vita sessuale già dopo due settimane dal parto.
La scelta, alla fine, è tua e soltanto tua: fai ciò che fa stare bene te e il tuo corpo, e non sbaglierai.

In conclusione, la vita sessuo-affettiva è un argomento complesso e delicato dopo il parto. Ma non bisogna dimenticare che, intimità a parte, avere un figlio apre un capitolo nuovo ed emozionante della vita, ed è solo l’inizio di grandi cambiamenti: anche se la vita sessuale sarà soggetta a grandi cambiamenti, questo non significa che non continuerà ad avere un ruolo importante nella coppia.