L'infanzia e poi.

Riflettevo su che bel gruppo di amici di infanzia si era.
Sarà stato il posto, sarà stata l’aria non tanto sana che ti aveva portato a vedere le cose in modo negativo. Sarà stato il veder scialacquare denaro dalle persone che venivano in vacanza con l’amante e poi chiamavano la moglie dicendo tutto bene. Sarà perchè i nostri padri pur di toglierci dalla loro zona di vissuto ci hanno sempre dato soldi nonappena ci vedevano di fronte a loro.
Una di noi si era sposata tre anni fa. Andò a vivere a Perugia con il marito. Tutto bene, tutto ok. Quattro mesi dopo le nozze ebbero un incidente: lui su una sedia a rotelle, lei in coma vegetativo.
Un altro ieri è morto in overdose da cocaina. Lo sapevamo che sniffava, iniziò appena si trovò un lavoro. Quando mi ha chiamato ieri la sorella me ne ha dette di tutti i colori perchè "sapevo e non ho fatto niente". E cosa avrei dovuto fare, io? Chi più chi meno lì abbiamo avuto tutti dei passatempi dispendiosi. Era inutile dire l’uno all’altro di smettere in quello che credevamo fosse uno svago che ci facesse sentire migliori, non potevamo almeno tra noi amici.
Tra la sfiga e la mancanza di testa a ripensare a tutto quello che abbiamo vissuto alla fine ti fa pensare più del dovuto.
 
Ieri sera discutendo tramite google talk con Filo non sapevamo più cosa dire. Forse ci ha fatto bene andarcene…

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