grey's anatomy.

In principio c’era ER.
 
Giocato sempre sul principio sotteso che chi è in corsia con un camice bianco cucca un cifro (cit.) Oh, tanto si pensa sempre al medico figo in mercedes.
Te credo, c’era Clooney. Poi piano piano sono emigrati tutti, stanchi forse di gridare "lo stiamo perdendo". Eh, insomma… era uno stress tacchinarsi nelle pause tra la segatura di sterno e un’esplorazione rettale.
 
Poi è arrivato il Dr House. Criterio medico molto alla "that god taxi driver". Un filosofo, al confronto di ER, diciamolo.
 
Ora torno a casa e vedo il megacartellone di fox-sky. The Grey’s Anatomy.
Ora, per me l’anatomia del Grey è il libro, giustappunto, di anatomia più costoso e più bello che esista sul mercato. L’unica cosa che mi sovviene è quindi quella.
Però qui Grey è il cognome della rossa protagonista, che rende, inserendo la sua vita privata con quella di specializzanda, il telefilm spostato tra ER e Sex and the city.
In pratica lei la sera prima va a bere qualcosa e rimorchia il suo capo.
 
Attendo recensioni…
 
[Ah, per chi non sa/non ricorda il Dr House c’è un simpatico tutorial di Chinaski. Siamo lì…]

0 thoughts on “grey's anatomy.”

  1. Che ridere! Io adoro la serie del Dott. House lui è talmente presuntuoso, arrogante, spocchioso, improbabile… che mi sta simpaticissimo! (Sicuramente perchè non sono una sua paziente nè la dott.ssa Randall)

    E il tutorial di Chinaski regge bene il livello!

  2. Be’, Patrick Dempsey è un buon sostituto di George nelle fantasie dottoresche… e io, fossi nella biondina Meredith grey, me la tirerei molto ma molto meno, con quegli occhietti a fessura e la bocca atteggiata a Renée Zellweger…

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