Le plus beau des buts.

Berceto opera delle crasi meteorologiche meravigliose.
Nel senso, ieri stavo rientrando via Liguria: lì c’era caldo, il mare bellissimo, il sole [cazzo, sembro un tedesco, tra poco vi dirò pizzamandolinospaghetti. Scusate, ma ho parlato pochissimo italiano ‘sti giorni. Con mia mamma mi esprimevo in suoni gutturali toscani, con il prosciuttaro e Renato dovetti usare un italico idioma, con mia nonna mi preparavo i discorsi prima], il caldo, il mare, il sole, la brezzolina.
Passo la galleria prima di Berceto e c’è la nebbia, la foschia e il tempo mmm infregnato.
"Icchellè, c’è la porta spazio tempo e andiamo nelle paludi e tra poco ne escono gli hobbit?"
Cioè, ieri mi sono resa conto che la pianura Padana ti accoglie più amichevolmente della Guardia di Finanza eh. Son cose. Infatti a Parigi ha fatto freschino, ed io -assieme ad altri simpatici crucchi- eravamo gli unici a cenare alle 23 con le maniche corte. E non ho neppure bevuto, in compenso riassumere caffeina dopo mesi da effetti stupefacenti, ohibò.

Il mio collega di riferimento era blogger. Nel senso che mo’ aggiorna ogni morte di papa polacco. Ed è anche blogger francese famosino, mica come me, piccola operaia nella vigna degli sglaps. Parla un inglese fastidioso, ché mi ha portato a chiedergli come mai loro transalpiniesi debbano rimasticare ogni parola nel loro idioma. E siccome dormivo poco e mangiavo a intervalli non regolari gli ho gentilmente fatto capire, in modo fermo, gentile e conciso, che qualora avesse accentato il mio cognome [perchè, figa, le lingue sono maggiormente ad accentazione piana, diobono] si sarebbe ritrovato a falsettare anche il saluto.

Dicevo, non mi funzionava il wireless impastato su acquisizione indirizzo di rete.
Comunque non avevo neppure una ciospa di momento libero. Perché quando ce l’avevo andavo in giro, guardavo cose e facevo foto. Un giorno, avanti l’arco di trionfo, io e i giapponesi prendevamo le stesse inquadrature. Non sapevo se ridere o piangere o.
Il pranzo lo avevo circa alle tre. Però con la scusa "tutti fumano, quindi faccio pausa anche io" mi accumulavo un paio di orette libere dove girare un po’. I fumatori però sono neri come picchi. Dal primo febbraio dovranno anche loro [scusate, ma è stata una goduria vedere questi baguettari disperarsi su questo] uscire dai locali per fumare. Per loro è inaccettabile, o perlomeno per i miei colleghi lo era. Sempre perché dormivo poco un giorno, chiedendomi cosa ne pensassi per via di studi medicali gli ho detto che pure loro, diamine, morivano pure troppo poco per quello che si fumavano. Si vede che geneticamente sono meno portati al cancro al polmone, ma per fortuna si bilancia con quello alla vescica.
Lì parte della colleganza, quella fumatrice, mi ha odiato come odiava i crucchi miei datori di lavoro. L’altra parte mi guardava un po’ come se fossi un incrocio tra Napoleone e Monica Bellucci. Sì, una situazione imbarazzante.

Dicevo, dormivo poco e giravo tanto.
Poi il Corriere oggi spiega anche a voi fisiologicamente ignoranti che dormendo poco si tende a mangiare molto di più. Beh, ho messo su sei chili. Che siccome ne ero dimagrita 14 ora sono presentabile, ma ci ho due occhiaie che sembro il panda del wwf. Mia mamma vedendomi un giorno mi ha chiesto se mi avessero picchiato, ché avevo sto segno nero sotto lo zigomo.

Bvd Haussman

Però pensate, che bello.  
Mentre sbocconcellavo la colazione ai magazzini La Fayette mi vedevo il faccione di Zizou che faceva pubblicità alle assicurazioni Generali. Che poi, ne gira anche un’altra di versione, rimasta agli avventori di internet.
Così, insomma, mi ha fatto un po’ tristezza ecco. Anche perché ve l’ho detto che io fubbi vedova di Zidane, ai tempi che ci lasciò per le assolate spiaggie madriniste.
Mah.

Ci ho ancora un sacco di cose da raccontare, temo che molte me le scorderò. Orcazzozza, mi fossi fatta almeno una scaletta e invece no. Spero che mi aiuteranno le copiose foto che upperò sul flickr. Orrende eh, ma almeno le ho fatte.
[sì, mi siete mancati. Non è che proprio non ho scritto. Alcuni (s)fortunati hanno ricevuto delle cartoline, che se le scandissero vedreste quanto stracazzo scrivo, nello spazio bianco delle cartoline. Poi ho scritto i resoconti, male perché in metro li scrivevo. Però ho detto che son scritti male ché io c’ho la calligrafia da medico, pensate un po’]

0 thoughts on “Le plus beau des buts.”

  1. Come hai mangiato?

    (qui ci sarà anche il sole, ma fa un freddo becco e mi son già beccata il primo raffreddore della stagione…Il dolce clima ligure è una balla inventata dai poeti, sai? ;-*)

  2. Steve: ricorda il bar.

    Placida: guarda, abituata ai sì e no dodici gradi del nord Francia degli ultimi giorni la ventina di gradi ligure mi è sembrata l’Africa ;)

    Mangiato discretamente, peccato che l’unica cosa più francese in zona cena era il ristorante “La piccola sicilia” :P

  3. Bentornata! Io ho cominciato a lavorare oggi: la mia collega è toscanaccia come te, è una favola sentirla parlare.

    Se arrivo viva a dicembre, ci vediamo di sicuro. Se arrivo viva.

    Le mie colleghe ungheresi parlano un italiano che manco Di Pietro dopo sessant’anni. Incredibile.

    ‘notte :)

    Anna

  4. Se passavi dall’interno della Liguria potevi trovare nebbia padana e freddo montano :] (c’abbiamo tutto, oh!)

    L’abitudine di accentare le parole straniere è l’unica che mi fa un po’ schifo della lingua francese, che per il resto apprezzo. Cioè, per chiamarmi per cognome tengono il respiro per 3 sillabe e si sfogano sull’ultima (tra l’altro anche la mia è “nì”). :@

    Secondo me la scheda uìfì si bloccava sull’acquisizione dell’*indirizzo* di rete perché non sapeva che in Francia “adresse” è femminile (-_-‘). Vabbe’, seriamente, a volte sono il rutter o l’ascess point che sono configurati male (epperò non mi spiego la cosa… ci ho fatto una partita in lan pur senza aver “acquisito un indirizzo di rete”, bboh).

    Bien retournéeeeee…

  5. Ecco, vorrei capire anche io perché mi si impastava (ché mi ha fatto sbroccare non proprio) e giusto pensavo a te, visto che se ne era parlato qui sopra. Boh, mah, se ci penso ancora mi girano ;)

  6. Beh ti dico il mio collega francese / che tra l’altro è anche simpatico) è assurdo quando parla inglese….

    Cmq in germania si fuma ancora ovunque :) con mia goduria ovviamente

    Marlboro Lights

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