Vorrei essere la Manson di Matthew Bellamy

Non ci sono parole. Assago riempita in ogni ordine di posto, io che falsetteggio un’ora e mezza per la contentezza mentre siamo in parcheggio, dei Muse strepitosi, Matthew Bellamy che parla italiano e dedica Feeling Good ai comaschi.

I Noisette li ho seguiti magnando a quattro ganasse, mettono fame. Lei pare la versione battona di Skye. Ma domani scriverò di più.

[Comaschi di merda, vi invidio, sto rosicando, domani mi ripiglio, guardo i video e scrivo delle cose. Ora sono troppo elettrica tutto ciò è bellissimo sebbene domattina alle 8 debbo esser fuori casa tatini. Marò, mamma mia, oddio, ossignore, benedettiddio quanto godo]


15 thoughts on “Vorrei essere la Manson di Matthew Bellamy”

  1. io no.

    voglio proprio lui!!

    ma in una intervista credo a vanity fair, diceva il bel matt che l’italiano non lo parla e non gli interessa saperlo…si e’ preparato per il concerto?

    comunque ti invidio….

  2. mc2033: NON SONO FUTILI MOTIVI!!!! :-)

    fran contenta che te la sia stragoduta! attendo con ansia il resoconto! io ieri ero talmente tanto in fibrillazione che non sono riuscita a scrivere nualla di sensato!!! :-)

  3. Beh, ma mica sapeva tutto st’italiano, aveva giusto quelle 4 frasi preparate (la dedica ai comaschi, la dedica alla tipa su Starlight) e poco altro… però gli va dato atto che diceva dei bei “Grazie” puliti, mica come quasi tutti gli altri, che si fermano alla zeta.

    Comunque gran concerto, fantatica la parte dei bis, forse Stockholm Syndrome il momento migliore in assoluto (ma anche PlugIn Baby).

    Maronnuzza, i Noisette mi sono parsi semplicemente inascoltabili… quella che strilla dall’inizio alla fine, quell’altro che pesta come un fabbro e l’altro genio che sa fare solo frasi blues da accademia (ma veere suonare la chitarra da Matt non gli ha suggerito proprio nienteniente??)

  4. i noisettes andrebbero al rogo. certo che un gruppo figoso come i muse poteva imporre anche altri supporters….

    quando son stata a vedere gli arctic monkeys, a supporter c’erano i milburn. bravissimi. e soprattutto nel filone musicale della serata.

  5. i noisettes sono il peggior gruppo che abbia mai ascoltato nella mia intera esistenza! meglio “samantha e la sua band” che fanno il liscio da queste parti. hanno più senso!

  6. julith: in un’altra intervista dicheno che vada sempre a Como a mangiare in trattoria. Secondo me ha imparato a leggere il menù, per ora.

    mc2033: ma mi sorprendo anche io eh ;)

    Ciccio: ennò :)

    HoocH: guarda, mia mamma stamani in treno mi diceva “eh, l’unica cosa che mi hai ripetuto era MADONNA E’ BELLISSIMO, E’ STUPENDO, E’ TUTTO BELLO, MERAVIGLIOSO ODDIO”, quindi riesco a capire solo ora il mio stato mentale. Appena riordino le idee vi dico :D

    E sui noisette vi dirò.

    magomerlano: ma infatti il punto è quello, il non sciacquare le parole nella bocca che insomma, dai tuoi beniamini va bene tutto, ma se riescono ad arrivare a un livello scolastico di pronuncia ti fa effetto visto che gli altri non arrivano neppure a quello.

  7. Va detto che fare i supporters l’è un gran brutto mestiere… se sei troppo timido ti prendono a bottigliate, se sei troppo aggressivo passi per montato, insomma è dura! :-)

    Quanto alla scelta non saprei: si sente spesso dire di gruppi famosi che hanno volontariamente concesso la vetrina e emergenti di loro gusto, immagino che almeno la casa discografica debba essere per forza la stessa…

    Se vogliamo lanciare un minisondaggio:

    – supporter più “clamoroso”: Pearl Jam di spalla agli U2

    – supporter più assurdo: un paio di dj prima dei Radiohead all’arena di verona

    -supporter peggiore: Noisettes!! :-)

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