TatinHaus.

Ormai quasi quindici giorni fa [15? minchia] stazionai a casaTatini. Pensate, ci ritornerei subito, anche perché per problemi clinici debbo ospitare mia nonna, e mi si sta prendendo non bene. A mia mamma si prende peggio, per dire.
Aiuto.

Dicevo, sparliamo di qualcuno, ché è terapeutico.
Mentre voi pensavate beato Mirkuz che si ritrova solingo con tre donne, Mirkuz in realtà non lo vedevo così felice.
Avevamo invaso lo spazio vitale a un portatore sano di testosterone, che recalcitrava.
Infatti poi, come nelle più scontate storie dove il vicino insospettabile fa a pezzi la vecchina gentile del primo piano [che però lo spiava ogniggiorno, mentre buttava via la carta nell’area condominiale] e poi arriva da te Silvia Vada a intervistarti e te riesci solo a dirgli "aaaaaaah, ma era così un bravo ragazzo… una famiglia tranquilla…. ma come sarà successo?" e invece mentre lo dici già ti figuri Lucarelli [quello che scrive] che tamburellando le dita parla di te e di quando la mattina eri uscita a comprare il croissant e il vicino ti colpì con il badile che usavate per togliere la neve dal passetto pedonale.

Chi se lo immaginava, difatti, il Tatino postare certe foto.
Su, non ci son io con le tette di fuori. Non è nel mio stile. Ci avessi una quinta lo farei, non avendocela no.
Vi spiego però. Lì è il letto di lunedì, dopo che io e Anna andammo dal meccanico. L’uomo di casa si aggirava random [probabilmente miagolando, chissà] e meditava vendetta.
Dopo che per tutto il giorno prima aveva detto, poi ritrattato, poi ridetto [pareva un ministro della Repubblica] che voleva venire a vedere i Muse.
A discolpa mia e dell’Ari vengo a dire che sì, la mattina lasciammo il divano letto così. Ma quel cuscino del letto in quel modo e quel telecomando dimostrano che lì c’è stato anche lo svacco del Tatino, che anziché mettere in ordine si è trastullato [mmm, che parola ambivalente] meditando poi di immortalare il tutto.
Ché noi la mattina si doveva uscire a far turismo.
E poi la sera c’erano i Muse. Figuratevi, s’è mangiato fuori, io e la Anna. Per poi ritornare a casa, con passo svelto.
Perché, insomma mentre voi pensate al Tatino beatotraledonne sappiate che principalmente si è parlato, in sua presenza, di motilità intestinale.
Bisogna capirlo, quindi. Povero. Uno incamera, incamera e poi dopo deve trovare qualcosa su cui sfogarsi, ecco.

0 thoughts on “TatinHaus.”

  1. Non può essere stato Mirkuz, non ci sono calzini sparsi..e un vero uomo, lascia sempre calzini sparsi ovunque!

    :)

    Ah, l’anonima del mio blog ora ce l’ha pure con te! Rotfl…

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