Allora, questo week-end mi è capitato tra le mani (gratis) l’Espresso. Non so perché ma mi è venuto il traparentesi come quando mi capita di guardare (per caso) il tg4. Ecco, visto?
Ecco, sfogliando l’Espresso d’un tratto [si sa, io guardo solo le figure] vedo la foto dell’Inculato ed ho subito pensato: "Toh, ma parlano di Parma".
Ora non per dire e non per diventare noiosa. Parto con la solita premessa, sebbene sia alla fine stancante. Io vengo da due posti che hanno diversi problemi nell’amministrazione, specialmente in quello che fu il mio ultimo comune di residenza. Un comune, Viterbo, dove il medioevo potrebbe essere un periodo di avanguardia. Un comune comandato per anni dalla Dc per poi passare alla vera tendenza destrorsa negli ultimi anni, anche perché va svelato l’arcano: la sinistra ha candidato nelle ultime due tornate di elezioni uno sclerotico anziano pediatra che aveva diagnosticato anziché i reali malanni ai bambini innumerevoli sindromi di Munchausen alle madri [quella volta alle urne le percentuali furono bulgare per la destra] e un avvocato piuttosto ammanicato. Vinse quindi per due volte un "innocuo" uomo proveniente dal basso Lazio che non si era fatto quindi malvolere da nessuno. Egli mandò però l’ultima volta una brochure elettorale con scritto "Ho cambiato il volto a Viterbo".
Dunque, vediamo cosa avrebbe fatto a Viterbo: la colata di cemento in una delle piazze centrali, con una fontana (dovrei chiedere alla guida in famiglia ma mi pare) trecentesca ora infissa in mezzo a sanpietrini e al Nulla, il pilone del semianello della città infisso sul cimitero vecchio, il progetto dell’ampliamento del cimitero grosso quanto due SanSirodiMilano che andrebbe a congiungersi con la superstrada -mai ultimata- Terni/Viterbo/Civitavecchia. Altro? Oddio, sì. Due rotatorie del diametro di ottocento metri. Due, ma che riassumono un po’ tutto. Ah, e lo scempio di via Marconi, ma qui sarebbe lunga da dirsi, ma pensate solo i viterbesi si incazzano se glielo fai presente e accusano il sindaco di averci messo le piante solo per "doveri famigliari". Ma così, nulla di nuovo, magari anche nel vostro paese/città/metropoli sarà tutto così.
Bene, quindi è da capire che in fondo a Parma mi trovo bene. Un comune dove prima dell’attuale giunta Ubaldi ci stava la sinistra. Un comune che bene o male si accusa di aver cambiato troppo il volto a Parma. Da una parte è molto vero. Io sto ancora ragionando se la fontana di barriera Garibaldi è una abbeveratoia o una figata moderna. Ossia sono indecisa se è arte o una cagata pazzesca, ma dovendoci passare con la macchina tendo a propendere per la seconda (la foto arriverà a Pasqua, essendo in mezzo a un flusso di traffico vorrei salvarmi la vita) anche perché son stati sì strulli da non pensare che l’acqua trabocca a volte e tende a uscire sulla sede stradale, e ora stanno facendo intorno alla stessa una specie di fossatello per lo scolo. Uhm, sì, quindi è una cagata realizzativa.
Lo ammetto, quando ho letto ieri del progetto del ponte Nord mi è venuto più di qualche dubbio. Dubbi che forse erano venuti agli altri per la risistemazione della Ghiaia, dove è presente il mercato coperto e dove in principio erano ubicate le beccherie [ovvero il mercato che si occupava dei volatili da pasto], che per il progetto dovrebbe diventare la piccola les Halles de noantvi.
Alla fine, perdonate se opero una crasi ma andrei a dilungarmi, l’articolo dell’Espresso dipinge Parma come la si dipinge con le stesse tinte con cui la si dipingeva all’epoca del crack Parmalat: ricordo che quel Natale fui a Palermo e il portiere, sentendo che venivo da Parma, si permise quasi di fare quell’ironia che il 98% della popolazione italiana riserva a Palermo.
Ora, diciamo un po’ di cose: sì, il metrò leggero forse non serve a un cazzo. C’è Lunardi dietro, sì, e a me Lunardi non piace. Escono un sacco di soldi, i lavori saranno lunghi e copriranno una tratta (primariamente) Nord-Sud che a me non interessa. Non so, però sarà pronta tra sei anni, e se vai a guardare tende ad una cosa su cui già punta l’azienda di trasporti Tep: sgrasciare lo studente. Ovvero lo studente potrà arrivare in stazione, salire colla bici sul metrò e scendersene giù al campus (sei chilometri di tragitto, 20 minuti scarsi col bus diretto). Ma quello che mi chiedo io è cosa succeda a Brescia, visto che anche lì si stanno facendo gli stessi lavori. E perché non si parla di Brescia invece che di Parma? Ah, già, le elezioni.
Poi vabbè, il capitolo Authority. Io me lo ricordo, quando venni a Parma a trovare quest’uomo, che lì dove ora c’è il Duc c’era un parcheggio recintato. Ora accanto c’è pure il Dus, con l’Authority, e vicino c’è anche casa mia vecchia e nuova. Fatico a comprendere i benefici che costrinsero Silvio a "sfoderare tutte le sue armi da playboy" per convincere la presidente finlandese a lasciarci questa istituzione. Vi enumero quelli che ho trovato io, misti tra benefici e non: aumento degli affitti, aumento dei prezzi al metro quadro (fino a fine dell’anno scorso) e qualche incontro con la popolazione corredato di luculliani stuzzichini. Ah, sì, figa, anche il wifi aggratis mi fossi segnata la ehm… vabbè. Posti di lavoro? Essendo un organo della UE i concorsi sono a livello europeo, quindi nì. Senza contare che il precedente presidente era simpatico, ora oserei stendere un velo pietoso per non esser tacciata di sessismo verso una mia simile.
I restauri all’ospedale Vecchio occorrono. Al di là del conservativo, il complesso giace là spoglio, è giusto che venga rifatto e fatto bene. Più che lamentarsi occorre vigilare strettamente, ma credo che la Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali saprà fare il proprio lavoro, o no?
Riassumendo, anche se non sembra: come si sta a Parma? Bene, sebbene -qui stanno i problemi- sia in aumento fastidioso la microcriminalità. E non parlo di rubare biciclette. La spesa è conveniente (faccio paragone al centro Italia). Come sono i Parmigiani? Inizialmente chiusi, poi molto più "buoni" di altra gente incontrata in altri posti. Come è il clima a Parma? Tira vento più che nel resto della Pianura. In questi due anni ultimi ho visto più nebbia, ma insomma… tra Chianciano e Parma siamo lì, vi assicuro (certo, la nebbia tra i cipressi secondo me è più romantica, ma vabbè sticazzi).
Consiglieresti a qualcuno di venire a vivere qui? Sì. Ma non a studiare medicina. O perlomeno studiare medicina a Parma dopo il terzo anno; purtroppo abbiamo dei problemi che il cambio di preside non ha risolto, e ai quali nessuno riesce a porvi rimedio senza creare problemi aggiuntivi.
Nonostante tutta la buffa grandeur parmigiana.
In quanto parmense, mi sento di dover dire la mia. Ma rischio di dilungarmi davvero troppo, quindi mi tarpo le ali fin da subito, che poi mi inalbero e c’è anche il rischio di fare polemiche da bar, quelle dove si è tutti d’accordo però io urlo lo stesso.
E mi limito a dire che la metropolitana sta a Parma come Valentino Rossi sta al Ciao (o come il ponte sta allo stretto).
“Vedo la foto dell’Inculato ed ho subito pensato: “Toh, ma parlano di Parma”.
Mai pensato di fare la promoter all’agenzia di soggiorno locale?
;-DDD****
Rotfl, dici che sia una buona presentazione? ;)
che poi si mangia bene (via ai luoghi comuni, cmq io ho preso chili venendo quassù)
io invece qua ne perdo (nn per il cibo ma per la freneticità).
Ah, ma anche io ne perdo in freneticità, ma lo stress in caso mi mette fame… ehm.