Cose di cui vergognarsi/1.

Ammetto di avere della profonda simpatia* per quel cazzaro di nome Claudio Lotito.
Facesse un corso per menare il can per l’aia, per rivoltare la realtà, per mistificare il palese e di citazioni preconfezionate e di paraculaggine assortita mista all’oratoria volta alla riuscita del proprio interesse io parteciperei subitaneamente (facendo una fidejussione ammortizzata e spalmata per i prossimi ottanta anni per pagare l’iscrizione, ovvio).
 
Tipo, tempo fa alla radio, quando gli si chiese circa la possibilità di rimandare la partita della Lazio in occasione della morte del Papa (concomitanza partita – Papa – elezioni) se ne uscì con:
Giornalista: "Presidente, cosa ne pensa della possibilità di rimandare la partita per
motivi di ordine pubblico? 
Lotito: "Allora, adesso con questa cosa mi arrabbio veramente…. i tifosi della Lazio sono tra i migliori d’Italia … è ora di finirla con questa  criminalizzazione dei tifosi della Lazio … allora, al confronto con gli
altri tifosi… c’è una persecuzione nei nostri confronti….
Giornalista: "Ma presidente, ci si riferiva al fatto che la concomitanza… "

Poco fa, a studio sport, ha fatto lo stesso quando gli hanno chiesto se avesse intenzione di rinnovare il contratto a Rocchi.
[Lapo va a scuola da lui? o forse migliorerebbe?]

*è ironico.

0 thoughts on “Cose di cui vergognarsi/1.”

  1. lotito è uno che ha capito benissimo come si diventa personaggi. è un presidente vecchio stampo, tipo rozzi anconetani et similia. peraltro, tutti hanno dato contro alla juve, ma i fatti degli ultimi anni dimostrano che l’unica vera società intoccabile, in italia, è proprio la lazio.

    (segnalo che, alla continua ricerca di neologismi, settimana scorsa lotito ha parlato di emivita volendosi riferire all’età media)

  2. Peppermint, gira voce che noi veneti si sia un po’ lenti a capire le battute. La voce è stata rafforzata dal fatto che io spesso non capisco le battute di fran. Abbiamo deciso che è perchè i veneti son un po’ lenti, non perchè IO sono lenta.

    Thus

  3. meglio di no. secondo l’enciclopedico zanichelli, l’ emivita è in chimica e in fisica nucleare, il tempo necessario per ridurre della metà il numero degli isotopi di un determinato elemento, mentre nella tua più familiare medicina nucleare e fisiologia è il tempo necessario perchè la concentrazione o l’attività di una sostanza soggetta a trasformazioni o decadimento all’interno dell’organismo si riduca alla metà di quella iniziale. apprezzerai lo sforzo, eh :p

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