Il secoue le poireau.

Secondo Terna, il gestore della rete elettrica, l’ora legale serve a risparmiare energia.
Certo, tanto per via dell’ora legale sicuramente terremo spenti condizionatori e frigoriferi quest’estate. Non so, non era da farla subire solo all’industria, l’ora legale?
Non so, è che per me, che ragiono con la mentalità biologica e anche io mi sveglio come le bestiole con la luce, tutta ‘sta cosa di perdere un’ora di sonno e soprattutto di dover spostare le lancette ai sei orologi che posseggo escluso cellulare e computer mi sa una grossa sega (mentale, a due mani).

[se qualche imparato lettore ci spiega qui daremo lustro e esposizione delle Sue conoscenze sull’argomento]

0 thoughts on “Il secoue le poireau.”

  1. bah a me non importa più di tanto, che pure io ho da cambiare mille orologi tranne quello biologico, che avendolo perso nemmeno si può sfasare. Buona primavera a tutti!

  2. Dimenticavo: Chissà se mentre cambia l’ora Fran risponde ai commenti futuri come l’altra sera! Qua lo spazio-tempo ci fa un baffo

    sporad

  3. a me ‘sto fatto che mi rosichino via un’ora in cui posso rimuginare su 300 appena visto non sta bene manco per niente, ecco.

  4. io mi sono sempre chiesto se non fosse più conveniente usare l’ora legale d’inverno, quando si consuma tanto.

    mio nonno ha sempre rifiutato di spostare le lancette: teneva tutti gli orologi sull’ora solare, sempre.

  5. Un’anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso

    all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle.

    Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre

    pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre

    quello crepato arrivava mezzo vuoto.

    Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo

    un vaso e mezzo d’acqua.

    Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il

    povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di

    saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.

    Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno

    parlò alla donna lungo il cammino: .

    La vecchia sorrise: .

    Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma sono la crepa e il

    difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e

    gratificante.

    Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c’è di buono

    in lui.



  6. Ώ ξειν’, ἀγγέλειν Λακεδαιμονίοις ότι τήδε κείμεθα, τοις κοίνων ρήμασι πειθόμενοι

    (eh, sì, son morti, porèlli. una prece.)

  7. [voce impostata à la vittoriogassmann]

    O tu straniero che passi, di’ agli spartani che siamo sepolti qui, obbedienti alle loro leggi…

    [/voce impostata à la vittoriogassmann]

    ‘nZomma: “eravamo trecento, gggiovani e forti, ma ci ha detto spheega lo stesso e siamo morti”, ecco.

  8. del resto vestiti così non è il massimo della protezione…non è che uno muore per una ferita all’avambraccio o al ginocchio!

    sporad

  9. sporad – il vero dramma sono state le unghie spezzate.

    menomale che almeno fino a un certo punto nelle retrovie c’era tutta una serie di estetisti provenienti dall’Arcadia (sono loro che hanno pensato a manicure e ceretta per i 300)…

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