Tradizioni (o roba simile)

Ora, vi dirò una cosa.
Odio le fiere. Nel senso bancarelle ammassate a vendere ogniccosa gente che pascola a una velocità simile tra il passo da processione e quello dell’ambriaco in giro per un centro storico.
Invero io non amo le folle. Per quello non andrei mai in ferie ad Agosto di mia sponte. Questa è una cosa che farà molto piacere ai miei colleghi, spero.
Orbene io vissi del tempo in Viterbo, in cui è similtradizione andare a fare la Fiera (nel senso uscire, pascolare e comprare) quelle due volte all’anno che corrispondono con le festività per la Santa Patrona a Settembre [che abilmente schivavo essendo altrove in Toscana] e al giorno dell’Annunziata, ossia oggi.
Non è la stessa malattia che già colpì il Manzoni, ma credetemi che una giornata in giro con la gente che affluisce anche dai paesi [non che odi la gente dei paesi, essendo io paesana di altre latitudini. Ma in alcuni paesi c’è gente che ha del particolare folklore, diciamo] ti spinge verso l’odio razziale e a convinzioni che Nikolaus Barbie poteva sembrare al mio confronto un ciellino chiesino.
Se poi penso che delle tre fanciulle con cui m’accompagnavo a pascolare una si sta laureando in filosofia [e al liceo aveva 6, come se io mi stessi laureando in fisica], l’altra è mamma da due anni [cielo, la debbo ancora chiamare…] e la terza è la mia migliore amica con la quale tutte le volte che ci sentiamo o via telefono, o via sms o via im continuiamo a dire, in diversi modi a volte alquanto simpatici per inventiva, quantoèbruttaviterbomasoprattuttochegentedimerdaiviterbesi direi che il quadro è a tratti desolante.

Poi dopo si chiedono perché mi piaccia Parma.

[un’altra tradizione ad esempio è studiare sempre coi mondiali di nuoto sotto]

Postscriptum: stasera non fo radiosglaps. Mi trascino da una settimana febbre e un miscuglio di bacilli. Qui il concistoro di mamme vuole che mi riposi. Però per la prossima settimana accettasi idee e proposte, così. Ora approposito di acqua mi fo la borsa e mi metto sul divanikea.

0 thoughts on “Tradizioni (o roba simile)”

  1. Mi hai fatto venire in mente le domeniche di una ventina di anni fa, quando mio padre, di buona lena, trascinava tutta la famiglia all’annuale Fiera Campionaria che si teneva a Sora, in quel di Frosinone, a vedere gli ultimi ritrovati del taglio e della lavorazione dell’alluminio….ci facevamo due palle così, anche perchè la città in sè non offriva poi tanto sia dal punto di vista del divertimento che culturale.

    P.S. : E’ scientificamente dimostrato che chi prende facoltà puramente umanistiche (e ti credo, si tratta solo di mettere la testa nei libri) riesce ad arrivare alla laurea prima pure se a scuola era un “ciuccione”; le sole mie amiche di classe che hanno finito nei tempi han preso Lettere, tutte le altre (tra cui la sottoscritta) che hanno scelto altri rami, hanno finito con almeno due-tre anni fuori corso.

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