Miiii.

Ora, sì, andiamo avanti di luoghi comuni: Firenze è bella ma non ci vivrei, al nord noi qui si lavora e al sud non hanno voglia di lavorare, eh ma non ci sono più le mezze stagioni, qua era tutta campagna una volta e anche la gatta al lardo che ci lasciava lo zampino.
Per Amato picchiare le donne è tradizione Siculo-Pakistana.
Poi spiegatemi perché siculo e perché pakistana. Apparte che dalle mie parti invece le donne suolgono picchiare gli uomini con arnesi per fare la sfoglia qualora i mariti si comportino male, ma non è detto che io in seguito lo farò per tradizione con la mia controparte. Cioè, ora per dire un concetto come non si picchia la donna, perché non è bello mi parti con un pipponzio che offende diciamo (considerando flussi migratori e imparentamenti) la metà degli italiani.
Ma che ministri abbiamo? Mmm, ora li ho presente… Mast… Fioro… ehm, sì, già, è normale.
In pratica è come quando diciamo "eh, anni fa non si affittava ai meridionali e ora non si affitta agli extracomunitari" scordandoci invece come la torta di riso per gli studenti non sussista mai, in pratica. Vi assicuro, alcuni extracomunitari che conosco hanno dimore migliori di alcuni miei compagni di corso che hanno delle foreste di muffa in stanza dove ci si può vedere padrepio, madonna che canta hungup, angeli e santi.
***
Approposito di muffe, muschi e licheni: doveva proprio dircelo un articolo riportato dalla Bild sul Corriere (la Bild, un po’ Libero tedesco, vah) che le aree di servizio italiane fanno schifo?
Noi, che affamati arriviamo all’Autogrill e ci deprimiamo col Fattoria col prosciutto rinsecchito. Noi, che bisognosi di quel bisogno che non è che guarda in faccia a nessuno che ci farebbe far distinzione tra un cespuglio e una paratia che invece scendiamo le scalette per andare al cesso e quel pungente afrore di orina di blocca un po’ tutti gli stimoli e insomma, siamo lì a dover dire psssst per poter ehm ecco diciamo cambiare l’acqua.
Noi, che abbiamo gli autogrill più fantasiosamente imbucati in aree di sosta di 40mq cosa che momenti casa mia è più grande, dove fuori non c’è neppure posto per mettere in sosta l’auto.
Io mi ricordo che in Germania e in Francia non è così. Una volta, in Germania, col mio solito vizio di girare senza mappe e di essere sicura di orientarmi ovunque (beh, è vero) mi feci spiegare in inglese la strada da un commesso in stazionediservizio che tirò fuori la mappa per spiegarmelo. O in Francia. Cavolo, c’era anche il distributore automatico che ti dava la zuppa di verdure. Sob. Son cose.

0 thoughts on “Miiii.”

  1. Eh, ma quando c’era Lui i treni partivano in orario. E pare si potesse dormire con le porte di casa aperte. Anche in Sicilia. Laddove, gli uomini sposati ed accedono al focolare urlando: “Wilmaaaaaaa, unn’è sta min***a ‘i clava?” (it, “Wilma, ove è locata l’utilissima clava?”)

    N.B. sono terrone.

  2. Gli autogrill tedeschi (perlomeno quelli in cui sono stata) avevano i cessi con il water che appena sfogati i propri impellenti bisogni fisici si autopulivano il bordo…Te li facevano pagare 50 centesimi,ma erano una vera figata!

    Comunque io Venezia non la trovo nè bella nè tantomeno ci vivrei…

  3. segnalo area di servizio (mi pare angioina est), sulla roma-napoli verso roma, altezza di caserta, con bagni sempre discretamente malmessi, dove quando va peggio il capocesso deve entrare dopo di te a tirare lo scarico.

    sporad

  4. le aree di servizio svizzere hanno due incommensurabili pregi:

    1) sono segnalate due metri prima dell’uscita, sicchè se vuoi fare una sosta inchiodi per svoltare (in svizzera il limite in autobahn è 120 kmh)

    2) sono così ingenui e teneri che sembrano gli spacci del paesello di heidi. manca solo la nonnina cieca che fila in un angolino dispensando pillole di saggezza

    3) ce n’è uno ogni trecento km, tipo panamericana

    (cmq volevo aggiungere che al sud, purtroppo, certe bieche tradizioni sopravvivono, solo che non si dice perchè non è politically correct. in vaste aree del sud il controllo sociale sulle donne è ancora esasperante: garantisco perchè l’ho verificato – non di persona ma di sponda, eh)

  5. vero, quelli tedeschi sono davvero a un livello superiore!!!

    venezia è bella per alcuni, per me che ci ho vissuto anche troppo (3 anni) non è nemmeno affascinante. è solo un mortuorio. ma a volte mi manca…

  6. gli autogrill della salerno-reggiocalabria sono mitici. una volta mi fermai in uno dove il barista mi offrì il caffè alla nocciola. sembrava un baretto di paese, bellissimo.

    mi pare fosse vicino Lauria.

  7. Non sono assidua frequentatrice di autogrill…di cessi di stazioni invece si!!

    – a Milano Centrale devi inserire 70 cents per aprire le porte…e nonostante che paghi il cesso fa schifo.

    – a Padova paghi sui 60 cent ed entri squadrata dalla testa ai piedi dai 2 inservienti con l’occhio lungo, e che ti placcano se entri prima di pagare…pero’ ti danno la ricevuta (che magari la scarichi!)

    – a Como…lo schifo. Oltre che a non esserci carta igienica e sapone non ci sono le serrature alle porte, per non parlare dell’immancabile “pungente afrore di orina”.

    Sere

  8. …accidenti! la sparata di amato me la sono persa…complimenti al siculo (ministro)!!

    sugli autogrill i-taliani ce ne sarebbero di cose da dire…almeno i cessi lì son puliti. altro che quelli di trenitalia.com!

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