Sindrome del ciuaua.

Succede che incroci la persona che ha donato il suo pronucleo maschile per metterti al mondo. Premesso che non ti vede da lontano da più di un anno non ti saluta perché ci ha la donna vicino e siccome (anche) la donna sua non ti può vedere lui non ti saluta per compiacere lei.

E vabbè, lì ci sei abituata.
Succede che però la persona in questione ti ricontatti dicendoti:
"eh, non sono molto in forma, lo so. Mettiamoci d’accordo per un pranzo o cena assieme"
"mah, io parto e quanto pare abbiamo abitudini alimentari diverse"
Quanto pare quando io avrei voluto stare con mio padre, quando pensavo ancora di averne uno, non ne avevo l’opportunità. E ora sono qui, fuori dalla sua vita, senza la possibilità di andare in albergo, di entrare da lui nello studio, di chiamarlo in casa, di chiamarlo in hotel perché la "gente nuova" non deve sapere che ha una figlia. Però ho un invito a mangiare. Mi sento come se mi avessero dato l’opportunità di scendere a pisciare ma ho il catetere.
Sembra proprio che pensarmi come una persona che ha i suoi problemi e i suoi scazzi sia impossibile, non capisco perché di default io debba essere sempre l’egoista/stronza/dura

 

Un cazzo.
Pare che quando ho bisogno io non è che si pensi che magari mi servirebbe davvero un appoggio.
E invece no, me le devo tenere le mie cose, e non posso neppure dimostrarle o enumerarle, ché peggioro le situazioni. E io poi le cose non le so chiedere
Mi sento un po’ come un povero piccolo ciuaua. Non piccolo e nero eh, ma tigrato, e quelle chiazze sono sporco impossibile, che solo il Vanish farebbe qualcosa, ma la centrifuga temo mi darebbe noia.
Quei piccoli ciuaua che stanno lì in borsa, te li scordi e pensi siano solo un portacellulare ingombrante che emana calore proprio.
Un ciuaua che in alcuni casi si sente relegato nel portabagagli della stationwagon, con le trolley e i borsoni attorno. E la famiglia guida là davanti e ‘sto ciuaua sta relegato là, a subirsi la strada con tutte le curve (la Cisa, toh) con il materassino gonfiabile LIDL e la paperetta pronti a sopraffarlo, al ciuaua.
Che storia triste, cazzo.


0 thoughts on “Sindrome del ciuaua.”

  1. A me queste situazioni tirerebbero fuori uno slancio di stronzisia tremendo. Non credo tanto nei confronti di un padre che non vuole la propria figlia quanto nei confronti di uno che se mi ha messo al mondo ha delle responsabilità. Sarebbe stato meraviglioso un bello slancio di simil affetto davanti alla nuova fiamma del papà!!

  2. Mi hai fatto venire in mente una vicenda di qualche anno fa.

    Non parlavo nemmeno con mio padre da almeno un anno, forse più. Un giorno mi telefona per dirmi che viene nella mia città per un concerto e mi chiede se voglio accompagnarlo e che se sono d’accordo mi passa a prendere alla tal ora.

    Io accetto e vado in crisi. Chiamo tutti i miei amici con genitori separati o vicende familiari critiche per chiedere le loro interpretazioni, dopodiché mi preparo alle diverse eventualità, aspettando che il padre passi, come puntualmente accade.

    Monto in macchina.

    Un po’ di imbarazzo. Silenzio.

    Poi lui mi fa:

    Lui – Allora, come va?

    Io – Mah… Niente male. Gli esami vanno avanti; lavoro poco ma i soldi riesco a farmeli bastare; con N*** va tutto bene. E c’è pure una grande novità: un editore nazionale qualche giorno fa mi ha proposto di pubblicare un libro di racconti.

    (attimo di silenzio)

    Lui – Venendo qui ho visto una bellissima chitarra in vetrina nel negozio vicino alla stazione. Non so se comprarmela.

    * * *

    Non sarò triste come la tua, ma ti posso capire.

  3. fairy: c’è odio :)

    orazio: uao, la situazione di base degli sms quotidiani.

    “papà sono in piena crisi esistenziale”

    “anche io avuto giornata brutta, passa, notte”

  4. Ehi, ti dice nulla?!

    “mi sento un ciuaua al guardrail”

    “carino!! adesso me lo porto a casa io e lo riempio di coccole e amore!”

    “bau (pancia all’aria)”

    [ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale]

    :*

    AnniKa

  5. Ecco ;_;

    Già la Fran è tenera di suo, poi ora me la figuro anche inciuauata ;_;

    S’è creato un tarlo nel cervello che canterà in eterno con una vocina suadente un martellante “adottami adottami adottami adottami” ;_;

    E’ scorretto ;_;

    * * * (enough jokin’) * * *

    L’egoismo fa fare cose straordinari(amente stronz)e, Fran :|

    E il non saper stare al mondo aiuta.

  6. io farei irruzione in albergo urlando nella hall piena: “papà, dove cazzo sei, che quando c’è bisogno non ci sei mai?”

    (scusa, ma mi hai fatto sorridere, perchè hai il raro dono di ironizzare efficacemente sulle cose serie e anche brutte)

  7. conosco tuo padre e non è come lo descrivi.non dici che tua madre lo ha sposato per i soldi e che ne ha parlato male dal giorno che lo ha sposato,che ti ha portato via da lui, e che tua nonna materna è sempre stata considerata l’artefice di tutto ciò.considera il fatto che quando sei nata lui piangeva dalla gioia ma non ti ha goduta per niente…sei csicura di non essere stata condizionata dalle suddette signore?

  8. direi che chi dice questo non conosce mio padre oggettivamente ma conosce solo quello che dice lui. Non sono condizionata da nessuno, visto che io e le donne della mia famiglia non andiamo per nulla d’accordo. Gradirei solo che chi se ne esce con queste mezze accuse (considerarmi influenzabile è la cosa che più mi da fastidio) si palesasse anziché scrivere un messaggio così.

  9. (eppoi io non parlo di cosa hanno fatto i miei, ma di come mio padre si sia sempre comportato come una bestia con me. Suvvia, o chi scrive è mio padre o le persone che lo difendono dovrebbero conoscere prima i fatti)

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