Il problema è che non mi apprezzate la Cultura.

Non so, sembra che cada nel momento esatto, visto che si parla molto in giro di inaugurazione di anni accademici (almeno, qui a Parma, sebbene siamo perecottari, si inaugura a Novembre, ché mi sembra un tantino più coerente. Sennò sarebbe come festeggiare il mio compleanno a Natale, mah).
Chi di noi non ha avuto a che fare con Pascal? Dal filosofo all’ingegnere, dal chimico al medico ce lo siamo puppati un po’ tutti. Pensate, è quando penso a Pascal, e non so perché, abbino la faccia del mio prof di Fisica di CTF a una legge di Pascal e al tubetto del dentifricio.

I meccanismi della memoria son paraculi.

Cartesio

Orbene, nella foto qui vicina, parkinsonariamente sfocata (scusate, ma il giapponese che è in me ha grossi problemi da quando assume delle cose riguardo a tremori, mi ci vorrebbe un cavalletto per qualsiasi cosa, anche per tenere la borsa) vi è una lapide, nell’abside di Saint Etienne du Mont, bellissima chiesa parigina che vale una visita, specie se vi spingete fino alla Sorbona/Pantheon, visto che è giusto lì dietro.
Dalla parte opposta c’è la lapide che ricorda Racine.
La chiesa ospita inoltre la tomba di Santa Genoveffa (Genevieve è la patrona di Parigi) e ne conteneva le reliquie fino al 1793, anno in cui i parigini le buttarono nelle fogne (cosa avvenuta anche a Lione ad esempio, con le reliquie di San Bonaventura da Bagnoregio. Qualcosa è rimasta in un armadio, ma sotto la Rivoluzione smembrarono un po’ tutti i corpi. Assieme agli omicidi della gentedichiesa diciamo che son state le due grosse Cazzate di quel periodo. Gli estremismi son sempre minchiate eh). Soprattutto da ammirare son le bellissime balaustre esempi di gotico fiammeggiante.
St. Etienne du Mont
Huysmans la descriveva in En route (1895) come una delle più belle chiese di Parigi. Sinceramente è vero.

Ma andiamo al punto. Tra me e Pascal, in quarta liceo, fu stima a prima lettura.
[che ci volete fa, si è giovani, si hanno ‘ste cotte. Poi passa e stimi Wirchow, capita]
Io ci volevo del bene a quel genio multidisciplinare un po’ bigotto. Dai, son quegli uomini così che mi conquistano e mi fan tenerezza.
Mi colpì, lo ammetto, la sua Scommessa. C’è un paraculismo insito meraviglioso, e a tratti anche logico.
Le adoro ste cose. Il problema è che parlarvi di tutta la sua vita e delle opere è un discorso lungo e tortuoso. Mi spiace solo di aver parlato della sepoltura. Ma per le altre curiosità sto facendo come lui: sto tenendo tutto a memoria (lui ce l’aveva buonissima, tacci suoi), o perlomeno lo sto rileggendo qui.
[eppoi, sarebbe un divertissement da quello che devo fare. Sì, mi avete scoperta, le meches.]

La sua salma venne trasportata dal vicino monastero di Port Royal (che era grandissimo, si estendeva in pratica dalla zona del Pantheon fino alla zona del Val-de-Grace) alla chiesa sovracitata. Peccato non ci sia la voce wikipediana su Port Royal (vi linko la francese. Ah, che dite? falla te? No, non ci ho né account né voglia, mi spiace. I miei rigurgiti di nozioni ve li rifilo qua).

P.s. visti i tempi: "Esistono pochi veri cristiani, intendo dire di fede. Ce ne sono tanti che credono, ma per superstizione; ce ne sono tanti che non credono, ma per dissolutezza; pochi stanno tra gli uni e gli altri. Non includo tra costoro quelli che sono di costumi veramente e profondamente pii e tutti coloro che credono per un sentimento del cuore"  (Blaise Pascal, Pensieri, 256)

8 thoughts on “Il problema è che non mi apprezzate la Cultura.”

  1. Ho un grossissimo “buco nero”, devo ammetterlo, riguardo a Pascal e a tutta la filosofia secentesca (non mi piacque particolarmente) però una sua massima mi è rimasta impressa: Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce.

  2. eoni fa, il mio prof di storia dell’architettura quando dicevo “gotico fiammeggiante” non mi capiva. dovevo dire per forza “flamboyant”. che imbecille…

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.