Ho trovato il mio uomo ideale in Tom Smith degli editors, peccato lui non lo sappia.

Ora, lei me l’aveva detto quando si parlava in gtalk: "Occhio perché Tom è bellissimo".
Io, sabato sera al Velvet, ho avuto 30 buoni secondi mentre cantava Camera all’inizio di totale rincoglionimento. Vi spiego cosa ha pensato il mio cervello:
  • Ma… quello è Tom Smith?
  • Mannò, dai, è lui? Cazzo, rispetto al disco o gli altri live che ho sentito in mp3 ha un polmone in più… è meno nasale…
  • Mannò, non può essere lui, suvvia.
  • Oddio, e io non mi ero mai accorta in quattro annetti buoni che ascolto gli Editors che ‘sto qui è bono da morire?
Alché mi sono spaparanzata addosso al pilastro lì del Velvet con un paio di squinzie sotto che si muovevano anziché con la musica del gruppo con un altro ritmo ondeggiante che doveva essere del tipo Sugli sugli bane bane tu miscugli le banane.
In questo settore fighedilegno (mioddio, era pieno di bimbi delle medie mi sa, o i romagnoli tutti dimostrate meno anni e siete alti un metro e un rutto) solo io e il tizio che era nel gradone sopra di me ci stavamo dentro nel ritmo, bella pe’ te zio.
Il settore però era azzeccatissimo perché sembrava che Tom per il 60% del concerto mi stesse fissando. Naturalmente avrà guardato nel vuoto, ma la sensazione era molto bella, perché lui è ehm… non gli rendono giustizia le foto.
[scusate, non passa questo carampanismo adolescenziale. Ma davvero se lo incontrassi ora farei come la Littizzetto quando faceva Lolita. Abbiate pazienza, ‘ste cose con il mio stato fisico… mi son dovuta fare una redbull e un caffè per stare in piedi ieri eh, pensa te. Ho roso come un castoro per non poter fare lì il pogo come la gioventù di latte…]

Un passo indietro. Supporters erano i Mobius Band. Più che dignitosi, oserei anche un buoni. Anche se in scaletta si salvano gli ultimi due pezzi su tutti (Friends like these e the loving sound of statics, già segnalati qui sopra). Un po’ acerbi, si può dire, però non spaccano né timpani né maroni (qui alcune loro foto) e alla fine li applaudi perché ci hanno ‘sta cosa qui degli educati che gli vuoi anche del bene (sì, ok, hai fatto la tua mezz’ora, grazie eh).
 
L’inizio ve l’ho detto, con Camera non so quanto sia azzeccato. Ma pazienza. Loro sono in formissima, sebbene un po’ statici dal punto di vista palco (Chris in pratica sta sempre in ombra, un po’ il bassista gigioneggia), ma Tom Smith è meraviglioso. Non fa praticamente mai cantare il pubblico (tranne in piccoli frangenti nei cori), ma si muove di continuo, sale in piedi sul pianoforte, salta e balla e fa una serie di movenze ispirate un po’ a Michael Stipe un po’ a pose plastiche da indossatore di camicia di forza (lo adoro quando fa così, forse perché mi ricorda me. Mah)

Visto che stavo circondata dalle non-alte ho optato per una cosa: la registrazione di alcune tracce del concerto via fotocamerascassona appoggiandomi lì alla Nipote del Vento di cui sopra che quindi alla fine non ha rotto i maroni muovendosi più del dovuto (dopo due capocciate alla fotocamera. Capitemi, mi impediva anche il normale movimento delle braccia. Era una vendetta)

Youtubevideo: Editors – An end has a start

Youtubevideo: Editors – Bullets
Youtubevideo: Editors – Lights
Youtubevideo: Editors – Lullaby
Youtubevideo: Editors – Munich
Youtubevideo: Editors – Bones

Il concerto è stato bellissimo. Circa un’oretta e mezzo. In mezzo anche la cover di Lullaby che risulta spettacolosa con la voce di Tom. E qui mi sovviene il dubbio: indovecavolovenne messa Banging heads? Ieri mi sembrava di averla sentita prima, ma ehm, non la trovo nei miei archivi audio. Che fosse un concerto video? Poesse. Ma se era video, perché non mi accorsi di Smith? Non me ne faccio una ragione, scusate. Però posso dire che lo apprezzo maggiormente per la musica, checculo, già, se non l’avevo notato prima nella sua figaggine.

Ah, Nicole mi ha fatto a metà scambio sms notturno la domanda: "ma tra Tom e Matthew?"
Ordunque, fughiamo ogni dubbio dicendo che l’idolatrazione per Matthew Bellamy non prevede altri pensieri se non quello della contemplazione e del fanatismo. L’altro ehm. Diciamo che si cerca volentieri un ominide simile, anche nelle pose plastiche da palco.

[le foto, bellissime, presenti in questo post sono di streetspirit73, prese da questo suo set. Io ve lo dissi, non so ancora fare foto ai concerti]

18 thoughts on “Ho trovato il mio uomo ideale in Tom Smith degli editors, peccato lui non lo sappia.”

  1. Ebbè, bisogna ammettere che lo Smith, merita, eccome se merita, anche se lo preferivo agli inizi, quando portava i capelli rasati, alla militare. Lo facevano un pò più maschio. :p

    P.S: la cover di “Lullaby”, però, non è che mi piaccia granchè, sarà perchè, da consumatrice di musica un pò “attempatella”, mi rimane sempre nel cuore e nelle orecchie il cling-clang di chitarra e la neniosità malinconica e al tempo stesso inquietante dell’altro Smith, quello dei Cure….

  2. Quassù si dice Join the queue!, che il ragazzo è belloccio assai. Peccato per la perenne crisi mistica di Ian Curtis c’est moi che lo tormenta appena si mette davanti a un microfono. E anche per la morosa incinta, una delle donne più irritanti del Regno Unito e forse l’unica persona che abbia mai visto riuscire a essere antipatica pur avendo l’accento scozzese.

  3. Giorgia: saperlo.

    Fra: oddio, l’era giovane lì col capello raso.

    bognespava: non volevo pronunciarmi sulla morosa pregna per non fare la figura dell’invidiosetta, ma ti do pienamente ragione, ecco.

  4. Come cippa si fa a risultare antipatici con l’accento scozzese? No, dico sul serio, se la tipa è antipatica con l’accento scozzese, figuriamoci l’effetto che avrebbe fatto senza quello…

  5. io la morosa l’ho vista dietro le quinte al concerto di Bologna. eh vabbé… io cmq alla fine lo preferivo come allora, coi suoi riccioletti belli un pò lunghini.

    cmq il ragazzo piace in tutte le salse ;-)

  6. ah beh io però non sottoscrivo la contemplazione per matthew bellamy

    coff…peccato per la ragazza coff comasca coff coff

    M_L

  7. M_L: Come più volte ho messo in evidenza in questo sglaps,anch’io, come Fran,adoro MR Bellamy solo sotto il profilo artistico (come abbia fatto a vincere ,l’anno scorso, l ‘NME Award come Uomo Più Sexy Dell’anno per me è rimasto un mistero); quanto alla pulzelletta comasca (dallo scorso Luglio-alleluja!!- Dottoressa in Psicologia Clinica) che da due anni fa tanto discutere i forum di mezzo mondo, mi verrebbe da sottolineare due cose:

    1) Che culo, perchè almeno lei non dovrà affannarsi, come sessanta milioni di suoi compatrioti, a fare la fame arrangiandosi con lavori di cacca o ad cercare un quasivoglia impiego statale iscrivendosi a concorsoni pubblici a pezzo di carta conseguito;

    2) Che se il caro Matthew fosse stato, invece che il leader di una famosa Rock band, un imbianchino a cottimo poco fine, poco pulito, ed un poco cafoncello, quale era prima di far fortuna come musicista, la nostra non l’avrebbe cagato neanche di striscio, tuttalpiù c’avrebbe fatto una storia di pochi mesi.

  8. Giorgia, nemmeno io ci credevo finché non ho visto Edith Bowman in azione – ma è odiosa nonostante l’accento scozzese (e perfino la mia ex coinquilina, che è di Glasgow quindi c’ha anche da perderci, concorda che è insopportabile).

    In tv anche peggio che alla radio, che con quel mento che fa provincia non la si può vedere…

  9. Ho riso molto e condiviso tutto. Da “late bloomer” in tutti i sensi e Toro nata lo stesso giorno del sornionissimo Tom, ho scoperto da poco Editors e questa creatura divina che da’ loro voce e carisma. L’educazione che mi ha dato mamma mi frena, il rispetto per mio marito mi placa, altrimenti in questa Primavera di Tom e solo Tom potrei dire e fare di tutto. Manco per Vedder a 14 anni ero messa cosi’! God bless Tom Smith

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