Più passa il tempo e più mi faccio persuasa che l'italiano medio non capisca una fava.

  1. Ora vi spiego come vanno le elezioni in Italia: alternanza. Quindi la prossima volta se la sinistra candida Gnappo e la destra un trattore vince Gnappo. Facilissimo va così. Sarebbe come chi ha avuto degli statisti forti (Spagna, Russia) va a ricercare sempre uomini forti. Chi è abituato al pupazzismo vota così. Nemesi storica si chiama forse, è un po’ come la genetica, una scienza quasi esatta.
  2. Ora, tutti quelli che conoscevo mi han sempre detto così: aaaah, quanto è bella Praga, come è caruccia, sì, son cose, cose così. Mah. Al di fuori del circuito turistico non è stacippa. Sembra Barcellona dopo anni di governo sovietico. Non so, sarò tedesca inside ma non mi piace così tanto. E non è neppure così a buon mercato come si dice. Gli italiani secondo me girano troppo poco e ci hanno delle fisse. Capisco se mi dite che è figa Budapest, dacché ci andate in puttantour, ma qui? Assenzio? Birra?
  3. Secondo me c’è una cosa che ci accomuna in noi popoli sottosviluppati sebbene europei: i cartelli verdi dell’autostrada. I paesi meno peggio infatti li hanno blu.
  4. Voglio-tornare-a-parlare-tedesco.
  5. Le uniche parole che so di ceco sono Seredova, Nedved e Gresko. L’ultimo sempre-sia-lodato. La prima ora capisco, vedendo qui, perché ha figliato con Buffon. Nedved ho capito perché si è incollato col culo a torino. Pavelì, fatto bene.
  6. Alla frontiera con l’Austria mi limono pesantemente il cartello.
  7. Odio cambiare i soldi: l’euro e il latino dovrebbero essere diffusi ovunque, come al tempo dei Romani.
  8. Sono un autentico cencio. Ma mi sento male di brutto eh. Ma il senso del dovere mi fa zompettare ovunque. Marò, mai sentita male così se non dopo le operazioni… beh, siamo lì eh.
  9. Qua in nord europa hanno una scansione del tempo che non mi appartiene. Per me le 7 di mattina lavorativamente esisteranno solo se farò turni in ospedale. Qui invece si alzano presto e dormono presto (sembra la pubblicità di quella che non puliva il water). Bah.
  10. Voi non avevate sentito il mio Angelus per Velenero e Aladar. L’mp3 è qui.

0 thoughts on “Più passa il tempo e più mi faccio persuasa che l'italiano medio non capisca una fava.”

  1. Budapest è davvero bella, non fosse per le puttane e i puttanieri italici. “Chiavi gratis” ci disse un buttadentro sulla Vaçi Utca tre anni fa. Al nostro sguardo interrogativo aggiunse: “forse”.

    L’italiano medio è quello che non si accorge che se in questi due anni siamo stati male, è perchè i conti erano disastrati da prima. Togliere l’ICI? Il federalismo fiscale è stato una pagliaccia; si doveva fare un’uniformazione del “codice tributario”, si sono scritti dieci principi rimasti inapplicati per due anni, e il non plus ultra è stato il condono fiscale. La gente da dove crede che lo Stato prenda i soldi, se gli evasori sanno che qualcuno sarà sempre pronto a condonare?

  2. sono stata a Praga ormai 8 anni fa ma sarà stato che ero in gita cazzonissima della scuola con unico scopo la distruzione fisica ma non mi era dispiaciuta. ci è tornato mio fratello 3 anni fa e il suo commento è stato “bof!”.

  3. è una delle cose più insignificanti che abbia mai visto. in mezzo a questa piazza in discesa e sovrastato da cartelloni pubblicitari e in mezzo alle vetrine, non c’entra ‘na cippa.

    poraccio, ma qualcosa di meglio, no?

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