Voi che siete normalmente conformati alla massa un po’ vi invidio. Prendo malattie rare, ne resisto in modo raro, ascolto musica che tutti mi chiedono "chiii?" e voto partiti che non superano il quattro percento.
Però dovete capire, mentre sto ascoltando i The Hylozoists (su consiglio dell’amico trasparente) (e che consiglio anche a voi se amate la strumentale)
Poi il termine nel loro myspace, Emotronic, che non avevo mai sentito, è ganzissimo.
Il fatto è che anche se questi tre anni mi han cambiato totalmente mi sento sempre un’empatica di merda.
Parlavo stasera con una cantante che poi c’è anche una specie di amicizia, e dei casini che provava nella sua professione ultimamente. Mi veniva quasi da rimangiare quel mio pensiero "tra il talento del saper comunicare a parole e con la musica è meglio il secondo, perché al massimo qualcosa raccimoli per strada". In pratica è meglio non avere alcun talento ma, come dire, una certa flessibilità e una coscia lunga, nella vita.
A me sta cosa qui del dover soffrire quando sei innamorata di una cosa, che è o la tua arte, il tuo lavoro, o la tua aspirazione non mi piace mica. Cioè, per nascere fatichi (gné gné, sì, si fatica: io mi stavo strozzando col cordone ombelicale d’esempio), per vivere fatichi. Viviamo in un posto dove anche per morire fatichi. Eccheccazzi. Almeno una soddisfazione uno, dopo che si impegna, che si spacca la schiena, che si sfiletta i coglioni, sarebbe giusto, equo averla. E invece no, la vita è sempre questione di culo, velina o impiegato che sei. Che urto, che nervoso. E che brutto essere così vicini e solidali con la gente: fossi stata una testa dimminchia, come le tante che ho incontrato, sarei vissuta emotivamente meglio. E invece ora penso come dare una mano a qualcuno, che a turno cambia sempre, ma invece ‘sta tendenza da pastore protestante samaritano, che aveva anche mio nonno materno, resta sempre.
Non per fare il precisino, ma la parola emotronic l’hanno inventata i dARI…!
Azz volevo scriverlo io che il termine emotronic l’avevo visto per la prima volta sull’orrido myspace dei dARI, mi hai anticipato :)
Raibaz
ARGH.
volevo intervenire per dire che non si può vivere da Homer Simpson tutta una vita, ma dopo i dARI no…
non ce la faccio
tranne che per la salute (il max che ho è l’insonnia), potrei stringerti la mano. specie per la questione musicale. e se mi metto a parlare di jazz non ti dico…
che brutta scoperta quella dei dARI! :(
Nicole
Io son scioccata. Dai, avranno SICURAMENTE copiato ANCHE questa…