Credo si chiami consapevolezza.

Io un po' sorrido (non rido, è diverso. Non rido di voi, rido con voi) vedendo le classifiche, i buoni auspici, le robe che sperate nel 2011. Un anno è come un altro: non è che perché si gira un calendario stilato secondo una certa convenzione cambia qualcosa. No.
Magari, eh.

Ci sarebbe da essere consci della caducità delle cose, cogliere l'attimo e robe varie. Il punto è che ognuno di noi è menoso in qualche modo, quindi la vita ce la possiamo anche sprecare come cazzo ci piace.
Ma, vi prego, anziché i buoni propositi di inizio anno chiudete gli occhi e ascoltate il silenzio attorno a voi. O la pioggia. Cercate di sentirvi bene con voi stessi. Poi si parte per la guerra.

[il mio anno inizia da sempre a Ottobre]


0 thoughts on “Credo si chiami consapevolezza.”

  1. Io odio il capodanno. E' la festa più inutile ed insensata che esistaXD
    (e io non odio le festività a prescindere, eh, solo questa).
    L'unica cosa che per me è cambiata rispetto all'anno scorso è che quest'anno ho il calendario dei devoniani che ci fanno tanto penare con inclusa la foto di dom sul gabinetto che si scola la vodka. E voglio dire.
    Kira

  2. Freddure a parte sulla stupidità, in generale,  del festeggiare il Capodanno, posso certo dire che per me il passaggio al 2011 sarà davvero indimenticabile, se non altro perchè sono stata sorpresa, poco prima che iniziasse il tradizionale cenone di S.Silvestro, da un' improvvisa crisi d'acetone, sicchè ho passato tutta la serata di attesa del nuovo anno abbarbicata alla tazza del wc…

  3. Fortunatamente sono stata male solo quella sera, però per precauzione ho passato tutta la giornata del primo dell'anno senza mangiare nè bere, ad eccezione di un paio di fette biscottate a colazione ed una tazzina di tè caldo al sapore di limone la sera; la domenica dopo tutto era già finito e ho finalmente potuto gustarmi, con un paio di giorni di ritardo, la mia dose di zampone e lenticchie… :P

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