Dei trasporti/1.

Tipo che sui socialcosi domenica, mentre ero in coda ma non proprio in coda… cioè, sapete quando la gente si mette in auto e tiene quell'andatura da corteo funebre dietro al feretro? Che è la variante motorizzata della medesima andatura che non si sa come ma molti tengono quando vanno a piedi: quella la chiamo andatura a processione, perché sembra che si debba dire il rosario (che poi siano madonne bestemmiate, beh, siamo lì) e ci debba essere lo stop per le stazioni viacrucis da un momento all'altro.

Beh, ecco. Io ho detto che se in Italia mai ci saranno dei trasporti pubblici decenti mi farò monaca.
[non è che sarebbe poi un avvenimento che cambierebbe così tanto la mia vita, uhm]

La cosa buffa -no, non ce l'ho con voi- è che ogni volta che dico qualcosa che esprime la mia frustrazione verso i mezzi pubblici o verso quanto trattino male chi ormai possiede una macchina ed è costretto ad usarla con assoluta necessità, ecco, ogni volta c'è un milanese che mi risponde obiettando.

Milano è la so-called capitale europea coi peggiori mezzi pubblici. A Budapest puoi girare senza auto. A Vienna puoi girare senza auto. A Berlino puoi girare senza auto. A Parigi puoi girare senza auto.
Anche tipo alle 2 di notte, c'è il servizio notturno. Non vieni lasciato appiedato. Ho sentito cose del genere che l'estate scorsa la metropolitana di Milano ha chiuso alle 23:30. D'estate. Non dico fare la metro automatizzata che ti funziona 24 ore su 24 come a Copenhagen, ma se io nel fine settimana voglio spostarmi, avere una vita sociale che comporta magari un alterazione di tasso alcoolico e un peggioramento della stanchezza lavorativa non posso farlo. No. I treni del dopoconcerto a Bologna o Milano non esistono. E per arrivare in stazione servono i taxi, perché dopo una certa ora bus e tram nisba.

E non dite che è pensato per famiglie e anziani. Se fosse pensato per le famiglie non ci dovrebbero essere le code lavorative la mattina con tutta la gente che scarica i figli avanti alle scuole (notate come il traffico nelle nostre città è minore del 70% quella settimana prima che reinizino le lezioni a settembre) e se fosse pensato per gli anziani mia nonna potrebbe evitare di andare al cimitero a piedi, visto che se ci deve andare in bus allunga di km.

Il trasporto pubblico fa schifo. Punto. E Trenitalia non è nello schifo del trasporto pubblico: è oltre.


0 thoughts on “Dei trasporti/1.”

  1. non sono l'unica a pensarla così allora!!! 
    non smetterò mai di dirlo, le reti metropolitane/bus estere di cui ho finora usufruito (che per adesso sono solo parigi, londra e manchester, ma quest'anno c'è in programma un viaggio a berlino/stoccolma/vienna, dipende dall'offerta migliore che trovo!) sono molto all'avanguardia rispetto a quelle italiane, pur con i loro disagi! a giugno dello scorso anno stavano facendo dei lavori sulla metro di londra, ma i (pochissimi) disagi patiti sono niente a confronto di quelli di roma a ottobre 2010! 
    kanachan

  2. No, ma infatti posso dire che ad esempio Parma è messa benino coi trasporti, e non dovrei lamentarmi. Ma tutto intorno è un pianto. Poi a Parma volendo giri a piedi, è piccina. Ma Roma non ci voglio neppure pensare… brrr, le poche volte che ci venivo col treno, lo stress…

  3. Eh, lo dici a me, Fran, che per quasi dieci anni ho dovuto fare i conti con i tram,i  bus e la metro della capitale sempre sporchi, sempre in ritardo e sempre così  tanto avari di corse che ti capitava di incocciare dei mezzi strapieni di gente che ti facevano pensare che era meglio andare a piedi….maròòòò ancora adesso mi viene la pelle d'oca tutte le volte che ci penso :P

  4. lo vuoi sapere il paradosso? la metro danese è della stessa società di quella milanese

    ciao
    barbara

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.