Ieri Getty Images via flickr mi ha chiesto di licenziare questa foto. Che è orrenda. E lì capisci che il criterio "a cazzo di cane" dovrebbe pervadere il piano del fare tutte le cose, visto che l'ho fatta così, camminando, ché mi garbava a vederla. Secondo me fa cagare, ma ormai i giudizi miei vedo non valgono una fava.
Quindi un suca a chi rosica.
Altrove ragionavo con Enricosola incolpandolo della mia svolta concertara. Egli mi ha detto "tutto tranne che le foto di Budapest ancora in mezzo". Ora, io non so come dirglielo, ma al netto mi hanno fruttato più quattro scatti sghembi che fare di Radionation un blog musicale con molte donne e qualche ometto (il mio migliore amico Massimo su tutti, che ormai intervista gente come un treno) a scrivere di ciò che piace a loro. Con la gente (tipo Robertino Raths, capoccia di etichetta gggiovane, nell'ultima intervista, ha scritto nella mail agli adorabili promoterz dicendo "ho risposto prima a questa perché lei è veramente interessata a ciò che faccio, si nota, è anche andata a far ricerche") che ti da grandi soddisfazioni e la blogopalla italica che ti snobba per partito preso. Giuro: ho i nomi della gente che ha riso per i precedenti blogauards o che piuttosto che cagare noi si taglierebbe una mano. Che poi mi fa ridere, perché io di loro non rido. Pazienza.
Non so, forse a Natale meglio tornare in Ungheria.