AH, voi semplici creature chiamate maschi.

C’è questo mio amico che tipo sono giorni in cui non ci sentivamo e gli ho mandato una mail chiedendo se fosse vivo o meno.

Mi ha detto che sì, lo era, schiacciato dal suo lavoro al di sotto degli agognati dalla mia generazione mille euro al mese, e che leggeva però più spesso il mio blog di quanto facesse prima.

La cosa non mi ha tranquillizzata.

Di lui preferivo maggiormente la domanda ciclica su perché mai mi tingessi i capelli. Credo di aver sviluppato una vagonata di risposte a questa domanda, un po’ come a tutte quelle che considero cretine e che alla fine reinvento ogni volta. Sai: almeno per il gusto di rispondere.

Mi chiedo anche se ci debba essere una ragione per tingersi i capelli: del resto però ho quei rantoli di commozione quando vedo i pigmenti rossi in fila ai supermercati crucchi. Qui in Italia sembra che esista solo il biondo. Meh. Vabbé. Comunque non credo ci debba essere una ragione, ma quella che adduco sempre al mio amico è: “La mattina non mi trucco, almeno i capelli sono un vezzo”.

[e quanto pare fino ad oggi era convincente]

Posso dire, però, che ultimamente ho letto in riviste di moda che il rosso dona solo alle giovani [E NILLONA PIZZI?] perché altrimenti evidenzia dippiù le rughe. No problem, cicci: noi rotondette arriviamo ai trentanni con un culo degno di valeriamarini, ma a zero solchi nella pelle. Tzè.


0 thoughts on “AH, voi semplici creature chiamate maschi.”

  1. Eeehhhhhh…..io purtroppo appartengo a quella categoria di persone che devono tingersi i capelli per necessità (nonostante abbia solo 34 anni, c’ho una testa piena di capelli bianchi, e se non uso un coprente castano scuro potrei sembrare una vecchietta:(((( )

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