Non è tutto Gordon Ramsay.
Se guardate rai5 spesso avrete visto anche sia in Viaggio di un cuoco che in No Reservation il sig. Anthony Bourdain, uno che è passato da essere Executive chef a scrittore tutto senza grandi salti. Un giorno, proprio in questo programma che la sua voce su wikipedia descrive come “Nella serie lo vediamo protagonista di viaggi in tutto il mondo, alle prese con la cucina locale, i costumi, la cultura del luogo, commentati e descritti in modo intelligente, accurato ed ironico.” , ha detto una cosa che mi ha lasciato un po’ così, tra il ticapiscofratello e il vaffanculo.
[uno che in una puntata ha mangiato il cuore ancora pulsante di serpente, eh]
Era una cosa tipo che arrivato a questo punto lui non saprebbe far altro nella vita, rispetto a quello che sta facendo, anche se non sa bene cosa sia ma è qualcosa legato col far televisione come vuole lui.
Ci ho pensato e anche a me piacerebbe parlare di musica come cazzo mi pare a me. Senza essere “ufficiali” e con il linguaggio menoso ma un po’ più documentaristico. Non so dove nasca il gusto del documentario e il gusto di far vedere le cose come le vedono i miei occhi. Io ci provo a fare così, ma penso non vada di moda. E quindi? Non ho la fortuna del cuoco. Ma ho un blog e continuerò a farlo qui (dannato danaro)
No reservation non è malaccio ma è arrivato dopo che lui è diventato uno dei tanti chef di richiamo (Ramsey e similia). Ti suggerisco di leggere il suo primo libro “Kitchen confidential. Avventure gastronomiche a New York “. Simpatico…lui era ( e forse lo è ancora) una vera adorabile canaglia….
Yep!