Il perché lo fai ormai è domanda di base. Non solo, anche l’autore del blog Bastonate una volta mi chiese, mentre eravamo a vedere il Sonisphere, “ma tu allora perché ti interessi della musica, noi lo si faceva per la figa”.
Io sinceramente ho passato quegli anni in cui voi consumavate le diottrie sul porno tutte a ricercare interviste, foto e bootleg degli artisti che seguivo. Io che neppure mettevo i post in cameretta ma con il 56k scaricavo mettendoci delle ore degli mp3 codificati a cazzo dacché io, che abitavo logisticamente in culo ai passeri, mica potevo andarmi a vedere tutti i concerti.
Quindi ora un po’ per riconoscenza a quelli che avevano immesso tutti quei gigabyte (ancora in mio possesso su HD a caso) per ripristinare una sorta di Karma dei fan nella rete, un po’ perché io a sedicianni non ero come il regazzino che poga ora ai magazzinigenerali ma al massimo buttava benissimo già se veniva al palazzetto come evento dell’anno biagioantonacci (e io ascoltavo cose diverse, diciamo così) ora intervisto chiunque -meriti- e vado a vedere più concerti possibili. Perché la musica ha funzionato come ancora dalla depressione più brutta quando ero lì che non parlavo nel letto ed è forse la cosa che un po’ mi ha aiutato ad essere ancora qui. Può suonare patetico o può suonare bellissimo. Ma diciamo che è così. E io ogni volta che sento la musica dal vivo è sempre un po’ star meglio.
Anche se sono Groupie nell’anima (e anche un pò più in basso) anche io posso dire di essere stata salvata dalla musica un sacco di volte. Quando ero lì sul baratro la sua mano mi ha sempre afferrata. Poi ci sono i musicisti ma quelli vengono dopo. Un pò come quella sindrome che ci si innamora del proprio medico no? Come si chiama?
Mmm, del medico? Io so della Stoccolma per il rapitore…
in psicanalisi è il transfert…
LO PSICOLOGO IN SALA DICAAA
adoro leggere post come questo perchè un po’ mi ci riconosco, ho passato anni di rosicamenti e continuo a rosicare, abitando ancora in culo ai lupi e non riuscendo a vedere tutti i concerti che vorrei (e continuando ad essere stroncata dagli amici che ogni volta che gioisco per l’uscita di una qualsiasi data alzano gli occhi al cielo)..e mi sento un po’ meno fail per il fatto che essere a casa di sabato sera non mi dispiaccia perchè risparmio per il prossimo concerto. Grazie!
Erica, guarda, io ho finito di lavorare da poco in questo sabato ed è lavoro volto a “metti via i soldi per quest’estate di concerti” ;)
ne varrà la pena! :)
Incrocio :)
Anch’io posso dire di appartenere a quellla nutrita schiera di persone che mai riuscirebbe a vivere senza la musica e che farebbe qualunque cosa per andare a vedere un bel concerto come si deve diverso dalla pletora di neomelodici che di quando in quando fa visita dalle mie parti……EVVIVA LE SETTE NOTE!!!!
:D