La miglior spiegazione su quello che possono essere dal vivo i Mumford and Sons probabilmente l’ha detta la collega Adele: “ la voce di Marcus Mumford mi attraversa completamente e mi sconvolge. Mi ricorda la stessa sensazione avuta la prima volta che ho ascoltato Etta James e come mi sono sentita”. Così è. Se invece non avete ancora sperimentato la forza live della band inglese questo Marzo poteva essere l’occasione giusta, ma le date sono andate velocemente sold out: incombenti gli appuntamenti saranno Giovedì 14 Marzo all’Alcatraz di Milano, il Venerdì 15 Marzo a Firenze – ObiHall, per finire con Sabato 16 Marzo a Roma all’Atlantico.
Grande rispetto per il pubblico che ha decretato l’escalation al successo della giovane band inglese: infatti, proprio per quanto riguarda gli appuntamenti live della band essi stessi hanno pubblicamente condannato in una nota sul loro sito internet una delle abitudini più malamente diffuse in questi ultimi tempi: rivendere i biglietti di un concerto sui numerosi siti che permettono questa sorta di bagarinaggio “legalizzato” già pochi minuti dopo le prevendite a prezzi addirittura triplicati.
I Mumford and Sons sono totalmente esplosi negli ultimi tempi nel panorama musicale mondiale: forse attualmente la più conosciuta band indie folk del pianeta, si sono formati nel 2007 partendo dai dintorni di Londra, il loro album di debutto, Sigh No More, è stato pubblicato nel 2009 ed ha venduto più di un milione di copie e ha raggiunto la seconda posizione nelle classifiche britanniche e statunitensi.
Il 21 settembre 2012 è uscito il loro secondo album, Babel. Questo secondo lavoro ha vinto il Grammy Awards nel 2013 come “Miglior album”.
Se proprio non avete l’occasione di poterli raggiungere dal vivo c’è la comoda possibilità di controllare come può essere emozionante un loro concerto: lo scorso novembre è uscito il dvd “The Road To Red Rocks” che racchiude lo show del passato agosto, in Colorado con molti contenuti speciali.
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How does it feel to have something out again, four years since Lucky?
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I heard that the new record was recorded quite quickly so, I think that the songs must have been pretty nailed before you entered the studio?
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How did you choose the title of the album and the artwork?
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Your now 7 albums in. Is the feeling of excitement before your releasing your 7th album as strong as before releasing your debut?
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Times ago you’ve talked a lot about wanting to record something that captures your live show. I thinks so that this was one of the aim of this record, isn’t it?
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How is for a long term band staying on the stage?
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What do you think about internet and its new way to approaching the music and making the bands “more close” to their fans?
Thanks so much.