Gli olandesi hanno messo a punto una soluzione ingegneristica particolarmente intelligente per la
migrazione dei pesci. La creazione di un fiume, attraverso una breccia nella famosa diga di 32 chilometri
Afsluitdijk, nel nord del paese, deve essere in grado di garantire il passaggio dei pesci dal mare al lago. Il
progetto del “Fish Migration River” nella diga Afsluitdijk, del quale si prevede il completamento per la
fine del 2021, rappresenta una risposta rivoluzionaria alle grandi sfide che devono affrontare gli estuari di
tutto il mondo.
“L’idea è di creare un passaggio nella diga Afsluitdijk”, afferma Arjan Berkhuysen, Direttore
dell’Associazione Waddenvereniging, l’organizzazione per la protezione del Mare di Wadden, patrimonio
mondiale dell’UNESCO. Il passaggio permanente attraverso questa diga andrà a beneficio dei pesci
migratori come anguille, trote di mare, lamprede, sperlani e salmoni. Questo “Fiume delle Migrazioni” si
snoderà per quattro chilometri: questa lunghezza è infatti ottimale per consentire ai pesci una transizione
graduale tra l’acqua del mare e quella del lago. Con la bassa marea l’acqua dolce scorre dal Lago IJsselmeer
al Mare di Wadden, mentre invece quando la marea è alta, il ciclo della corrente si inverte. I pesci possono
essere così trascinati dalla corrente senza dover consumare la loro preziosa energia. I pesci nel mare
seguono l’odore dell’acqua dolce e, nuotando verso la corrente, sono poi in grado di trovare l’ingresso
senza esitazione. Il flusso d’acqua viene monitorato e il sistema può essere chiuso in caso di forti tempeste.
Dal completamento nel 1932 della diga Afsluitdijk, la gigantesca diga che protegge gran parte dei Paesi
Bassi dalle alluvioni, si è verificato un disastro ecologico nelle acque interne, l’attuale Lago di IJsselmeer.
Questa diga infatti, che collega le province dell’Olanda Settentrionale e della Frisia, ha creato una
separazione radicale tra l’acqua salata del Mare di Wadden e quella dolce del Lago di IJsselmeer. I pesci
migratori, che dipendono dall’acqua dolce e dall’acqua di mare, non potevano più raggiungere le aree di
riproduzione e quindi il loro numero era diminuito drasticamente. L’Afsluitdijk è una barriera invalicabile,
ma oggi è possibile creare soluzioni tecniche capaci di proteggere contemporaneamente l’uomo e la natura.
Non si combatte più contro la natura, ma la si utilizza per ottenere il meglio per l’uomo.
Il fiume artificiale, che avrà un costo di 55 milioni di euro, è previsto nei pressi del complesso
Kornwerderzand. È proprio su quest’isola, creata all’epoca per la costruzione della diga, che si trova il
Centro Visitatori Afsluitdijk Wadden Center la cui apertura è prevista in marzo 2018. Arrivando in barca o a
piedi, si potrà vedere il progetto completato del “Fiume della Migrazione” per la fine del 2021 o inizi 2022.
Quest’opera fa parte dei lavori di rafforzamento della Diga Afsluitdijk che, per i prossimi 50 anni, dovranno
proteggere non solo la diga, ma anche l’intero paese, contro l’innalzamento del livello delle acque.
Per ulteriori informazioni: https://www.theafsluitdijk.com/
Una breccia nella grande diga: per consentire la migrazione dei pesci
