Credits: Crop Trust
Lo Svalbard Global Seed Vault, garante mondiale della biodiversità delle colture, si arricchisce di nuovi campioni di sementi in occasione del suo decimo anniversario
Il 26 febbraio 2018 il Deposito mondiale delle sementi delle isole Svalbard ha compiuto 10 anni.
Per questa ricorrenza ha ricevuto da 23 istituzioni, tra cui l’Università di Pavia, 70.000 nuovi tipi di
semi: varietà di riso, grano e mais, ma anche colture meno conosciute, come le arachidi di Bambara – legumi tipici dell’Africa sub-sahariana che crescono anche in siccità – e particolari varietà di fagioli provenienti dall’Europa orientale.
In un mondo che va incontro a cambiamenti climatici e ad un forte incremento demografico, diventa cruciale preservare la diversità delle colture. Il deposito delle Svalbard, voluto dal governo norvegese, nasce proprio con questo intento. È stato studiato per resistere al tempo, ai disastri naturali e a quelli causati dall’uomo.
È situato in un luogo remoto e difficilmente accessibile, in una vecchia miniera di carbone a oltre 100 metri di profondità all’interno di una montagna, e a 130 metri sopra il livello del mare per essere protetto da un eventuale innalzamento degli oceani.
Le sementi sono conservate in speciali pacchetti, inseriti in casse sigillate, ad una temperatura di -18°C mantenuta costante grazie a impianti refrigeranti. I ghiacci perenni e la roccia spessa assicurano che i campioni rimangano congelati per anni, o in alcuni casi per secoli, anche qualora dovesse mancare l’energia elettrica.
Questo bunker funge da “backup unit” conservando i duplicati delle sementi presenti in tutto il mondo che, in caso di necessità, potranno essere utilizzati per ripristinare una coltura andata accidentalmente persa.
I depositari possono disporre dei campioni inviati, che rimangono di loro proprietà, ma finora solo in un caso è stata chiesta la loro restituzione. Nel 2005 il Centro internazionale per la Ricerca Agricola in aree asciutte (Icarda) di Aleppo, in seguito alla guerra civile siriana, si è trovato costretto a richiedere le copie dei suoi semi per poter ricostruire la propria banca in un luogo sicuro.
Ad oggi sono più di 1770 le banche dei semi esistenti nel mondo, ma molte di queste sono a rischio.
Guerre, calamità naturali, ma anche mancanza di fondi o una cattiva gestione, potrebbero portare alla perdita irreversibile di questo patrimonio. Lo Svalbard Global Seed Vault, conservando un totale di un milione di varietà di sementi, rappresenta allora una fondamentale garanzia per le generazioni future.