Nelle piazze e nei cortili del festival si discuterà di autonomia e diritti delle persone, di maschere e peculiarità del volto, di costituzione del Sé in tutte le fasi della vita e dei generi d’identità, sempre oscillanti tra io e noi
L’edizione 2019 sarà imperniata sulla parola chiave persona. In oltre 50 lezioni magistrali saranno affrontate le varie declinazioni di questo tema, una categoria di lunga durata della cultura europea, fondamento dell’autonomia individuale e dei diritti umani. Sempre immersa in una rete di reciprocità, alla persona si riconduce il principio di dignità, sia nel campo sociale e politico, sia nelle questioni della vita individuale. Si indagherà anche il modo in cui l’essere persone – richiamandosi al suo significato originario di maschera – passi attraverso il riconoscimento e la messa in scena del sé in cui si esprime la soggettività di ciascuno.
Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in primo piano un lessico concettuale a più voci dove si confronteranno prospettive filosofiche plurali e anche divergenti. 1. Genealogie della persona 2. Maschere e volti 3. Lessico dell’individuo 4. Io e noi 5. Sé come altro 6. Diritti delle persone 7. La lezione dei Classici |
Mostre, installazioni, musica e narrazioni: Maschere e personaggi![]() |
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![]() 1. Genealogie della persona
Modelli e soglie dell’umano raccontano ed esibiscono la storia della civiltà e le frontiere della persona Alla radice della nostra civiltà sta il dilemma se adottare le leggi del cosmo o le leggi dell’io. Nel dialogo immaginario tra Lucrezio e Seneca “Quando la vita ti viene a trovare”, venerdì 13 alle ore 22 presso il Teatro Storchi a Modena, il latinista Ivano Dionigi fa incontrare due personaggi con visioni rivali del mondo, icone della bigamia del nostro pensiero e della nostra anima (produzione: Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con: Cooperativa Le tre corde-Compagnia Vetrano/Randisi, Ravenna Festival). La mostra di Vittorio Guida “Where Are We Now? Volumi I e II”, presso la Palazzina dei Giardini a Modena, racconta viceversa un futuro già fattosi presente, in una efficace sintesi di primitivo e digitale, interrogandosi su ciò che siamo oggi o, meglio, su “dove” siamo oggi (produzione: Fondazione Modena Arti Visive). A Sassuolo, i maestri ceramisti Bertozzi & Casoni, nel Museo loro dedicato, celebrano e rivisitano, con la mostra “Ritratto”, l’ambiguità di un’opera canonica come il volto di Mademoiselle Rivière di Ingres (1805) con una inedita versione scultorea, dove il volto femminile risulta sostituito da quello di una giovane gorilla (produzione: Museo Bertozzi & Casoni, presentazione: venerdì 13 alle ore 17 con un intervento di David Riondino). 2. Maschere e volti Lo statuto rituale e iconografico della maschera, con l’influenza che i manufatti provenienti dal mondo africano e australe hanno esercitato sull’arte contemporanea, è ricostruito nella mostra “Personae”, nell’ambito della XIX Biennale di Xilografia contemporanea di Carpi, in cui si propongono una cinquantina di incisioni realizzate da Picasso, Kirchner, Chagall (Palazzo dei Pio – Musei di Palazzo dei Pio, curatori: Manuela Rossi, Enzo Di Martino, produzione: Musei di Palazzo dei Pio, presentazione: venerdì 13 ore 19 alla presenza dei curatori). Farà da cornice alla mostra lo spettacolo itinerante e installativo “Volti di polvere”, sul tema del doppio della persona e sulla maschera quale oggetto in relazione simbolica con l’aldilà (Palazzo dei Pio – Musei di Palazzo dei Pio e Archivio Storico Comunale, a cura di: Musei di Palazzo dei Pio, Teatro Comunale di Carpi, Archivio Storico Comunale; venerdì 13 ore 20, 21, 22; sabato 14 ore 21, 22; domenica 15 ore 18, 19). Sempre presso Palazzo dei Pio, l’esposizione “Personalità della materia” raccoglie capi, art book e trend book realizzati dagli studenti dell’Istituto Europeo di Design di Milano, provenienti da diverse realtà geografiche, allo scopo di tradurre la materia in espressione della personalità, servendosi del vestiario come interfaccia tra singole individualità e collettività (a cura di: Scuola Postgraduate di IED Milano, con: Musei di Palazzo dei Pio, presentazione: venerdì 13 ore 19.30 alla presenza degli organizzatori). 3. Lessico dell’individuo Dormono, dormono sulla collina… I protagonisti degli epitaffi tombali dell’Antologia di Spoon River tornano a nuova vita con David Riondino in “Non al denaro, non all’amore né al cielo di Fabrizio De André”, omaggio d’autore all’album omonimo (1971) del cantautore ligure (Modena, Piazza Roma, a cura di: Biblioteca civica Antonio Delfini, venerdì 13 ore 21). 4. Io e noi Una sorprendente accoppiata, quella tra il filosofo e critico cinematografico Roberto Escobar e l’attore Lino Guanciale, introdotti da Claudio Longhi, conversa attorno a Massa e potere di Elias Canetti per discutere le implicazioni di un pensiero che ha fatto del confine tra io e noi uno sterminato campo d’indagine: “Massa e individuo. Canetti oggi tra filosofia e teatro” (Modena, Piazza Roma, a cura di: Emilia Romagna Teatro Fondazione, sabato 14 ore 22.30). 5. Sé come altro Siamo esseri le cui funzioni vitali sono concentrate in organi involontari, viviamo se il cuore batte. Ma a cosa serve il cuore e che rapporto c’è tra cuore, persona e memoria? Chiara Valerio, in “A questo serve il cuore”, mette in scena un racconto che, dalla mitologia greca, dalla letteratura e dai cartoni animati arriva al diritto (Modena, Piazza Roma, sabato 14 ore 21). 6. Diritti della persona Una donna, che si impegna per i diritti delle donne, e una vita sempre in prima linea: Edith Stein è un luminosissimo enigma, che in qualche modo riassume il Novecento e parla di noi, al punto da essere divenuta patrona di tutta l’Europa come Santa Teresa dalla Croce. Lella Costa ne ripercorre la parabola umana e si misura con il suo pensiero nello spettacolo “Ciò che possiamo fare”, domenica 15 alle ore 21 (Sassuolo, Piazzale della Rosa). Infoline: Consorzio per il festivalfilosofia, tel. 059/2033382 e www.festivalfilosofia.it |