L’11 ottobre è la Giornata della Birra Ceca

Alla Casa Ceca di Milano spazio al futuro con le degustazioni offerte dai microbirrifici

La bionda (ma non solo) più nota e apprezzata al mondo sgorga dalla notte dei tempi, ma da qualche anno vive una nuova, spumeggiante era grazie alle ultime generazioni di mastri birrai che, con la loro innovativa produzione, affiancano gli storici birrifici del Paese.
Se la birra in Repubblica Ceca è considerata la bevanda nazionale, a essere internazionale è la fama delle bionde (e non solo) di produzione ceca. Chi non ha mai sentito parlare o bevuto, apprezzandola, una Pilsner o una Budweiser? Ma c’è molto, molto di più. Le tipologie prodotte nel Paese sono quasi 500: chiara, scura, nera, al lievito, leggera, forte, aromatizzata ecc… Soprattutto, la birra ceca non è „semplicemente“ una bevanda: è tradizione, cultura e storia.

La più regale delle bevande popolari

Una storia davvero antica. I documenti fanno risalire la coltivazione di luppolo all’anno 859 a.C. e la sua trasformazione in bevanda attorno al Mille. Non a caso la birra è detta anche “bevanda dei re”, perché – sebbene praticamente ognuno se la producesse già in casa, a proprio uso e consumo – fu Re Venceslao, nel X secolo, a concedere i primi diritti alla produzione e al commercio di birra. Fu così che dal domestico si passò all’artigianale e un po’ ovunque cominciarono a proliferare microbirrerie e piccoli birrifici, che ancora oggi caratterizzano il volto del Paese e sono diventati un pretesto anche turistico. A partire proprio dalla Pilsner, nata nel 1842 dalla sperimentazione del birrificio Pilsen – dove già dal 1200 si produceva una birra scura e torbida – che inventò appunto la prima birra di tipo lager, leggera e paglierina, poi “copiata” da tutti dentro e fuori la Repubblica Ceca. Tanto che oggi Pilsner in tutto il mondo è sinonimo di birra chiara.

Tradizione e innovazione nel boccale

Accanto ai colossi, la cui produzione è appunto rinomata e apprezzata anche all’estero, un numero sempre crescente di produttori locali arricchiscono, in quantità, varietà e fantasia, l’offerta nazionale con le loro birre speciali e particolari. Ci sono persino birre al caffè, alla ciliegia e infiniti altri inaspettati aromi. Quale che si scelga di ordinare, attorno a un boccale di birra in Repubblica Ceca ruotano sempre gesti antichi ed esperimenti moderni, piatti golosi, feste popolari, ma soprattutto il vivace mondo delle osterie tipiche (hospoda), delle birrerie e delle microbirrerie. A unirle tutte è un filo nemmeno troppo sottile, intessuto con trame di storia, cultura, gusto e folklore, che delinea la Via della Birra: un „freschissimo“ itinerario che, pur partendo inevitabilmente da Praga, con tutte le sue diramazioni conduce, sorso dopo sorso, in lungo e in largo per l‘intero Paese.

A Milano un assaggio, di birre artigianali e di Cechia

     

Prima ancora di partire, però, ecco la Giornata della Birra Ceca, che l’11 ottobre alla Casa Ceca di via Morgagni a Milano offre un imperdibile assaggio, non solo di ottime birre, ma di tutto il contesto storico e culturale in cui maturano. Per l’occasione esporranno le proprie etichette e stapperanno le proprie bottiglie alcuni tra i migliori microbirrifici del territorio ceco.

L’appuntamento -organizzato dal Consolato Generale della Repubblica Ceca a Milano in collaborazione con Czech Trade Italia e il supporto di Czech Tourism Italia- è fissato per l’11 ottobre, dalle 12 alle 18, in via G.B. Morgagni, 20, nei locali di Casa Ceca.

Quello che si terrà nel giardino del Consolato della Repubblica Ceca sarà un piccolo festival di birra, un pomeriggio informale e d’atmosfera dedicato a tutti coloro che amano la birra di alta qualità.
La Giornata della Birra Ceca vuole inoltre fornire agli operatori interessati l’opportunità di incontrare i rappresentanti dei microbirrifici cechi, in cerca di potenziali partner commerciali e di distributori in Italia.

Tra i partner dell’evento spiccano infatti le grandi realtà della distribuzione: CBA (Czech Beer Alliance) rappresentante ufficiale e garante di qualità delle migliori birre artigianali ceche e della Real Bohemian Lager sul mercato inglese e irlandese, e iCraftB, dinamica realtà di distribuzione e comunicazione, anche questa operativa nel Regno Unito, specializzata sempre in birre artigianali.
Avvicinare produzione e consumatori, trasmettendo l’intero mondo e la cultura nascosti dietro un boccale spumeggiante, e sostenere le realtà imprenditoriali, a partire dalle più piccole, è l’obiettivo di iCraftB, che –proprio in coincidenza con la Giornata della Birra Ceca a Milano- esordisce ora anche in Italia.

Ecco le birre artigianali protagoniste dell’evento e offerte in degustazione:

ALBRECHT, Frydlant (Boemia settentrionale)

L’antichissimo birrificio, menzionato per la prima volta nel 1381, dal ‘500 si trova ancora negli stessi locali. Prende il nome da uno dei più famosi capi militari della guerra dei 30 Anni, Albrecht von Wallenstein, divenuto poi uno dei nobili più potenti del Regno di Boemia. Si dice che avesse una passione per la birra locale e che osservasse il birrificio dalla finestra del suo castello. Una curiosità: il primo libro sulla bassa fermentazione in Boemia è stato scritto dal mastro birraio locale Josef Daněk nel 1852.

La birra a bassa fermentazione Albrecht viene prodotta in modo tradizionale, utilizzando la tecnica del doppio mosto con la fase di fermentazione primaria separata dalla maturazione in serbatoi lager. Le premiate birre artigianali sono prodotte con acqua di fonte propria e ingredienti accuratamente selezionati. La birra conserva la sua forma più pura e viene per lo più non filtrata e non pastorizzata. Finora ha ricevuto 23 medaglie d’oro in competizioni nazionali. Kateřina 12, Irish extra stout 17 Morion e Imperial Stout 24 Morion sono tra le più premiate.

CVIKOV, Cvikov (Boemia settentrionale)

La storia di questo birrificio risale all’anno 1560, quando 72 persone del posto ricevettero la concessione dall’amministrazione del territorio e iniziarono con la produzione unica di birra di frumento e malto. Oggi alla base della produzione ci sono ingredienti di altissima qualità e tecnologie innovative. Il birrificio dispone anche di un ristorante, ricavato nella vecchia malteria, dove apprendere i segreti dell’intero ciclo di produzione. Cvikov è riconosciuto come Real Bohemian lager specialist, grazie a una gamma di prodotti molto ampia e variegata. A partire dalla birra a 8° (ABV 3,7%), davvero molto speciale, chiamata “Vetraio” perché originariamente veniva fornita proprio ai celebri vetrai della regione.

FALKENSTEJN, Krasna Lipa (Boemia settentrionale)

Dopo lungo tempo, la tradizione è tornata a vivere, con la riapertura – nell’agosto 2013- dello storico birrificio Falkenštejn, a Krásná Lípa, pittoresca cittadina nel parco nazionale della Svizzera Boema. La birra qui non veniva più prodotta da dopo la seconda guerra mondiale e il birrificio stesso era stato demolito negli Anni ‘60 del XX secolo. Il nuovo stabilimento si trova ora nel centro della città, nei locali di quella che fu una casa borghese.

Il “nuovo” birrificio si è prefissato un obiettivo solo apparentemente ovvio: produrre semplicemente buona birra. Per raggiungerlo, vengono impiegate tecnologie moderne, senza però compromettere il processo di produzione artigianale. La birra che ne scaturisce vuole essere un prodotto naturale e, in quanto tale, non è filtrata né pastorizzata. Le etichette principali sono l’11 premium lager (ABV 5%), la semidark lager e la tradizionale dark lager boema, sebbene sia in menu anche un’APA ad alta fermentazione.

JAROSOVSKY, Jarosov (Moravia meridionale)

Quello di Jarošov fu fondato nel 1688 come birrificio borghese e presto divenne una delle principali fonti di reddito per la città di Uherske Hradiste. La vera prosperità arrivò però sotto la proprietà della famiglia Braun, che lo acquistò nel 1869 e che investì moltissimo, tanto che, a differenza di altri birrifici borghesi, Jarošov poteva competere ferocemente con quelli più moderni, nati con la rivoluzione industriale. Il complesso comprendeva il birrificio, la malteria, la distilleria e la produzione di lievito.

Jarošov nei secoli è diventato sinonimo di birra a bassa fermentazione di alta qualità. Durante la prima guerra mondiale era tra i 6 più grandi birrifici della Moravia. Tuttavia, con il secondo conflitto mondiale e il regime comunista, i Braun dovettero fuggire dal Paese e la fabbrica di birra fu nazionalizzata. Il peggio però, la chiusura, sarebbe arrivato nel 1997. Oggi è tra i migliori specialisti di Real Bohemian Lager in Moravia, specializzata sia in lager con luppolo singolo che con doppio luppolo.

ZICHOVEC, Louny (Boemia)

Fondato nel 2012 nel piccolo villaggio da cui prende il nome, il birrificio artigianale ha subito avuto un grande successo, tanto che che nel 2016 si è ampliato costruendo un nuovissimo e moderno stabilimento. Fin dalle origini, il birrificio mantiene la sua natura sperimentale e si concentra principalmente sulle migliori birre fresche fermentate, elaborando sempre nuovi gusti e aromi. Oggi Zichovec produce circa 60 diverse birre.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.