Natale incantato in Repubblica Ceca

Read More

C’è sempre più bisogno di spensieratezza e serenità, di un po’ di magia. Ed ecco giunta l’ora per farne scorta, tuffandosi nelle atmosfere fatate dell’Avvento che, a partire da fine novembre, avvolgono borghi e città della Cechia. Ovunque, profumi, colori, suoni, luci, sapori e artigianato di stagione, che seducono i sensi nei tanti, caratteristici mercatini.
Viaggiare per diletto è finalmente tornato a essere normale. I grandi eventi di fine anno monopolizzano di nuovo il calendario. Eppure il contesto generale non ci vede ancora del tutto spensierati. Gli strascichi della pandemia, la crisi economica, le prospettive poco rosee per l’immediato futuro e i conflitti che scuotono il mondo impediscono una piena serenità. Ci vorrebbe una magia…
In Repubblica Ceca non si fanno ovviamente sortilegi, ma in fatto di magia la sanno lunga. Non stiamo parlando di quella impegnativa, esoterica che pure ha reso famosa Praga tra gli appassionati del genere, ma di quella spensierata e commovente  che in questo periodo dell’anno prende forma nelle città così come nei borghi avvolgendoli di atmosfere fatate, che fanno sognare e sperare.
In fondo, è il periodo dell’Avvento… Provare per credere: se possibile, in Repubblica Ceca le feste di fine anno ora si fanno ancora più magiche. Non resta che tuffarcisi, per una full immersion in quello straordinario mix di aromi, sapori, suoni, colori, luci e tradizioni che sono i mercatini di Natale. Un balsamo che non stanca mai e che quest’anno si fa quasi necessità. Insomma, andando a caccia di regali da mettere sotto l’albero, tutti originali e di alta qualità, si riceve in dono una vera e propria esperienza, carica di emozioni.
Bancarelle e casette ridondanti di addobbi e idee regalo, sono in realtà molto più di un’occasione di shopping: sono più che mai il pretesto per staccare la spina, per ritrovarsi in piazza, per brindare con un vin brulé, viziarsi con un dolcetto, intonare i jingle, condividere l’attesa… Ed entrare nell’anima di questa terra e della sua gente, tra sacro e profano.

Praga sotto l’albero
Imprescindibile, Praga… Sentinella svettante sulla città e sui suoi celebri mercatini, votati come i più belli al mondo da Usa Today, è l’abete decorato e illuminato a festa più grande di tutto il Paese, che riluce in Piazza Della Città Vecchia. Ai suoi piedi tante casette stracolme di seduzioni e sorprese, preludio a quelle concentrate invece nelle piazze della Repubblica, di San Venceslao e della Pace e naturalmente nella suggestiva cornice del Castello. Periodo: 26 novembre-6 gennaio.

Tutti i colori del Natale in Boemia
Sempre in Boemia, da non perdere Cesky Krumlov, gioiello Unesco, ai cui mercatini protagonisti assoluti -oltre al tipico pan speziato- sono i bambini, che possono lasciarsi incantare dal presepe vivente, incontrare San Nicola, imbucare la letterina per Gesù Bambino, traghettare il fiume a bordo di una zattera e vivere il caratteristico “Natale degli Orsi”. E’ questa una tradizione sentitissima, che vuole che il 24 dicembre adulti e bambini portino i loro doni ai grossi plantigradi che abitano il fossato del castello fin dal 1707. Periodo: 25 novembre-6 gennaio. A Pilsen, ovviamente, anche fiumi di birra, la bionda più famosa al mondo, nettare senza stagione. Ricco programma culturale, presepe vivente, antichi mestieri e tante leccornie. Per muoversi comodamente tra le vie del centro, ora particolarmente vivace, ecco il tram natalizio… Per dominare, con lo sguardo, l’intera città con le sue luci, invece, occorre salire sul campanile della Cattedrale. Periodo: 23 novembre-23 dicembre. Se poi siete in cerca di un Bianco Natale, a Liberec, praticamente ai piedi dei Monti dei Giganti, la neve rischia di regalare un candido sfondo ai fiabeschi mercatini dell’Avvento, allestiti nella storica piazza Benes, sullo sfondo di bellissime e antiche case a graticcio. Periodo: 30 novembre-23 dicembre.

In Moravia, sulle orme di Mozart
A Olomouc trascorse le Festività anche il grande compositore. Il mercatino è però famoso soprattutto per il tipico punch, ottenuto dal vino e altre bevande riscaldate. Se ne possono degustare oltre 10 tipi diversi. Nella piazza dominata dall’alta Colonna della Peste, sotto tutela Unesco, bancarelle, pista di pattinaggio sul ghiaccio, musica, teatro e rievocazione di antichi mestieri. Periodo: 18 novembre-23 dicembre. Restando in tema di grandi note, Brno è stata dichiarata dall’Unesco città creativa per la musica. Sarà dunque lei la grande protagonista, insieme a shopping, luci, cori dal vivo, laboratori e golosità. Tra gli eventi collaterali, i December Design Days. Il doppio appuntamento con i mercatini è in piazza della Libertà e in piazza Dominicana. Periodo: 25 novembre-23 dicembre.

Che ti metto sotto l’albero
Il regalo più desiderato –come detto- quest’anno è certamente la serenità, ma, non potendola inscatolare ed esportare, ecco che cosa portare a chi è rimasto a casa, con la certezza di lasciarlo a bocca aperta.
Per i più piccoli: le marionette di Praga; La Piccola Talpa, beniamina dei bambini cechi, realizzata in pezza, legno, metallo e persino con marzapane o panpepato; giochi in legno vecchio stile e bamboline di paglia.
Per tutti: prodotti cosmetici naturali, che impiegano ingredienti tipici e locali, dal vino della Moravia al sale termale di Karlovy Vary, dalla birra alle erbe officinali; il celeberrimo cristallo di Boemia; le porcellane ceche.
Per i gourmand: liquori dalle ricette antiche; ottimi vini, ormai apprezzati in tutto il mondo, a partire dall’ice wine, il raro vino del ghiaccio, ottenuto da acini lasciati a gelare sui tralci; birra per tutti i gusti e a tutti i gusti.
Per gli intenditori: i capi stampati a Blaudruck, l’arte –condivisa con Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria e oggi Patrimonio Unesco- di produrre pregiati tessuti dall’inconfondibile colore blu indaco e dai tipici disegni a stampo bianchi; la rinomata e pregiata cancelleria Koh-i-noor, le cui bellissime penne erano richiestissime sotto l’impero austro-ungarico, per la firma di storici protocolli.
Source: https://www.visitczechrepublic.com/it-IT/B2B/Italy/Press-and-Media/Press-releases/2022/10-(1)/p-it-natale22

Il 24 ottobre torna la Giornata della Birra Ceca

Read More

La conoscono tutti la bionda più nota e apprezzata al mondo, la cui tradizione affonda lontano nel tempo e cui nei secoli si sono ispirati i birrifici del mondo intero. Eppure attorno alla Pilsner, in Repubblica Ceca ruota un universo di birre ispirate ad antiche ricette, ma anche frutto di innovazione e fantasia. Dai grandi produttori del passato ai tanti microbirrifici moderni, non si smette mai di imparare. E di leccarsi i baffi.
Se la birra in Repubblica Ceca è considerata la bevanda nazionale, a essere internazionale è la fama delle bionde (e non solo) di produzione ceca. Chi non ha mai sentito parlare o bevuto, apprezzandola, una Pilsner o una Budweiser? Ma c’è molto, molto di più. Il Paese conta ormai quasi 500 brand, tra birrifici e microbirrifici. Questi si dilettano nella produzione non solo della tipica birra ceca a bassa fermentazione (pils e lager), ma anche in formule ad alta fermentazione e di altra tradizione, come quella anglosassone (ale, stout, ipa, birre di frumento ecc.) oe le birre a fermentazione spontanea, diffuse in Belgio. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Bevanda democratica, popolare ma con classe
I documenti fanno risalire la coltivazione di luppolo all’anno 859 a.C. e la sua trasformazione in bevanda attorno al Mille. Non a caso la birra è detta anche “bevanda dei re”, perché -sebbene praticamente ognuno se la producesse già in casa, a proprio uso e consumo- fu Re Venceslao, nel X secolo, a concedere i primi diritti alla produzione e al commercio di birra. Fu così che dal domestico si passò all’artigianale e un po’ ovunque cominciarono a proliferare microbirrerie e piccoli birrifici, che ancora oggi caratterizzano il volto del Paese e sono diventati un pretesto anche turistico. A partire proprio dalla Pilsner, nata nel 1842 dalla sperimentazione del birrificio Pilsen -dove già dal 1200 si produceva una birra scura e torbida – che inventò appunto la prima birra di tipo lager, leggera e paglierina, poi “copiata” da tutti dentro e fuori la Repubblica Ceca. Tanto che oggi Pilsner in tutto il mondo è sinonimo di birra chiara.

Le nuove birre artigianali, creatività in bottiglia
Accanto ai colossi, la cui produzione è appunto rinomata e apprezzata anche all’estero, un numero sempre crescente di produttori locali arricchiscono, in quantità, varietà e fantasia, l’offerta nazionale con le loro birre speciali e particolari. Ci sono persino birre al caffè, alla ciliegia e infiniti altri inaspettati aromi. Quale che si scelga di ordinare, attorno a un boccale di birra in Repubblica Ceca ruotano sempre gesti antichi ed esperimenti moderni, piatti golosi, feste popolari, ma soprattutto il vivace mondo delle osterie tipiche (hospoda), delle birrerie e delle microbirrerie. A unirle tutte è un filo nemmeno troppo sottile, intessuto con trame di storia, cultura, gusto e folklore, che delinea la Via della Birra: un „freschissimo“ itinerario che, pur partendo inevitabilmente da Praga, con tutte le sue diramazioni conduce, sorso dopo sorso, in lungo e in largo per l‘intero Paese.

Primo assaggiare, secondo partire
Alla sua seconda edizione, la Giornata della Birra Ceca, in calendario quest’anno il 24 ottobre sempre alla Casa Ceca di via Morgagni a Milano, è già un appuntamento di riferimento per chi con la birra ci lavora, ma dato il tema di grande richiamo si sta lavorando per renderlo presto una vetrina anche per chi la birra ama semplicemente berla e berla buona. Per gli operatori del settore, ora come ora, è l’occasione per un imperdibile assaggio, non solo di ottime birre, ma di tutto il contesto storico e culturale in cui maturano. Un incontro tra esperti e operatori, tra domanda e offerta dunque. Per l’occasione, infatti, esporranno le proprie etichette e stapperanno le proprie bottiglie alcuni tra i migliori microbirrifici del territorio ceco.

Brindisi a Casa Ceca
Riservato agli operatori ed esclusivamente su invito personale, l’appuntamento -organizzato dal Consolato Generale della Repubblica Ceca a Milano in collaborazione con CzechTrade Italia e il supporto di CzechTourism Italia- è dunque per il 24 ottobre, dalle 14 alle 18, in via G.B. Morgagni, 20, nei locali di Casa Ceca. Quello che si terrà nel giardino del Consolato della Repubblica Ceca sarà un piccolo festival di birra, un pomeriggio informale e d’atmosfera dedicato a tutti coloro che commercializzano la birra di alta qualità.  La Giornata della Birra Ceca vuole inoltre fornire agli operatori interessati l’opportunità di incontrare i rappresentanti dei microbirrifici cechi, in cerca di potenziali partner commerciali e di distributori in Italia.
Queste le birre artigianali protagoniste dell’evento e offerte in degustazione:

CVIKOV, Cvikov (Boemia settentrionale)
La storia di questo birrificio risale all’anno 1560, quando 72 persone del posto ricevettero la concessione dall’amministrazione del territorio e iniziarono con la produzione unica di birra di frumento e malto. Oggi alla base della produzione ci sono ingredienti di altissima qualità e tecnologie innovative. Il birrificio dispone anche di un ristorante, ricavato nella vecchia malteria, dove apprendere i segreti dell’intero ciclo di produzione. Cvikov è riconosciuto come Real Bohemian lager specialist, grazie a una gamma di prodotti molto ampia e variegata. A partire dalla birra a 8° (ABV 3,7%), davvero molto speciale, chiamata “Vetraio”, perché originariamente veniva fornita proprio ai celebri vetrai della regione.

KUTNA HORA, Kutna Hora (Boemia centrale)
Kutna Hora è un’antica città medievale la cui importanza, prosperità e dimensioni sono quasi paragonabili a quelle della Praga dell’epoca, grazie soprattutto alle miniere d’argento locali. Non c’è da stupirsi quindi che avesse fondato il suo birrificio già nel XV secolo, subito diventato famoso per la birra di alta qualità. È rimasto così fino all’età moderna, quando Heineken lo ha acquistato il birrificio per poi chiuderlo in breve tempo.
Fortunatamente, la chiusura non è durata a lungo, poiché un imprenditore locale ha ripreso a produrre birra negli stessi locali storici e il birrificio oggi è nuovamente molto rinomato. La Kutná Hora 12 è ora considerata una delle migliori birre Real Bohemian Lager sul mercato. Ingredienti originali, doppio ammostamento, fermentazione aperta e cantine tradizionali sono tutti ingredienti del fantastico patrimonio della Kutná Hora, apprezzata anche in molti mercati europei.

JAROSOVSKY, Jarosov (Moravia meridionale)
Quello di Jarosov fu fondato nel 1688 come birrificio borghese e presto divenne una delle principali fonti di reddito per la città di Uherske Hradiste. La vera prosperità arrivò però sotto la proprietà della famiglia Braun, che lo acquistò nel 1869 e che investì moltissimo, tanto che, a differenza di altri birrifici borghesi, Jarošov poteva competere ferocemente con quelli più moderni, nati con la rivoluzione industriale. Il complesso comprendeva il birrificio, la malteria, la distilleria e la produzione di lievito.
Jarosov nei secoli è diventato sinonimo di birra a bassa fermentazione di alta qualità. Durante la prima guerra mondiale era tra i 6 più grandi birrifici della Moravia. Tuttavia, con il secondo conflitto mondiale e il regime comunista, i Braun dovettero fuggire dal Paese e la fabbrica di birra fu nazionalizzata. Il peggio però, la chiusura, sarebbe arrivato nel 1997. Riaperto nel 2017, oggi è tra i migliori specialisti di Real Bohemian Lager in Moravia, specializzata sia in lager con luppolo singolo che con doppio luppolo. Il rinnovato birrificio Jarosov è immediatamente riconoscibile per il suo design, che combina opere d’arte d’avanguardia e motivi tradizionali della Moravia meridionale (regione Slovacko).

PERMON, Sokolov (Boemia occidentale)
Il birrificio Permon è una vera leggenda sulla scena della birra artigianale ceca. Nel 2006 Ladislav, un cibernetico, finì col preferire alla scienza la produzione della birra e cominciò a cimentarsi con i lieviti nel suo garage. Oggi il Materbrewer di Permon è suo genero di Ladislav, mentre il figlio si occupa della commercializzazione. Le lager Permon sono prodotte secondo l’antica tradizione ceca che impone la produzione di un decotto da sottoporre a lunga fermentazione e maturazione. Il risultato è un gusto fantastico. Per la famiglia la birra è una vera passione, che raggiunge l’apice in fatto di ale, dove è scritto il vero DNA di Permon.

Source: https://www.visitczechrepublic.com/it-IT/B2B/Italy/Press-and-Media/Press-releases/2022/10/p-it-giornata_della_birra

La Pasqua vien mangiando in Repubblica Ceca

Lasciati alle spalle l’inverno e anche le restrizioni da Covid più severe, è ora di godersi la primavera ceca. Quale migliore occasione delle vacanze di fine aprile, quando a rendere unica la destinazione non sono soltanto i colori, ma anche i sapori di stagione? Vi proponiamo un piccolo assaggio, con quattro irresistibili video-ricette, e sarete subito pronti a partire.
Quest’anno più che mai, dopo tanti strascichi da pandemia, la Pasqua è il tanto atteso via libera per una vacanza in Cechia all’insegna di natura, cultura e gola. Accanto, infatti, ai rituali popolari – le cui radici affondano lontano e in un terreno fertile, misto e tra sacro e profano – la Repubblica Ceca ha coltivato nei secoli una cucina tipica golosa, che unisce le tradizioni povere di campagna a quel desiderio di “esagerare” dopo le rinunce della quaresima. Risultato? Un’esplosione di sapori, che non a caso coincide anche con il primaverile risveglio della natura.

Per partire preparati –e con l’acquolina in bocca- Czech Tourism Italia vi consiglia di dare uno sguardo a quattro deliziose video-ricette pasquali, tra dolce e salato, tra fantasia e genuinità:

Agnello di Pasqua

 

Jidáše ovvero Dolcetti di Giuda

 

Coniglio

Ripieno di Pasqua

Dopo l’abbuffata niente di meglio di una bella passeggiata. Nella rigogliosa campagna ceca, da cui arrivano i frutti appena gustati, oppure tra le bancarelle di uno dei tanti mercatini tipici, con il loro tripudio di alberi di Pasqua carichi di uova variopinte, ma anche artigianato di qualità e un ricco programma collaterale di spettacoli, danze e iniziative a tema.

E per una Pasqua v serena in tutti i sensi, ricordiamo che per entrare in Repubblica Ceca finalmente basta di nuovo essere in possesso di un documento di viaggio valido.
Source: https://www.visitczechrepublic.com/it-IT/B2B/Italy/Press-and-Media/Press-releases/2022/04/p-it-ricette-pasquali

Nell’Anno Internazionale del Vetro, un itinerario di cristallina bellezza sulle tracce di un’arte antica

Read More
Quello dei mastri vetrai in Repubblica Ceca è un nobile mestiere senza tempo e la meritata fama del Cristallo di Boemia e di tante altre forme affini di elegante artigianato non ha mai smesso di rilucere. L’intitolazione del 2022 a questo straordinario e duttile materiale da parte delle Nazioni Unite offre oggi un ulteriore pretesto per mettersi in viaggio lungo la Via del Vetro.
Nell’attesa, e la speranza, che prima o poi l’antica arte vetraia venga finalmente iscritta nella Lista del Patrimonio Culturale dell’Umanità dall‘Unesco, la Repubblica Ceca accoglie con entusiasmo l’intitolazione da parte dell’Onu del 2022 ad Anno Internazionale del Vetro, come ennesima occasione di confermare il ruolo di eccellenza mondiale di un territorio, dove la lavorazione del vetro, da tempo immemore, è molto più che artigianato: è arte pura, allo stato più delicato ed elegante.

Sette secoli di storia, altro che fragile!

Quella del vetro in terra ceca è una tradizione artigianale di oltre 7 secoli, che ancora sopravvive nelle botteghe di vetrai e soffiatori, dalla cui maestria -tramandata di generazione in generazione- ogni giorno nascono, oggi come ieri, animali, figurine, fiori, soprammobili, fermacarte, vasi, decori, lampade e lampadari, coppe, bottiglie, bicchieri, calici… Ma anche lenti ottiche e d’ingrandimento, vetri per l’architettura, bomboniere, gioielli, delicate perline, sculture, specchi e vetri artistici. E persino “magiche” sfere per chiaroveggenti. Il cuore più puro e trasparente della Repubblica Ceca batte in Boemia, la Regione di Praga per intenderci, al confine con Germania e Polonia, altre storiche roccaforti nella produzione europea di vetri di pregio. La manifattura del vetro qui ha origini antichissime. Risale al 1200, quando alcuni monaci, nei loro monasteri nelle campagne a Nord della regione boema, particolarmente ricca di potassio e quarzo indispensabili alla produzione del vetro, cominciarono a soffiare oggetti e stoviglie di uso quotidiano con l’ausilio di una canna. Se potassio e quarzo li avevano nella terra e nella roccia, quei primi vetrai il talento dovevano averlo nel sangue, perché non ci misero molto ad affinare la tecnica e trasformarsi in veri e propri artisti del vetro. Col tempo, armati solo di talento, cannule, punte di diamante e nozioni di chimica, i mastri vetrai cechi cominciano a realizzare veri e propri capolavori, a sperimentare consistenze, colorazioni e lavorazioni sempre nuove e sempre più raffinate, partecipando da protagonisti a tutte le varie ere e tendenze artistiche che hanno fatto la storia del Paese.

Là dove nasce il cristallo di Boemia

Il cristallo di Boemia è famoso in tutto il mondo, fin da quando imbandiva con eleganza tavole e banchetti dei re. Non può mancarne almeno un pezzo in ogni casa che voglia farsene sfoggio. Un conto però è acquistare i cristalli di Boemia nella cristalleria sotto casa o nella boutique del centro, un conto è regalarsi un viaggio nella terra dove nascono, bussare all’uscio di chi lo plasma con immutata passione, ripercorrerne l’evoluzione nei musei dedicati al vetro, visitare storiche botteghe e moderne fabbriche. Ecco perché, nell’Anno Internazionale del Vetro, un viaggio in Repubblica Ceca è quasi d’obbligo.

Come i diamanti, mille sfaccettature fulgenti

Al già ricco percorso della Via del Vetro, lungo cui visitare fucine, laboratori, atelier, gallerie, mostre permanenti e gioiellerie specializzate, per l’occasione quest’anno arrivano spunti ad hoc: esposizioni temporanee e iniziative speciali che costelleranno questo 2022. La più attesa è una mostra epica, prevista a partire da ottobre al Museo Nazionale della Tecnica di Praga, a narrazione della produzione artistica in vetro nella Repubblica Ceca negli ultimi 30 anni. Si intitolerà HOT.HOT.HOT. Nell’attesa, ci si può tranquillamente „accontentare“ della ricca e scintillante offerta standard in fatto di vetro e cristallo.
Se immaginiamo l’itinerario classico della Via del Vetro come, tanto per restare in tema, una luccicante sfera stroboscopica, ogni singolo specchietto saprà abbagliarci in un turbinio di riflessi ammalianti. Ecco qua, come suggerimento, solo alcuni dei quadratini dell’incredibile puzzle specchiato.
La vetreria Rückl di Nizbor, a Sud-Ovest di Praga, è sinonimo di cristallo sfaccettato di prima classe fin dal 1846. Durante le visite guidate (in inglese e tedesco, su prenotazione) si assiste alle diverse fasi e tecniche tradizionali di lavorazione del vetro. Nei Monti dei Giganti, la vetreria Rautis di Ponikla nel 2022 ha visto inserite  nella lista dell’Unesco le sue preziose e minute perline di sottilissimo vetro soffiato.  L‘intero processo di produzione viene, previa prenotazione, svelato ai visitatori: dalla soffiatura a mano all’argentatura, dalla verniciatura fino all’assemblaggio finale di ornamenti dal fascino indelebile. Karlovy Vary, in Boemia occidentale, già famosa “mecca” del termalismo ceco, è anche capitale dell’arte vetraia nazionale. Proprio qui si trova il centro visitatori della storica e celebre vetreria Moser, dove la lavorazione del vetro è praticata dal lontano 1893. Il museo dedicato svela la storia di un‘impresa a conduzione familiare, divenuta fornitrice delle corti reali e ancora oggi custode di una sfarzosa e variegata tradizione nella produzione di vetro artistico.

            

Di museo in museo, di città in città, tra certezze e new entry

Museo per museo, ecco altre sedi espositive dedicate a quest’arte antica, molto meno fragile di quanto appaiono i suoi manufatti. Per questo speciale 2022, il già imperdibile Museo del Vetro e della Bigiotteria di Jablonec nad Nisou, in Boemia settentrionale, considerata la capitale della bigiotteria artisica ceca, ha in serbo diverse novità, tra cui interessanti mostre temporanee: fino al 10 aprile, La ricerca dell’equilibrio vuole essere una sorta di mappa del design del vetro pressato cecoslovacco della seconda metà del XX secolo; fino al 29 maggio, L’anima del vetro presenta opere di artisti del vetro che si autoproducono la materia prima per le proprie opere. Rimangono ovviamente visitabili anche le mostre permanenti: La storia infinita della bigiotteria e Il giardino incantato: il vetro ceco in sette secoli, arricchite per l’occasione con una nuova esposizione permanente di decorazioni natalizie tipiche ceche, naturalmente in vetro. Inoltre, l’edizione 2022 della mostra ricorrente La bellezza delicata offrirà ai visitatori l’opportunità di acquistare, per pochi giorni, dal 4 all‘8 agosto, direttamente dai produttori bellissimi manufatti unici di bigiotteria e vetro. La mostra-mercato per intenditori  sarà accompagnata da musica dal vivo e da una sfilata di moda, con particolare attenzione agli accessori e alla bigiotteria in vetro. Adulti e bambini potranno partecipare a laboratori in cui creare i propri gioielli, colorare decorazioni natalizie, soffiare calici, realizzare mosaici o fiori artificiali sempre in vetro. Nelle sale del Museo del vetro di Novy Bor, sempre in Boemia settentrionale, si possono poi ammirare capolavori prodotti dal barocco fino a oggi. Negli gli spazi sotterranei, inoltre, è esposta una selezione di arte contemporanea, firmata da importanti artisti cechi del vetro. In occasione dell’Anno Internazionale del Vetro, infine,  ecco ancheà la mostra del vetraio Ilja Bilek (fino al22 maggio), l’esposizione L’artigianato e l’arte del vetro (18 giugno-2 ottobre) e la mostra del vetraio e designer ceco Frantisek Jungvirt (22 ottobre 2022-31 gennaio 2023).

 In giro come una trottola, di vetro

Si potrebbe rimanere rapiti dalle bellezze raccolte nei musei dedicati, quasi come in un labirinto degli specchi, ma non si deve dimenticare che là fuori c’è tutto un mondo, sempre luccicante, che ci aspetta. Tra le tratte imprescindibili della Via del Vetro, la Crystal Valley –in Boemia settentrionale- è tutta da esplorare, costellata com’è di aziende al top in fatto di produzione di vetro, bigiotteria e gioielleria. Durante la Settimana della Valle del Cristallo, che si svolge a Liberec dal 23 al 28 agosto, fa bello sfoggio di sé la produzione tradizionale di lampadari, decorazioni natalizie, bicchieri, gioielli e sculture in vetro. A esporre saranno oltre 40 tra vetrerie tradizionali e aziende di design, con le principali realtà espositive e di formazione del settore. Liberec sarà animata da installazioni artistiche, design market, crystal tram, fashion show, pop up store e giochi di luce. Anche la festa di Zelezny Brod sarà incentrata sulla celebrazione dell’arte vetraia. Il 17 e 18 settembre alla „Cittadella del vetro“ si daranno appuntamento mastri vetrai, artisti, storici, collezionisti e semplici ammiratori di quest’arte unica. I visitatori avranno la possibilità di partecipare a laboratori creativi.

E se la Repubblica Ceca conquistasse l’ennesimo riconoscimento Unesco? La città di Zatec, con il suo paesaggio di luppolo, si (ri)candida…

Read More

Piccolo gioiello artistico incastonato nel distretto di Louny, in Boemia, la cittadina -già nota per i pregevoli monumenti e per gli scorci tanto apprezzati dal cinema internazionale- torna a solleticare il Comitato per la Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità con uno spunto davvero unico e originale: il suo paesaggio di luppolo… Un luppolo assai pregiato.
Immersa in una regione fertile e verde, che per la sua tipicità è richiestissima (insieme ai vicoli del centro storico) come set per produzioni cinematografiche internazionali, Zatec è una cittadina storica affascinante, ambiziosa e anche tenace. Dopo una prima nomination nel 2007, oggi torna a strizzare l’occhio all’Unesco per essere inserita nella Lista Mondiale del Patrimonio dell’Umanità. Lo fa richiamando l’attenzione su quella che è la sua specificità, davvero unica e tuttora “inedita” nel firmamento dell’autorevole ente di tutela.
Stiamo parlando del suo straordinario paesaggio di luppolo. Si, perché ad accogliere Zatec non è solo una cornice naturale di indiscutibile bellezza, una natura rigogliosa solcata dal corso del fiume Ohre, ma un ambiente davvero caratteristico e assai fertile, dove a farla da padrone è il pregiato luppolo Saaz (dal nome tedesco di Zatec), cui la cittadina deve la propria fama dentro e fuori i confini cechi. Si tratta di una specie di altissima qualità, molto apprezzata dai mastri della rinomata birra ceca e ingrediente imprescindibile delle etichette più richieste nel mondo intero Pilsner Urquell e Budvar. I suoi coni, particolarmente aromatici, gli sono valsi la definizione di “luppolo nobile”.
Tutto a Zatec, da sempre, ruota intorno al luppolo e alla birra (in città è stata persino rinvenuta la tomba del più vecchio birraio ceco). Tra gli Anni ’20 e ’30, il locale birrificio Dreher –uno dei più grandi d’Europa- viveva il suo periodo di massima produzione e gloria, spiccando tra i più moderni del Paese. Oggi, a partire dal bell’edificio neorinascimentale, è un monumento di archeologia industriale assolutamente da salvare.
Oggi alla birra ricavata dall’eccellente luppolo di Zatec, esportato ovunque, è dedicato l’Hop and Beer Temple, nel cuore della città. Tempio del luppolo e della birra di nome e di fatto, la struttura –una sorta di oasi-avventura dedicata al mondo brassicolo- offre un’esperienza davvero unica. La caccia al tesoro, il laboratorio degli alchimisti, la casa degli specchi, il faro del luppolo con splendida vista sulla città (godibile già dall’ascensore 3D), un fiume di birra virtuale da guadare, un percorso con imbracatura all’interno di una ciminiera, il labirinto tra i sacchi di luppolo e persino un’incursione dietro le quinte dello straordinario orologio astronomico del luppolo… E c’è anche l’antica malteria, oggi spazio espositivo con una mostra permanente sulla produzione del malto.
Grazie al Museo della coltivazione del luppolo, non manca nemmeno un approccio più “scientifico” alla storia della birrificazione, dal seme al bicchiere, dal Medioevo a oggi. La visita al museo, ospitato in un bell’esempio di architettura funzionale, prevede naturalmente anche la degustazione di birre ottenute dal ricercato luppolo locale. Nei dintorni, ecco anche locali per l’imballaggio, magazzini (tra cui il più vasto del mondo) e tanti (è qui la più alta concentrazione mondiale) caratteristici essicatoi, dai tetti rossi e dalle ciminiere svettanti.
Anche il calendario folkloristico è inevitabilmente concentrato sull’oro verde locale: sagre e festival a tema, ma anche e competizioni come per esempio la gara di raccolta a mano del luppolo e quella di danza con un boccale di birra in testa… Lo Zatecko (così si chiama il comprensorio di Zatec) è dunque un affascinante esempio di rapporto rispettoso tra natura e uomo, di un legame inscindibile tra la terra e l’identità culturale di chi la coltiva… Questo nodo indissolubile tra la gente e la terra di Zatec, tra il luppolo e il paesaggio, tra necessità e virtù che si fondono in un prodotto di rara bontà e qualità come la spumeggiante, famosa birra ceca, forma un patrimonio paesaggistico, culturale, artigianale e umano che ha tutte le carte in regola (più l’asso nella manica dell’originalità) per entrare nell’abbraccio protettivo ma anche distintivo dell’Unesco.
E allora nomination sia!

San Valentino a Praga

Read More
Un ultimo strappo di atmosfere dolci dopo il Natale e prima del chiassoso, variopinto tripudio del Carnevale? Per San Valentino regalate e regalatevi una fuga romantica nella capitale dall’aura magica. E magari altre chicche fuori città.
Per la festa degli innamorati nella capitale ceca sono tante le proposte e le mete romantiche, lontano dalla folla. Basta abbandonare le grandi strade battute dal turismo e infilarsi nei vicoli della città vecchia per ritrovarsi sprofondati in atmosfere avvolgenti.

Di giorno quattro passi tra le botteghe artigiane, dove scovare regali unici che scaldano il cuore, una passeggiata mano nella mano lungo il fiume oppure un’imperdibile uscita in carrozza, al ritmo lento dei cavalli, attraverso gli angoli più suggestivi di una delle città più romantiche d’Europa…

Tra gli angoli più belli dove fare tappa rigorosamente, l’isola di Kampa sulla Moldava dove attraversare il ponte dell’amore, che si inarca sul ruscello Certovka e porta il carico di centinaia di lucchetti appesi alle sue griglie dagli innamorati. Si dice infatti che se una coppia appende il proprio lucchetto al ponte e poi ne getta la chiave in acqua avrà fortuna e amore eterni.

E poi c’è il potere indiscutibile della musica, colonna sonora di ogni amore. Quella con la M maiuscola è di casa a Praga: auditorium, sale per concerti, teatri e naturalmente… l’Opera, tempio storico della lirica e del balletto appena riaperto al pubblico dopo un attento restauro. Il linguaggio universale dell’arte consente di scoccare la freccia alle coppie di tutto il mondo, il consiglio è quindi di non mancare uno spettacolo nella sua straordinaria cornice barocca.

Per ritemprarsi dal clima rigido di una città avvolgente che invita ad abbracciarsi stretti, niente di meglio di un caffè e una fetta di torta, circondati dalle atmosfere intramontabili delle caffetterie storiche o dei locali di tendenza che affollano Praga. Se la pausa caffè ha funzionato, il corteggiamento può proseguire in uno dei numerosi ristoranti dove gustare a lume di candela le ricette della tradizione o i sapori reinterpretati della nouvelle cuisine. Tra questi anche alcuni roof restaurant, con vista mozzafiato sulla città. E proprio la caccia ai panorami migliori sullo skyline di Praga da tetti, terrazze, torri e campanili è la nuova tendenza, che vi lascerà senza respiro.

Al calar della sera, infine, sarà la stessa Praga a fare tutto: una leggera bruma la avvolge, le luci giocano con le sue geometrie antiche e tutto si fa ancora più magico. Anche per quanto riguarda il nido d’amore, la capitale offre l’imbarazzo della scelta tra raffinati alberghi moderni e di design e hotel in stile o di charme.

Cupido extraurbano

Se poi avrete il tempo di spingervi anche oltre i confini urbani di Praga, nella suggestiva terra ceca vi aspetta una teoria di affascinanti castelli da visitare, ma anche in cui dormire e abbandonarsi a seduzioni gastronomiche. Altrettanti, ovviamente, gli splendidi parchi dove passeggiare abbracciati, pensando magari agli innamorati che vi hanno preceduti nei secoli…

Scenari più umili ma non meno suggestivi, li offrono invece i piccoli villaggi di campagna, in particolare quelli che punteggiano l’ordinato ondeggiare dei filari di vite sulle colline della Moravia. Nelle osterie o nei ristoranti locali, l’occasione perfetta per brindare con l‘ottimo vino locale.

Il sentiero della Valle di Luznice inserito tra i Leading Quality Trails – Best of Europe

Read More

Nemmeno troppo lontano dalle città, tra le colline e le montagne, nelle pianure e lungo i fiumi, di prato in bosco, c’è una Repubblica Ceca verdissima, paradiso del trekking, ancora tutta da scoprire. Qualcuno però l’ha già scoperta e ha premiato a livello europeo uno dei percorsi cechi più suggestivi, in Boemia meridionale.

Sedotti e distratti dalle città ceche, grandi o piccole che siano, dalle atmosfere, antiche o moderne, tutte con il loro bagaglio di storia, architettura, arte e la loro variegata offerta in fatto di eventi culturali, shopping, artigianato, design e gastronomia, è facile perdersi l’altra Repubblica Ceca. Una sconfinata palestra verde sotto il cielo, che si dipana già al limitare dei confini urbani.
Uno scenario che alterna il profilo morbido delle colline alle aspre verticalità dei monti, le linee ferme della campagna allo scorrere lento dei fiumi, la lucentezza dei laghi all’ombra dei boschi, la poesia delle fioriture a ruvide sculture rocciose, le geometrie flessuose dei vigneti alla biodiversità spontanea delle aree protette. Dai capolavori dell’uomo a quelli di Madre Natura: basta lasciare le città per ritrovarsi in paradiso inatteso, da scoprire con gli scarponcini ai piedi.
Sono tantissimi, in lungo e in largo nel Paese, i percorsi per gli amanti del trekking, tutti ben segnalati, attrezzati e carichi di sorprese.

Un tracciato, infiniti scenari

A uno di questi, il sentiero che attraversa la pittoresca Valle di Luznice in Boemia meridionale, è stato da poco conferito un prestigioso riconoscimento. Il tracciato escursionistico è ufficialmente tra i più belli e migliori d’Europa e più precisamente tra i 19 Leading Quality Trails – Best of Europe. Si tratta del primo percorso ceco a entrare nella classifica, stipulata dall’ERA (European Ramblers’ Association) e basata su severi criteri relativi non solo al tracciato e al suolo, ma anche ai servizi offerti e alle attrattive.
Il percorso a piedi si snoda per 55 chilometri attraverso la valle del fiume Lužnice, all’ombra dei monti che si spingono verso la Germania e l’Austria. La regione turistica è quella di Toulava, nei dintorni di Tabor, a metà strada tra Praga e appunto la catena della Selva Boema. L’area, dai paesaggi bucolici punteggiati di villaggi tipici, rovine di castelli e centri storici, è considerata il vero cuore della Boemia.
Si parte da Plana nad Luznici, incamminandosi lungo il sentiero turistico blu, che prosegue lungo il fiume Luznice, fino a Sezimovo Usti. Qui si prende il sentiero rosso che passa tra l’altro dalla torre panoramica Hylacka e conduce fino al parco forestale di Pintovka, dove il tracciato giallo fa rotta su Tabor, antica cittadina degna di una visita e punto di snodo con lo storico Pribenicka Trail. Istituito nel 1899, è uno dei sentieri escursionistici più antichi della Boemia meridionale. Si prosegue quindi fino a Bechyne, dove il percorso regala diversi punti panoramici sulla città, e si raggiunge Tyn nad Vltavou, dove il fiume Luznice sfocia nel Moldava.

La Via dei Bambini in Repubblica Ceca

Read More

Se pensate che in Repubblica Ceca ci siano solo vecchie pietre e noiosi musei, vi sbagliate di grosso. Arte, architettura, storia, svago e sport sono sempre declinati in formato famiglia. Accanto a grandi parchi verdi dove dedicarsi ad attività open air, anche funambolesche, castelli fatati, vecchi treni a vapore, laboratori per piccoli scienziati pazzi, mondi vecchi e nuovi da esplorare, itinerari dedicati. La vacanza in Cechia, indipendentemente dall’età anagrafica, può essere sempre vissuta con gli occhi, curiosi ed entusiasti, dei più piccoli.

Ce n’è davvero per tutti i gusti e le aspirazioni. Piccoli scienziati, esploratori, avventurieri, naturalisti, possono cimentarsi con le proprie passioni, apprendendo attraverso il gioco. La noia in Repubblica Ceca è bandita e ogni gita si trasforma in un’avventura indimenticabile. L’intero territorio offre spunti irresistibili per giornate in famiglia dense di emozioni. Regione per Regione, dalle città alla campagna, dalla pianura alla montagna, dal passato al futuro, la Via dei Bambini è una tentazione per tutti, adulti compresi, che non solo faranno felici i propri piccoli, ma ritorneranno anche loro un po’ bambini. Vi proponiamo quindi un itinerario modulabile e personalizzabile, attraverso l’intero Paese e attraverso mondi tutti diversi e curiosi.

Praga senza età
Nella capitale la prima, grande attrazione per un pubblico dai 0 ai 99 anni è certamente il famoso Zoo di Praga, tra i più belli del mondo. In diverse ambientazioni vivono poco meno di 690 specie animali, tra cui il rarissimo gaviale del Gange: un tipo di coccodrillo, unico sopravvissuto della famiglia dei Gavialidi, stanziato esclusivamente in India e in Nepal. Quello di Praga è l’unico zoo europeo a ospitarne degli esemplari. Con ben 12 padiglioni e oltre 150 esposizioni, il giardino zoologico vanta tra gli altri anche il Children’s Zoo: un’area speciale dove i cuccioli di uomo entrano in contatto con gli animali domestici e imparano a prendersene cura. Niente male nemmeno la Riserva Bororo, area gioco le cui ambientazioni si ispirano alla Foresta Amazzonica. Inoltre, all’interno del parco è possibile percorrere un sentiero geologico lungo il quale i piccoli possono scavare in cerca di riproduzioni perfette di antichi fossili.
Dai miracoli della natura a quelli dell’uomo. Al Museo Nazionale della Tecnologia, una serie di esposizioni interattive permettono di scoprire i segreti nascosti dietro le tante conquiste tecnologiche dell’uomo, a partire dalle numerose macchine di uso quotidiano cui non sapremmo più rinunciare ma che a qualcuno un tempo toccò inventare. Dal funzionamento della lavatrice a quello della macchina fotografica, dal televisore all’aeroplano, i piccoli –ma sicuramente anche i grandi- resteranno a bocca aperta.
Per toccare il cielo con un dito basta invece prendere la funicolare che conduce in cima alla collina di Petrin e qui arrampicarsi in vetta alla Tour Eiffel ceca, copia perfetta seppur in scala ridotta di quella francese. Dai suoi 66 metri di altezza (niente paura, se preferite c’è l’ascensore!) si gode di un panorama letteralmente mozzafiato sulla città e i suoi dintorni. Accanto alla torre panoramica, anche un castello in miniatura, con tanto di labirinto degli specchi…
Sempre a Praga, nel quartiere Smichov, i piccoli visitatori dai 4 anni in su non vorranno perdersi il Regno delle Ferrovie: i ragazzini si entusiasmano per i modellini di treni e di automobili che si danno la precedenza agli incroci, per l’alternarsi della modalità giorno e della modalità notte o per le miniature di edifici importanti. E’ persino possibile pilotare i treni, mentre i più piccoli impazziscono per lo spazio loro dedicato con i trenini Lego.
Ciack, si gira. Al Karel Zeman Museum, i bambini possono emulare le avventurose peripezie del Barone di Munchausen e scoprire i segreti della regia di film d’azione. Proiezioni, postazioni interattive, effetti speciali, suggestioni ed escamotage virtuali rendono il tutto assolutamente verosimile.

Boemia centrale: parchi per tutti i gusti
C’è tanto da vedere, e da fare, nel cuore della Regione attorno alla capitale. Parchi verdi, di divertimento, avventura e acquatici… un vero spasso per tutti, grandi e piccini.
Avete mai visto uno stagnino all’opera? Vi aspetta al Botanicus di Ostrá, un villaggio dove risprofondare nelle atmosfere medievali, assistere a dimostrazioni di antichi mestieri e addirittura provare a cimentarvicisi. La situazione è talmente realistica, che occorre innanzitutto cambiare le corone ceche in groat, le antiche monete britanniche, unica valuta accettata in questa bolla sospesa nel tempo. Vi basteranno pochi spiccioli per provare la caccia all’oro, produrre un foglio di carta o creare una saponetta alle erbe. E a proposito di erbe, potrete godervi un pranzo sano a chilometro zero, a base di prodotti dell’orto locale. Per digerire, una bella passeggiata nei giardini ben curati, dove un labirinto verde aspetta i bambini. E nel weekend, ci sono anche gli artisti di strada!
Un bel viaggio nel passato, anche se non tropo lontano, è anche l’invito del museo all’aria aperta Vysoký Chlumec, perfetto per i bambini a partire dai 6 anni. Qui sono state reimpiantate case e fattorie tipiche di qualche secolo fa, provenienti dall’intera regione di Pribram e rappresentative di come si viveva e lavorava un tempo in campagna. Oltre a una ricca collezione di attrezzi antichi, la ricostruzione di ambientazioni uniche: dalle vecchie cucine tutte annerite dove si cucinava e si affumicava sul grande focolare aperto, fino al mulino a pietra dove si macinavano i cereali. Spesso, ad animare il grande villaggio sono feste dedicate al folklore e all’artigianato locali.
Al Mirakulum Park, i sogni dei bambini diventano realtà. Ad attenderli è un vero e proprio regno della fantasia, con tanto di castello… Ma attenzione, potrebbe non essere accessibile a tutti. I piccoli avventurieri dovranno raggiungere le sue 8 torri lungo percorsi arditi: tunnel, ponti di corda, cunicoli sotterranei e scale a pioli. E le sfide nel regno non finiscono mai: labirinti, una città sugli alberi, scivoli ecc. In estate, poi, c’è il parco acquatico con tante attrazioni. Per i più piccoli, ci sono un’enorme sabbiera in cui giocare e uno zoo interattivo.
Un vero e proprio tuffo nel divertimento vi attende invece all’Aquapalace Praha, il più grande di tutta l’Europa Centrale. Un luogo rinfrescante, rilassante ma anche e soprattutto elettrizzante. Qui le sfide adrenaliniche nell’acqua non mancano: scivoli ripidissimi e lunghissimi (è qui quello più lungo del Paese), coperti e scoperti, a spirale… Per non parlare delle onde artificiali. A incombere sul Palazzo del Tesoro c’è persino un galeone dei pirati. Non mancano nemmeno l’Acquario e il Centro Wellness.
Infine, per piccole romantiche e piccoli avventurosi, ecco anche un castello vero: quello di Loučeň, tra le residenze della stirpe Thurn und Taxis. A condurre le visite guidate saranno la Principessa Carolina o la Principessa Marie, oppure un loro valletto. Tra una tavola imbandita e la camera dei giochi, bisognerà cercare il gatto di casa che si è smarrito, individuare i passaggi segreti del castello, scoprire che cosa si nasconde nelle soffitte e superare i vari labirinti dei giardini reali. E chissà, magari potreste capitare proprio durante una delle tante feste organizzate a corte…

Boemia meridionale: avventure e acquolina
Dimenticate cellulare, Ipad e consolle… qui la sfida è a mani nude. Nei monasteri di Český Krumlov siete chiamati a provare a scrivere non schiacciando un tasto ma destreggiandovi con una vera penna d’oca e l’inchiostro del calamaio, non a sparare con armi virtuali ma a improvvisarvi alchimisti mescolando la vostra personalissima pozione, non a indossare occhiali 3D ma a riscoprire la bellezza dei giocattoli di un tempo. Niente paura però: un po’ di (sana) tecnologia c’è anche qui, per aiutarvi tramite postazioni interattive a rivivere epoche passate e praticare mestieri dimenticati. Ammodernati a dovere, i tre monasteri di Český Krumlov riescono a incantare e coinvolgere le nuove generazioni, senza tradire le vecchie tradizioni. Un percorso culturale e didattico ben studiato, svela non solo la storia passata ma anche il modus vivendi dei monaci e le meraviglie del Medioevo. Tantissimi, poi, i laboratori per bambini, che si improvvisano vetrai, sarti, calzolai, vasai, panificatori, cuochi e persino rilegatori di libri.
Se volete far felici i vostri piccoli, non potete mancare una visita allo Zoo di Hluboká, che è anche centro recupero animali. Sono ben 2500 quelli ospitati qui, provenienti da tutta Europa e dal mondo, alloggiati in habitat il più possibile simili a quelli originari. Per un’esperienza completa di avvicinamento alla fauna, lo zoo consente ai piccoli di accudire e nutrire alcuni animali, imparare le abitudini di quelli selvatici grazie a un’area didattica interattiva, osservare quelli notturni durante speciali tour by night. Grazie a un ponticello di legno sullo stagno, si possono ammirare anche pesci e anatre. Per non tralasciare proprio nessuno, infine, c’è un museo con scheletri di specie da tempo estinte.
Stanchi di fare “semplicemente” gli spettatori? Avventure e grandi scoperte attendono i piccoli curiosi al Parco Zeměráj. Un parco naturale pieno zeppo di sorprese: un’area archeologica, un borgo medievale, un labirinto di legno, un intero villaggio di giochi, caccia al tesoro, tiro con l’arco, un sentiero da percorrere rigorosamente a piedi nudi e giochi acquatici.
Per gli artisti in erba, ecco la Sladovna Písek Malthouse. Si tratta di un antico edificio un tempo adibito alla produzione del malto e poi caduto in disgrazia, oggi restaurato e trasformato in una galleria d’arte per bambini e ragazzi. Qui le mostre non sono solo da guardare: è obbligatorio toccare e interagire! Niente lunghe e noiose didascalie, ma percorsi ludici e interattivi che coinvolgono anche i più piccoli. Attraverso le immagini, il colore, le seduzioni e le suggestioni i visitatori usciranno con un concetto nuovo e soprattutto entusiasmante di quello che è l’arte. Oltre alle esposizioni permanenti, la galleria ospita continui eventi.
Per prendere i vostri cuccioli per la gola, infine, ecco i Musei della Cioccolata e del Marzapane, rispettivamente nei centri di Tábor e Třeboň (a un’ora di auto l’uno dall’altro). Un filo di acquolina lega queste due città, dove sono di casa altrettante specialità, perfette da degustate sia singolarmente che in abbinata. In entrambi i musei, i visitatori non si limitano a osservare, deglutire e assaggiare, ma si improvvisano pasticceri, grazie a speciali laboratori di lavorazione delle due materie prime.

Parco Nazionale di Šumava (Selva Boema): a tutta natura
Al confine con la Germania, la Selva Boema è una sconfinata area verde protetta dove far conoscere la natura ai vostri bambini, dal didentro, direttamente sul campo. Due i centri visitatori del Parco: uno a Srní e uno a Kvilda. Nel primo si impara tutto sui lupi e le loro abitudini. Da un ponte a 3-4 metri dal suolo si osservano i predatori raccolti in branco dentro un recinto. Un sentiero didattico con pannelli illustrativi descrive fauna e flora locali. Nel secondo centro è invece protagonista il cervo, cui sono dedicati pannelli illustrativi, sentieri didattici, punti d’osservazione e materiali multimediali. Anche gli altri animali selvatici e il loro habitat vengono spiegati ai bambini.
Dove trovare creature fantastiche fuori da mondi fantastici? Qui, nella Selva Boema che pare essere popolata di elfi, spiritelli e altre magiche creature. Questi e altri bizzarri personaggi abitano il Fairy-Tale Cottage.
L’Active Park di Lipno è perfetto per piccoli (e grandi) scatenati. Qui si può praticare ogni tipo di sport e lanciarsi in diverse avventure. Ci sono il parco delle corde, quello per le peripezie in bici, una pista per bob estivo, un fantastico parco giochi interamente in legno, un percorso sospeso tra gli alberi che culmina in una grande torre panoramica, realizzata con una grande spirale in legno, il cui culmine offre una vista mozzafiato.
Per piccoli cavalieri e piccole principesse ecco anche un maniero tutto vero… Speciali visite guidate a misura di bambino svelano tutti i segreti del castello di Kašperk, spesso utilizzato anche come set cinematografico. I piccoli scoprono che cosa significava essere allevati come nobili, come si svolgevano le danze e i giochi di un tempo, quali erano i giocattoli a corte e come indossare un’armatura. Nel frattempo, mamma e papà possono concedersi un tuffo nella storia. Poi ci si ritrova tutti insieme nel cortile del castello per una golosa merenda medievale, a chilometro zero.

Boemia occidentale: marionette, fiabe, boschi incantati e adrenalina
Emozioni per tutti a Ovest di Praga, in particolare nella zona tra Pilsen –patria dell’omonima, celebre birra- e la Foresta dell’Alto Palatinato. Romanticoni, sognatori, aspiranti scienziati e temerari avranno un bel daffare da queste parti…
Techmania, a Pilsen, è un avveniristico centro scientifico, dove la matematica e la fisica diventano un gioco letteralmente da ragazzi. Qui non solo è possibile, ma doveroso toccare tutto, esplorare, sperimentare… Divertendosi, i bambini scoprono tutti i segreti della natura e della scienza. Per esempio, imparano come funzionano il sottovuoto, la scossa elettrica, il forno a microonde, quante calorie il giorno si consumano con un lavoro sedentario e uno faticoso. C’è uno spazio anche per i piccolissimi, dove fare esperienze e giochi sensoriali con vari materiali. Non manca nemmeno il Water World, da cui è impossibile uscire asciutti! Grazie alla mostra “Il futuro nel piatto”, i piccoli familiarizzano con il cibo, i suoi valori nutrizionali e apprendono i principi di una corretta alimentazione. Vietato, infine, andarsene senza aver visitato il planetario 3D.
Dopo tanta scienza, sempre a Pilsen, ecco un po’ di sana, vecchia “magia”. Il Museo delle Marionette, ospita oltre 300 esemplari di splendidi pupazzi con i fili, la cui antica produzione è tra i vanti artigianali di Praga e di tutta la Cechia. Ce n’è davvero di tutte le epoche e di tutti i tipi. Non mancano ovviamente spettacoli animati, lezioni su come si manovrano le marionette e la possibilità di improvvisare una storia dietro il micro-sipario.
Nei dintorni di Pilsen, all’Offpark Sušice, i più scatenati (comunque a partire dai 6 anni) saranno travolti da un’ondata di adrenalina pura. Ci sono spazi e sfide per tutte le età. C’è da arrampicarsi, lanciarsi con le corde, correre, saltare, attraversare ponti traballanti, dondolare nel vuoto e persino fare rafting sul fiume. Gli adulti possono anche sfidarsi a paintball.
Al castello di Švihov e nei suoi dintorni ci si può muovere sulle orme di Cenerentola. E’ stato infatti girato qui il film-tv “Tre nocciole per Cenerentola”, insolita versione della celebre fiaba di Perrault, in cui la ragazza vessata dalle odiose sorellastre è una cacciatrice, vive ai margini del bosco e qui trova non solo il principe ma anche tre nocciole magiche che la aiuteranno. Le visite al castello dedicate ai bambini sono particolarmente suggestive e c’è persino la possibilità di noleggiare costumi d’epoca o di mettersi alla prova con arco e frecce… Nei dintorni del maniero, un sentiero di circa 3,5 chilometri (percorribile eventualmente con le biciclette offerte a noleggio) conduce sempre sulle orme dell’antica favola e della sua rivisitazione cinematografica.
Altro castello, altre avventure. A quello di Velhartice si possono provare antiche armi da difesa come l’arco, il trabocco, la balestra. Ma anche giocare a scacchi, birilli russi e a risolvere enigmi. In particolari occasioni, poi, il castello risprofonda nel Medioevo allestendo un vero e proprio campo militare, proponendo non solo la cucina dell’epoca ma anche giochi e tenzoni dimenticati, nonché raccontando gli antichi mestieri, come per esempio quello del cerusico, una specie di antenato del chirurgo.

Karlovy Vary: a tutta salute (e divertimento)
Sempre in Boemia occidentale, una nota a parte merita il territorio, verdissimo, attorno a Karlovy Vary, perla termale rinomata in tutto il mondo fin dai tempi antichi per le sue acque benefiche. Se mamma e papà desiderano regalarsi coccole e benessere tra bagni termali e Spa di ottimo livello, i bambini non devono rinunciare al divertimento. Insieme, grandi e piccini, possono intraprendere per esempio i 24 chilometri di itinerari cicloturistici disegnati tra le montagne e nel grande parco intorno a Jáchymov. Il percorso Azur, in particolare, è dedicato ai piccoli biker e ai principianti e una comoda seggiovia conduce alla partenza. Per una scossa di adrenalina, invece, ecco il parco delle funi di Svatý Linhart, con diversi percorsi e sfide per piccoli (e grandi) temerari. Il centro si trova a un soffio dalla foresta protetta di Linhart, dove ammirare in libertà cervi, daini e cinghiali.
Da vedere, il Boehminium: un parco in miniatura dove visitare l’intera Repubblica Ceca con le sue principali attrazioni in pochi passi. Tra i 5 parchi del suo genere più grandi d’Europa, sfoggia 75 siti cechi in versione mignon. Alla curiosità e allo stupore per i piccoli visitatori si aggiunge l’emozione di non essere affatto piccoli: anche i bambini qui sono (quasi) come Gulliver e si muovono con passi ciclopici tra monumenti-cameo. A seconda del periodo dell’anno, poi, si può incappare in uno dei numerosi eventi tra il fiabesco e il folkloristico organizzati nel parco.
Nella Fattoria didattica Bernard se ne vedono davvero di tutti i colori. Si perché qui, oltre a familiarizzare con animali da cortile e da stalla, ci si trasforma in artigiani provetti. I bambini possono disegnare e confezionare magliette personalizzate, produrre candele e saponette profumate, scoprire la delicata arte dell’ebanista o apprendere il mestiere dell’apicoltore.
Un percorso guidato dedicato espressamente ai bambini, con tanto di materiale a tema fiabesco confezionato ad hoc, entusiasma i piccoli visitatori dei castelli di Becov nad Teplou. I manieri sono infatti due, intervallati da splendidi giardini e collegati da un tunnel. Alla fine del tour i bambini potranno fare una riflessione su quanto appreso sulle dimore, i loro abitanti, gli usi e i costumi dell’epoca e riceveranno non solo un attestato di partecipazione ma persino il “titolo nobiliare” ad honorem. Da non perdere nemmeno il vicino orto botanico, dove non solo ammirare le varie specie coltivate ma anche partecipare a laboratori creativi con materiali naturali.

Boemia settentrionale: tutti in fattoria!
In Boemia nordoccidentale, ai piedi dei bellissimi Monti Metalliferi, i vostri piccoli imparano a conoscere, apprezzare e rispettare la terra “a tutto tondo”: fattorie biologiche, sconfinati spazi verdi dove giocare, oscure miniere da esplorare… il mondo è davvero fantastico.
La missione dell’Eco-Fattoria Klouček a Klíny è quella di sensibilizzare fin da piccoli all’ecologia e al rispetto del pianeta. Qui si recuperano i mestieri e i metodi produttivi di una volta, decisamente ecosostenibili. I bambini apprendono come cardare la lana, usare l’arcolaio e manovrare un telaio. Oppure trasformano la cera d’api in profumate candele.
Sempre a Klíny ecco uno straordinario complesso sportivo all’aperto, pensato appositamente per i bambini con attrazioni ma anche servizi su misura per famiglie. Ci sono scivoli, funi, trampolini, pareti da arrampicata, taboga, bike-park e tanto altro. Volendo, i piccoli possono essere affidati a istruttori esperti.
Le miniere di argento e rame di Hora Svaté Kateřiny sono ormai in disuso, ma continuano a sfoggiare il loro misterioso fascino al pubblico, che può visitare gli antichi cunicoli. Le gallerie sono ben 64. Quando ne avrete abbastanza del buio e degli spazi angusti del sottosuolo, tornate alla luce e regalatevi il panorama sconfinato offerto dalla torre Hláska.
Nell’era dei videogame e di Internet, chi non prova almeno un po’ di nostalgia per i cari, vecchi giocattoli in legno? Forse solo chi non li ha mai conosciuti o maneggiati. Rimediate subito portando i vostri figli in visita alla NBW, antica fabbrica locale ancora in attività. E’ possibile persino provare a lavorare il legno e produrre un proprio manufatto.
I più piccoli impazziranno alla fattoria Selský dvůr, popolata da cavalli, pony, asini, capre, pecore, maiali e conigli… Ai bambini viene insegnato come sellare un cavallo, vengono mostrate le scuderie e proposto il battesimo della sella.
Diversi spunti anche nella zona di Česká Lípa e dei Monti Jizera: lo Zoo di Liberec, famoso per le sue tigri bianche e altri animali rari; il centro scientifico iQLandia dove fare esperimenti, apprendere giocando e persino indossare i panni di un astronauta; il centro sportivo e ricreazionale Vrchbela con percorsi didattici, pista di pattinaggio e persino tre splendidi castelli in miniatura; il parco acquatico Staré Splavy con le sue atmosfere caraibiche e infine la fabbrica del vetro di Ajeto dove ammirare tutte le fasi della produzione e partecipare a quella “magica” della soffiatura.
Per una eccitante vacanza a tutta natura consigliamo infine il cosiddetto Paradiso Boemo, splendida area protetta e sotto l’egida Unesco. Qui gli agenti atmosferici hanno scolpito nel tempo dei veri e propri capolavori geologici nelle rocce di arenaria. Ognuno può leggere nei pinnacoli volti umani, animali e statue; nessuno può negare l’eccezionalità e la magia di questi luoghi.
Passa di qui anche la Greenway Jizera, la ciclovia di 190 km che parte dalla sorgente del Jizera al confine polacco e conduce fino al punto in cui si getta nell’Elba, nei pressi di Praga. Il tratto Malá Skála-Turnov è particolarmente affascinante. Il paesaggio qui è dolcemente ondulato e quindi l’itinerario è fattibile anche per i bambini, in ogni caso si può optare per percorrerlo in battello, sul fiume. Lungo il percorso incontrerete comunque scorci indimenticabili, antichi castelli, ruderi affascinanti e borghi rurali dalle architetture tipiche.
Il parco avventura Šťastná země propone sfide per tutti i gusti: pareti da arrampicata, trampolini, teleferica, un geoparco nascosto nel bosco, minizoo e persino un modellino in legno d’acacia del Castello Trosky.
“La città delle fiabe” è il nome di un festival in calendario ogni anno la seconda settimana di settembre a Jičín, dove trascorse l’infanzia un celebre autore di favole ceco (Václav Čtvrtek). In quell’occasione, la città è in mano ai bambini. In programma incontri, giochi, laboratori, spettacoli e tanto altro. In città c’è anche il Museo dei Giocattoli.
Nei castelli di Staré Hrady, un mondo fatato aspetta i vostri figli. Ma attenzione ai draghi! Ce ne sono più di 30 tipi in agguato. Non mancano nemmeno elfi, nani, spiritelli, streghe e altre creature.

Boemia orientale: paesaggi vertiginosi
Chi considera la montagna noiosa e monotona, qui avrà di che ricredersi. A parte la varietà di paesaggi, lo spettacolo della natura e il clima salubre, tra la corona di monti della Boemia orientale si nascondono attrazioni inattese, per tutta la famiglia. I Monti Giganti, un capolavoro della natura vasto 361 chilometri quadrati, sono solcati da sentieri-avventura a più tappe, lungo i quali anche la camminata diventa un gioco. Il più avventuroso è però certamente il Tree Top Trail nel Parco Nazionale dei Monti Krkonoše, bellissimo percorso di un chilometro e mezzo tra le chiome degli alberi, sospeso a 24 metri d’altezza. Il tour (per i più pigri) culmina ai piedi di una fantastica torre panoramica in legno, a spirale, alta 45 metri. Il percorso, tra l’altro, è accessibile davvero a tutti, in quanto privo di barriere architettoniche.
E’ molto più di un semplice zoo quello di Dvůr Králové. Si tratta infatti di un vero e proprio Safari Park, dove è possibile incontrare fino a 2.500 animali in un solo giorno. Basta noleggiare una macchina attrezzata e avventurarsi. Non mancano un parco di funi, la possibilità di improvvisarsi ranger del parco e di dormire all’aperto o in bungalow, per ascoltare i suoni notturni della Savana.
Il parco avventura Pecka conduce i piccoli direttamente dentro la natura. Qui si osservano le formiche giganti, le favolose corna ramificate dei cervi, l’anatomia di una vipera e altre meraviglie, dislocate in tre diverse aree tematiche.
Nella regione è ampia la scelta di resort alpini che garantiscono, oltre ad atmosfere uniche, attività per tutta la famiglia, tutti i gusti e tutte le stagioni: sport, escursioni, laboratori creativi e didattici, piscina, scuola di sci, avventure.

Hradec Králové: fascino antico
Sempre in Boemia orientale, la regione di Hradec Králové è un grande libro di storia aperto a tutti. Qui non occorre studiare, basta muoversi tra le meraviglie architettoniche e storiche del territorio per respirare aria d’altri tempi, resa ancora più magica da racconti favolosi e personaggi fiabeschi. La città è a misura di famiglia e verdissima: il suo favoloso parco –più cha altro un bosco- offre svago per grandi e soprattutto piccini, con sei percorsi a tema, un parco per allenamento, un parco giochi dedicato a principesse e cavalieri e persino recinti abitati da animali selvatici.
Negli immediati dintorni della città ecco un tuffo nel passato più lontano, grazie al Parco Archeologico di Všestary. Qui si apprende come vivevano gli uomini preistorici, si ammirano fedeli ricostruzioni delle loro capanne, si osserva come funziona uno scavo archeologico e si partecipa a laboratori didattici.
La Valle di Babččino (la Valle della Nonna), solcata dal fiume Úpa, è uno dei luoghi più affascinanti della regione di Hradec Králové, particolarmente cara ai cechi per aver dato i natali allo scrittore Božena Němcová, cui viene puntualmente reso omaggio con un ricco calendario di eventi culturali e appuntamenti letterari. Punta di diamante del territorio –che consigliamo di ammirare in tutta la sua estensione e bellezza dall’alto della torre panoramica, nei pressi del villaggio Žernov- è il castello di Ratibořice, immortalato, insieme ad altri scenari, in numerosi film.
Restando in tema di castelli e atmosfere magiche, non si può trascurare la cosiddetta Loira ceca, tra le destinazioni europee d’eccellenza. Proprio come accade in Francia, anche qui una teoria di 6 tra castelli e manieri è collegata dallo scorrere di un fiume: il Divoká Orlice. Ogni residenza riserva le sue avventure…
La gita alle Montagne dell’Aquila si trasforma presto in una fiaba. Ad accompagnare i bambini lungo un sentiero di favola è la principessa Katerina. Diviso in più tappe, il percorso è lungo poco meno di 11 chilometri, diviso in 8 tappe tematiche e affollato di sorprese e attrazioni, come per esempio un parco di funi e persino un laboratorio di campane.
Prima di lasciare la Boemia orientale, ricordate che sono ancora tanti gli spunti per una giornata indimenticabile da trascorrere in famiglia: il Museo del Pan di Zenzero, nascosto nel bosco ai piedi del Monte Kunětice; il Dolní Morava Resort con tanti percorsi avventura e un parco acquatico, il Museo degli Antichi Mestieri dove scoprire non solo i segreti dell’artigianato ma anche come lavorava per esempio un dentista agli inizi del XX secolo, il Museo all’aperto di Veselý Kopec dove muoversi liberamente tra abitazioni, fattorie e annessi rurali tipici dell’area a inizio ‘800. Da non dimenticare, infine, che la città-gioiello di Litomyšl ha elaborato per i bambini uno speciale tour a tappe da seguire in libertà con l’ausilio di un’apposita mappa, punteggiato di meraviglie e con tanto di premio finale a sorpresa.

Slesia e Moravia: tra passato e futuro
Spesso ingiustamente relegate all’ombra di Praga e della Boemia, in fatto di fascino Slesia e Moravia non hanno nulla da invidiare loro. Provare per credere.
Nella regione di Vysočina vi attendono il bellissimo Zoo di Jihlava, particolarmente attrezzato per i bambini, anche i più piccoli; l’Altenator Eco-Technological Centre di Třebíč, dove apprendere le basi della tecnologia e dell’ecologia in modo facile e divertente; il centro storico e il castello rinascimentale di Telč, splendidi nella loro eleganza, e aperti ai piccoli anche con visite speciali interattive e persino notturne; il Museo dei record e delle curiosità di Pelhřimov dove scoprire per esempio come è fatto lo spazzolino da denti più grande del mondo o quanto misura la sciarpa più lunga in assoluto. A Žďár nad Sázavou, infine, vi aspettano non solo un bellissimo castello, ma anche il Museo della Nuova Generazione, dove passato, presente e futuro si mescolano in una esperienza sensoriale unica.
In Moravia meridionale accogliete l’invito del parco a tema Permonium, che racconta attraverso il divertimento il faticoso mondo dei minatori e la storia dell’attività estrattiva in Repubblica Ceca. Toccare, imparare e divertirsi: sono tre le parole d’ordine al centro scientifico VIDA! dove i fenomeni naturali e i segreti dell’universo vengono svelati con successo anche ai piccolissimi. Cervello a riposo, refrigerio e puro divertimento invece al Parco acquatico Moravia, il top nel suo genere nel Paese, con ben 20 attrazioni distribuite in 12 piscine, di cui alcune ad acqua termale. Per incontrare la grande passione di tutti i bambini, i dinosauri, occorre invece recarsi al Dinopark Zoo di Vyškov, dove i giganti primordiali sono protagonisti di ricostruzioni fedeli e a grandezza naturale, ma anche di un parco giochi a tema, di proiezioni 4D e altre attrazioni. Grazie a uno speciale tour in costume d’epoca, il viaggio nel passato tra i corridoi e i saloni del castello di Milotice entusiasmerà particolarmente i vostri cuccioli dalle fantasiose menti.
Una scorpacciata di musei, mai noiosi, vi aspetta in Moravia orientale. Consigliamo il Museo all’aperto della Vallachia, che raccoglie una serie di antiche abitazioni dalle architetture in legno, tipiche di questa storica regione morava. Visitarlo è come sprofondare nel tempo, apprendendo come si viveva, lavorava e coltivava in campagna nel XIX secolo.
Sempre avidi avventure, i bambini non potranno non apprezzare una visita al Film Node di Zlín. Qui potranno “spiare” al lavoro i creatori di pellicole d’animazione e persino provare a produrre da soli un corto. Il tour degli studios si rivelerà davvero interessante.
Meritano sempre una visita anche lo Zoo di Zlín, prima destinazione turistica in assoluto in Moravia, e lo Zoo di Metallo di Staré Město: una collezione davvero originale di 250 animali realizzati a grandezza naturale riciclando rottami di ferro.
In Moravia centrale e sui Monti Jeseníky consigliamo lo Zoo di Olomouc con anche una sezione dedicata agli animali marini; il Parco Sportivo di Hrubá Voda con persino un trampolino per bungee-jumping e tante soprese sugli alberi e sottoterra; il Centro Ecologico di Sluňákov dove intraprendere percorsi a tema e sensoriali; l’antica cartiera di Velké Losiny (non lontano da uno splendido castello rinascimentale, visitabile), in attività dal XVI secolo, cui è stato affiancato un Museo della Carta.
Con una comoda seggiovia si raggiunge il Kouty nad Desnou Resort: splendidi panorami, sentieri didattici, un museo all’aperto, bike-park, pista di pattinaggio e un’infinità di percorsi per il trekking.
Tra la Moravia settentrionale e la Slesia ecco altre tentazioni irresistibili per piccoli curiosi e scatenati. Ad Ostrava, capoluogo dalle atmosfere quasi lunari grazie agli scheletri di numerosi impianti siderurgici ed estrattivi oggi riconvertiti, li aspetta per esempio lo Svet Techniky, grande centro scientifico e tecnologico dove scoprire come funzionano tutte le “diavolerie” di uso quotidiano cui siamo ormai abituati. Dalla prima macchina a vapore fino alle più recenti invenzioni robotiche, il progresso è raccontato tutto nei suoi padiglioni. E i piccoli si divertono un sacco grazie a postazioni interattive, simulazioni di volo, laboratori ecc. Dalla scienza alla natura, sempre a Ostrava è imperdibile lo Zoo, realizzato ai margini della città, in un magnifico ambiente verde punteggiato di stagni. Richiestissimo il safari su trenino, attraverso le ambientazioni africane e asiatiche, tra giraffe, antilopi e altri ungulati.
Per scoprire la vita dura dei minatori di un tempo e contemporaneamente vivere un pizzico di avventura, regalatevi una visita al Landek Park, vasto sito minerario oggi museo, attraversato in lungo in largo da un trenino da miniera originale.
E’ invece un vero e proprio treno, storico, a vapore e a scartamento ridotto, quello che percorre la linea Třemešná-Osoblaha. La lentezza consente di ammirare appieno la bellezza dei paesaggi alle pendici dei Monti Jesenik, risparmiati dallo sviluppo industriale e solcati da una rete di percorsi cicloturistici e sentieri escursionistici. A seconda del periodo dell’anno partono treni speciali, a tema, che entusiasmeranno i bambini.
Se avete in programma una gita a Bílá, mettete in conto che i vostri piccoli non vorranno più venire via dal Parco estivo e a funi loro dedicato. Tra sport, giochi, sfide adrenaliniche, avventure, attrazioni acquatiche e non, la giornata volerà in un lampo.

La vacanza attiva. In famiglia.
La Repubblica Ceca non è solo uno scrigno infinito di sorprese storiche, architettoniche e una riserva di parchi gioco, divertimento e avventura, ma anche e soprattutto una sconfinata palestra verde sotto il cielo. Dove praticare ogni tipo di sport outdoor, anche con i bambini al seguito. I piccoli gradiranno certamente le sfide in bicicletta, i giochi nell’acqua, le passeggiate… Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il territorio ceco è solcato complessivamente da ben 5.300 chilometri di percorsi cicloturistici, per tutte le gambe. Laghi e fiumi con spiagge attrezzate invitano a belle nuotate e tutta una gamma di sport acquatici divertenti e qualche volta persino adrenalinici. Quanto a scarponcini e zaino, sono 40.000 i sentieri ben tracciati, di varia difficoltà e anche transnazionali. A piedi o in bicicletta mettete comunque in conto di fermarvi spesso: non per la fatica, ma per la varietà di attrazioni irresistibili che incontrerete lungo il percorso. Dalla pianura alla montagna, passando per le colline, incapperete in giardini zoologici, fattorie didattiche, centri sportivi e ricreativi, antiche abbazie, siti minerari, regali castelli, laboratori artigianali, musei interattivi, parchi avventura e acquatici, insoliti fenomeni geologici…
In inverno, poi, la palestra verde si trasforma in un fantastico circo bianco, dove godersi fiabeschi paesaggi di neve, ma anche praticare sci di fondo e da discesa, snowboard, passeggiate con le racchette, slittino, bob,

Praga kid’s friendly Nostalgica o avveniristica, la capitale seduce anche i più piccoli

Read More
L’interesse per il passato, la curiosità per il futuro, lo spirito d’avventura, la passione per il mistero, la vocazione per il gioco… città magica per eccellenza, Praga sa bene come quali tasti toccare con i bambini.
Non abbiate remore a portarli con voi e lasciate anzi che siano loro a trascinarvi in un’esperienza indimenticabile, che in fondo non ha età.

A chi viaggia con i piccoli, la capitale ceca offre –oltre che strutture specializzate e servizi ad hoc- un’ampia gamma di luoghi dove condurli, raccolti nella speciale mappa “Praga con i bambini”, disponibile in italiano gratuitamente presso gli uffici turistici. Non solo monumenti e musei, testimoni di un passato affascinante e avventuroso, ma anche tracce di intramontabili leggende, spazi verdi, zoo e parco giochi, passeggiate e gite insolite, parchi acquatici, collezioni speciali e tappe golose.

Musei divertenti

I bambini amano i racconti di cavalieri e principesse, portateli dunque al Museo Municipale per scoprire la storia della città, come vivevano i suoi primi abitanti, come da semplici fortezze isolate si siano creati palazzi signorili e tante altre curiosità. Quale bambino, poi, non è impazzito per treni e trenini? Tappa obbligata allora al Regno delle Ferrovie, con modellini di treni e di automobili che si danno la precedenza agli incroci, per sfilare tra miniature di edifici importanti. Il Museo Nazionale della Tecnica affascina i ragazzi con una straordinaria collezione di invenzioni tecniche, apparecchiature e mezzi di trasporto di ogni periodo storico. Se questi non bastassero e alla parola “museo” i piccoli dovessero ancora storcere il naso, fateli ricredere una volta per tutte portandoli al Museo dei Giocattoli, al Castello, che raccoglie giochi, bambole, carrozzine, macchinine, trenini e orsetti di pezza dall’antichità fino ai giorni nostri. E per le bambine c’è anche una collezione di Barbie, protagoniste anche alla Galleria delle Bambole. Gli appassionati di Harry Potter e degli incantesimi non possono mancare il Museo di Alchimisti e Maghi della Vecchia Praga, con il laboratorio del famoso alchimista Maestro Kelly. Tutte le magie possibili con i mattoncini più amati nel mondo si scoprono invece al Museo privato dei LEGO, con oltre 2500 modelli di costruzioni. E poi ci sono il Museo della Polizia, dove scoprire come funziona guardia e ladri nella vita vera e dove divertirsi nel parco giochi dei mezzi pubblici, il Museo delle Cere, dove sono riprodotti anche i più recenti beniamini dei bambini, e pure il Museo della Cioccolata, da acquolina in bocca.

Avventure outdoor

Anche in fatto di avventure all’aria aperta, a Praga non c’è che l’imbarazzo della scelta: il giardino botanico con la serra tropicale Fata Morgana, un Dinoparco sul tetto di un centro commerciale e un grandioso zoo con ben 12 padiglioni, 150 esposizioni e il Children’s Zoo: un’area speciale dove i cuccioli di uomo entrano in contatto con gli animali domestici e imparano a prendersene cura. All’Ippodromo, mentre i grandi incitano i cavalli, i piccoli possono montare i pony. E poi parchi divertimento, avventura e acquatici, fattorie ecologiche visitabili, nonché aree verdi attrezzate per pic-nic, giochi e attività sportive.

Avventure indoor

Per emozioni stellari, ci sono il Planetario e l’Osservatorio Astronomico. Magnifico l’Acquario, con luminose vasche giganti popolate di specie anche rare e “arredate” con grotte coralline. Alla MaxLasergame Arena, in una vasta area coperta e buia, giocando con i laser l’adrenalina dei piccoli sale a mille. Per non parlare dell’esperienza nella galleria del vento alla Skydive Arena, dove i bambini sopra i 5 anni possono sfidare la forza di gravità lanciandosi senza paracadute in un tunnel che simula le condizioni della caduta libera. Nel parco sportivo Gutovka i piccoli trovano parete da arrampicata, skate-park, minigolf e uno straordinario mondo acquatico.

Gite e passeggiate insolite

Sono tanti i mezzi di trasporto disponibili per regalarsi una visita indimenticabile di Praga, da punti di vista insoliti. Ai piccoli piacerà certamente il trenino turistico, ma impazziranno per lo storico tram numero 91, che attraversa il centro e poi sale su verso il castello. Al capolinea, fate una puntatina al Museo del Trasporto pubblico. Per non parlare di una gita in carrozza, trainata da pony… E poi una crociera in battello sulla Moldava, magari quello a vapore che conduce fino allo zoo, oppure una bella sgambettata senza meta in pedalò. Il centro città si può visitare persino in auto d’epoca o con i piedi ben saldi su un segway (sopra gli 8 anni). Attenzione però a lasciar scegliere i bambini: sarà sicuramente l’opzione mongolfiera a vincere! Se non temete l’altitudine, ma il pallone aerostatico è davvero troppo, vi consigliamo di dirottarli sulla visita alla torre del Municipio nella Città Vecchia, a quella del quartiere Zizkov e alla torre sulla collina di Petrin (raggiungibile in funicolare), copia in miniatura della cugina francese Eiffel: tutte regalano panorami da brivido sulla città.

C’era una volta, dicono

Le atmosfere di Praga, soprattutto la sera, sono davvero fiabesche ma la città è soprattutto culla di numerose leggende, che aleggiano nei luoghi più famosi ma anche in angoli poco conosciuti della capitale. A partire dal Ponte Carlo, monumento-simbolo di Praga. Secondo le testimonianze lasciate dai costruttori dell’epoca, nell’impasto per tenere le pietre unite tra loro, vennero aggiunte le uova affinché risultasse più solido. Forse è anche per questo che il ponte ha resistito a numerose alluvioni, dalla sua costruzione nel 1357 a oggi. Anche il famoso e bellissimo orologio astronomico sulla Torre Municipale, nella Città Vecchia, è al centro di un’antica leggenda. Pare che i consiglieri di Praga temessero che il suo autore, il Maestro Hanus, potesse creare un simile capolavoro altrove e per questo motivo gli provocassero la cecità. Egli per protesta avrebbe fermato l’orologio per sempre, ma fortunatamente nel 1865 l’orologiaio Ludvik Hainz sarebbe riuscito ad aggiustare il meccanismo. Il Golem era un essere artificiale d‘argilla creato dal rabbino Löw con tre elementi (acqua, fuoco e aria), a dargli vita era un seme riposto sotto la lingua. Aveva una grande forza, e poteva fare quasi tutto, tranne parlare. Aiutava a casa del rabbino e nella sinagoga. Un giorno, tuttavia, il rabbino dimenticò di togliere il seme e il Golem distrusse tutto ciò che incontrò sul suo percorso. Quando infine il seme fu rimosso, il corpo del Golem si disintegrò e la materia che rimase a terra venne portata nella sinagoga Vecchia-Nuova, dove sarebbe custodita ancora oggi. La Torre Daliborka, prende il nome dal cavaliere Dalibor di Kozojed che difese i sudditi ribelli e per questo vi venne imprigionato. La leggenda dice che lì imparò a suonare il violino magnificamente. La gente era dispiaciuta per lui e gli mandava del cibo tramite un cestino appeso a una corda.

Piccoli intellettuali crescono

Praga è poi storicamente città di arte, musica e cultura. Perché allora non iniziare, qui in un contesto del tutto naturale, a dare ai nostri bambini una formazione intellettuale, rispettando i loro tempi e la loro sensibilità percettiva? Il Teatro Nazionale e il Teatro degli Stati (famoso per aver ospitato la prima mondiale del Don Giovanni di Mozart) vantano un programma eccezionale per i piccoli spettatori. A seconda della stagione programmano Lo Schiaccianoci, Cenerentola l’opera per tutta la famiglia Čarokraj e il balletto Peter Pan. Per un divertimento meno impegnato, è da tener presente che quella delle marionette è una tradizione fortemente radicata nella cultura ceca. Nel Paese dei Burattini, nel piccolo teatro in via Žatecka, gli spettacoli pomeridiani del week-end sono dedicati principalmente ai bambini, mentre nelle botteghe artigiane del centro storico è possibile acquistare bellissime marionette fatte a mano, splendido souvenir di Praga. Al Teatro Minaret, infine, vanno in scena favole d’autore.

Praga, Brno e Ostrava: Happening Cities

Read More

Le città-palcoscenico dove vivere il cambiamento

Sono le grandi città che pulsano di vita, sempre al passo coi tempi. Ospitano grandi eventi, tengono a battesimo le nuove mode e riconvertono quartieri interi al servizio dei giovani e della loro creatività.
Vetrine e fucine al tempo stesso, paradiso pulsante per un pubblico giovane, e non solo all’anagrafe. Un tris perfetto, alla scoperta di Boemia, Moravia e Slesia up-to-date.
Sono le Happening Cities della Repubblica Ceca, le “nuove” destinazioni di un turismo fresco, curioso, partecipe cui testimonianze e cimeli del passato non bastano più. Un turismo giovane dentro, che cerca una cultura a tutto tondo, non solo relegata al passato, ma specchio del presente, alternativa e coraggiosa. Praga, Brno e Ostrava offrono luoghi dove restare sempre connessi, e non solo grazie al wi-fi, con eventi e performance estemporanee di giorno come di notte. Sono qui, accanto a un patrimonio storico indiscutibile e dal fascino intramontabile, le nuove piattaforme della creatività, dalla street art al design di ultima generazione, dall’anima locale a quella multiculturale, dall’espressione individuale al co-working.

Praga

Al di là del Castello, del gotico Ponte Carlo, delle chiese e cattedrali, delle tracce dell’era imperiale di Carlo IV e di quella asburgica, ma anche del regime e del post-comunismo c’è un’altra Praga, in continua evoluzione, dove tutto accade, nasce e si trasforma.  Vedere per credere all’Art District 7, moderno polo culturale e artistico disseminato di gallerie, musei, teatri, cinema, club, laboratori, studi multimediali e spazi creativi per ogni espressione artistica, soprattutto quelle alternative e anticonformiste. Tra i suoi fiori all’occhiello, il Metronomo, il centro d’arte moderna DOX, il Mercato di Praga con il Porto di Holesovice, il Palazzo Fieristico con la Galleria Nazionale, il polo creativo Vnitroblock e il cinema OKO.

Brno

Storia ma anche arte ed estro sono le carte vincenti di Brno, capoluogo della Moravia, tra le Città Creative selezionate dall’Unesco. Qui è fervida la produzione moderna in architettura, arte e design. Tra le meraviglie da non perdere in città, l’ineguagliabile Villa Tugendhat, capolavoro funzionalista dell’architetto tedesco Ludwig Miese van der Rohe, che –seguita da altre opere nello stesso stile- all’epoca segnò un salto in avanti nel tempo.
Oggi la città è costantemente un passo avanti, almeno nella zona chill-out di piazza Jakubske, popolata di caffè, bar e locali dallo stile e dalle atmosfere originali. Anche dal punto di vista gastronomico, Brno è considerata un tempio delle sperimentazioni, con una scelta vastissima di ristoranti, bistrot, taverne ed enoteche moderni e curiosi.

Ostrava

Terza città per grandezza del Paese, dopo Praga e Brno appunto, Ostrava è la capitale dell’archeologia industriale ceca, candidata all’iscrizione nella lista dell’UNESCO. I siti minerari e metallurgici del XIX secolo sono stati riconvertiti nell’ottica del design e della didattica, conferendo alla città un volto moderno. Ostrava, un tempo grigia (per le ciminiere) e oggi decisamente cool, vanta un centro piacevole, con una piccola ma vivace movida, locali alla moda, indirizzi di tendenza, festival musicali e culturali di respiro internazionale. Anche i siti minerari Landek Park e Dolni Vitkoviche non sono semplici musei, ma centri pulsanti di musica, creatività e divertimento. La Bolt Tower, che sorge là dove c’era una fornace, svetta su un vasto sito metallurgico dismesso e dietro la sua teoria di luci al neon,  nel punto più alto ospita un design caffè panoramico.