C’era la pioggia, c’era l’odore dei pini, c’era la triste desolazione di Montalto fuori stagione. C’erano i miei a cercarmi in fretta la cefalosporina ai Orbetello Scalo. C’ero io lì in salotto, c’era la tv su Frizzi e Scommettiamo che.
Era morto Falcone.
Non è una cosa che dobbiamo ricordare con monumenti e manifestazioni, ma ognuno di noi quello squarcio sull’asfalto di Capaci dovrebbe tenerlo bene a mente.
La morte di Falcone non me la ricordo. mi ricordo la paura per gli attentati a via dei Georgofili, facevo gli esami di terza media e sembrava ci dovessero sospendere gli esami chissà per cosa… Quando morì Borsellino invece ero in Inghilterra, che dispiacere… Brutto giorno, già.
eh..
non ricordo che cosa stavo facendo quel giorno ma ricordo il tg e la sensazione che qualcosa di veramente grosso era successo
Eh…
Lo ricordo perfettamente quel giorno: era un torrido pomeriggio di sabato ed ero chiusa in camera mia intenta a fare a cazzotti con una versione di greco che non mi veniva, quando sento mia madre che urla dalla cucina “Hanno ucciso il giudice!!!” e di colpo mi precipito in cucina a sentire l’edizione straordinaria.
Ecco, credo che fu proprio l’assassinio del giudice Falcone a far scattare in me la passione per l’impegno civile e politico che in seguito ha accompagnato gran parte delle scelte, scolastiche e non, da me fatte fino ad adesso.