Grazie ancora del pensiero ad Andrea, che ha capito forse dalle tremila foto a Rodesindro che mi garbano i peluche.
foto
I've got you, deep in my heart.
[Budapest, Nagymezo utca, Hofi Statue]
Kiskiralylany / La piccola Principessa.
Davanti a Vigado Ter, alla destra, venendo da Vorosmarty ter, di quest’altra statua, ecco Kiskiralylany, di Marton Laszlo. Una scultura che sembra di un elfo o un fanciullo ma in realtà è detta anche della Piccola Principessa. Un po’ vandalizzata -le manca una punta nel cappello- ma in fondo taaanto caruccia.
[non perché l’abbia fatta io, ma ‘sta foto è figosissima]
Cheppoi uno dice le imprese sportive.
Io a Natale mentre voi vi stavate strafongando e mascheravate ruttini giacché di fronte alla suocera pare brutto ho deciso di fare una cosa che per me risultava Impresa Altamente Sportiva.
Dunque, scalare i dugentotrentametri dal ponte Elisabetta alla Statua della Libertà per me è stato sfibrante. Nun c’ho il fisico. Alla faccia che sembro una persona bella pimpante.
Consigli sparsi:
– Andateci col bel tempo, a me è andata di culo che c’era il sole ed era l’ora di pranzo. Ma il lato quello di St.Gellert era ghiacciato dato che la sera prima nevischiava. Prendete quello dall’Hotel Gellert, molto più riparato.
– Saltate la cittadella dentro, non c’è niente.
– Su potete fare le foto panoramiche più fighe esistenti.
– Se avete un parente cardiopatico (coff) portatelo in auto.
Occhio comunque a tutte le discese: io in quell’altra, a centocinquantametri dall’hotel Gellert, mi sono spatafasciata a terra (c’era una buchetta piccola) con una caduta che Lorella Cuccarini al confronto certe spaccate non le ha mai fatte. Non mi sono fatta nulla. Incredibile.