«Ma che cazzo di accento hai?»

È una domanda che si perpetua ogni qualvolta che qualcuno mi sente per la prima volta al telefono o mi vedono per la prima volta di persona.
Non so se farne un motivo di vanto o preoccuparmi.
 
Io non ho un accento. O meglio, è una accozzaglia di accenti. Gli unici momenti in cui ho un accento sicuro sono le smadonnate in toscano se provate a telefonarmi alle 3 di notte [e io rispondo, e perchè rispondo? boh…], ecco lì si sente lontano un miglio che magari provengo dalla Toscana, bassa.
Solo che tutte le volte che mi sentono live non capiscono da dove provengo. E fanno una faccia anche strana. E allora giù a fare la pappardella delle ascendenze genealogiche. Mi son sentita dire una sfilza di posti. Nessuno che azzecca. Sì, prendo molto gli accenti di dove sto, però non parlo né parmigiano, né viterbese, né chiancianese. Al massimo si avverte in fondo in fondo uno pseudoperugino con la erre moscia ben integrata a Parma.
 
Non so se propormi nel doppiaggio o nel fare corsi di dizione, che qui mi sbagliano tutti gli accenti, per diana.

0 thoughts on “«Ma che cazzo di accento hai?»”

  1. non ti chiamerò mai allora:)

    Mi hai tolto pure il gusto di fare tutta la trafila che han già fatto tutti. Uff…

    O magari..

    Si dai..A stanotte;)

  2. ti capisco alla grande. Io ho sempre cercato di perdere il mio accento della alta provincia aretina, che mi fa schifo; e alla fine ce l’ho fatta.

    Ho pero’ questa caratteristica camaleontica che mi porta ad imitare i suoni degli altri accenti in modo del tutto involontario. Cosi’ – dopo sei anni a Bologna- a volte ormai mi prendono per emiliano. altre volte per romagnolo. addirittura mi e’ stato dato del pesarese (???). sara’ colpa della morosa di sammarino, che cazzo ne so.

    ma la maggior parte delle volte non capiscono. [La “c”, o la “g” di “fagiolo” pero’ mi fregano spesso. ]

    in ogni caso adesso questa mia caratteristica (che mi ha procurato molte prese per il culo in famiglia quando da casa in Toscana parlavo al telefono con amici bolognesi…) mi sta tornando molto utile per prendere su un accento decente quando parlo inglese. Ho sempre cercato di imitare le poche persone che ho trovato degli UK, che l’accento australiano e’ molto piu’ tamarro. [Ma sempre meglio dell’americano.]

    Ma tu di dove sei a rpoposito? si puo’ chiedere?

    Penso cmq che ti chiamero’ alle 3 stanotte, cosi’ imprechiamo insieme un po’ in toscano, che un po’ mi manca. tanto col fuso orario mi viene facile, per me sono le 11 di domattina, staro’ forse prendendo il caffe’….

  3. -Signor Tubulo-

    Sì sì, dissero proprio Cuneo. Era la titolara di un negozio di abbigliamento nel quale mi arrecai per acquistare i pantaloni della tuta.

    Ti do’ ragione, fu un errore imperdonabile, si sente che sono di Aosta Lido.

  4. Chianciano. W-O-W!

    Penso ceh potremo scambiarci delle visite gastronomiche. Una mangiata dalle tue parti, con un buon rosso, me la farei molto molto volentieri. Specie dopo un anno in Australia.

    [e io, lo metto tra parentesi, ho un grande ristorante in Casentino….]

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