Per uscire da una situazione di stallo permanente e garantirmi la palanca ripiena ho deciso di mandare un curriculum in un’area ancora da me inesplorata.
L’Ikea.
Gné gné, sì, lo so, la mia casa è made in Ikea, ricordo ancora quando ero ancora una giovine forte e ganza e assemblai le librerie Billy e le tirai su con un certo compiacimento. Siccome ricordo anche felicemente quei tempi di forza, di gajezza e di spese vorrei tanto ritornare a quei tempi, ma con un guadagno in più.
Uno pensa, ragionando sulla torta Almond della bottegasvedese e sulle brugole in ogniddove che ti chiedano al massimo, oltre all’inserimento del tuo curriculm vitae (vi giuro, ricordavo quando avevo finito il liceo, ma ho fatto fatica a pensare all’anno in cui l’ho iniziato. Sì, lo so, bastava fare meno cinque…), due o tre cosette attitudinali per vedere se servi meglio torte o riesci meglio a fare i progettini delle cucine al computer con il programmino apposito.
Ah, e per ricordarmi la data di decorrenza della residenza ho dovuto consultare Flickr.
Lo ammetto, non è che spasimo per esser presa (e quindi, siccome non me ne frega un ciospo, probabilmente andrà in porto), ma al massimo io ci terrei a far le cucine lì col programmino, ché è uno sballo. Eppoi avrei un posto di lavoro finalmente temperato e una paga sicura. Cose a me sconosciute.
Paul: Vabbè.. sul CV per essere presa devi scrivere Från
Fran: lol
non ci ho pensato.
Io pensavo, che ne so, che come test attitudinali ti mettevano di fronte il Lego e ti dicevano "dicci cosa sai fare".
Paul: invece ti hanno fatto il minnesota, credo
Fran: abbastanza
la prima domanda del test numerico era "se tizio ha X soldi e li vuole dividere in modo proporzionale ai suoi figli di 23, 25 e 28 anni, quanti soldi spetteranno al figlio di 23?"
Paul: spettacolo
Fran: il milionario è più banale
Paul: FrånFiörini, il divano definitivo. Solo 39# Euro.
Fran: difatti son bella morbida.
Infatti il test era un attimo impegnativo.
Cinque (o sei? non ricordo bene) blocchi di domande a tempo, da fare entro 30 minuti che riguardavano informatica, logica numerica, lingua inglese, comprensione bilingue del testo. Da domande banali ad alcune da test di ingresso ad un diploma di laurea.
Ora, comprendo che per capire le istruzioni di montaggio a volte ci si impazzisce un po’, ma i test così per dare un posto di lavoro a molta gente che ne ha bisogno per mantenere la famiglia mi sembrano un tantinello pretenziosi (ora, per me non ci son problemi, anzi, io non ho richiesto il full time perché non riesco ancora a sdoppiarmi) eh. Detto tutto questo ora io mi aspetto veramente il cubo di rubrik al colloquio di persona, perché le premesse son queste. Di lavori più seriosi a cui mi son approcciata debbo dire che le selezioni erano meno complesse e più seriamente mirate. Non è che mi lamento io (a me mi va bene, mi son solo persa la visione dei Simpson in tv, e magari non era da farsi dopo cena con l’abbiocco, sarebbe uscito meglio), ma se arriva anche sulla freepress insomma, qualcosa c’è.
[ah, nel curriculum non ci ho messo che sono blogger. Mi vergogno, se poi la pensano come Vespa?]
(rotfl)
beh ma ora io resterò col dubbio a vita, se tizio i suoi X soldi li voleva dividere tra i figli in maniera proporzionale all’età, e se si perchè diavolo: o se banalmente la risposta fosse x/3 come ci si aspetterebbe da gente non svedese, dico. Sento che non ci dormirò
Le domande dei test d’ingresso universitari sono ridicolmente facili
ziokendo: non mi ricordo le cifre, pensa te.
mucio: di alcune facoltà sì. Di altre del resto c’è una compravendita.
poi, una volta raccolti i test, mi sa che prendono quelli che non hanno azzeccato una risposta… :p
Se è così, rimango al palo.
Beh, io feci un test per Esselunga, test di gruppo sottoforma di gioco di ruolo, neanche mezz’ora in cui non capisco come facessero ad “inquadrare” oltre 10 candidati. Tra l’altro era organizzata in una sala riunioni di un hotel di milano, durante la catastrofica italia-coreasud con trap in panchina. Eravamo stravolti dalla tensione per non poter vedere la partita e da fuori arrivavano urla degli ospiti dell’hotel e noi non potevamo sapere se per gioia o incazzatura…
Però, anche dopo aver letto l’articolo linkato mi è venuta un’illuminazione: non sarà che per il fatto che si lavorerà a contatto di migliaia di clienti rompicog…lioni, hanno bisogno di selezionare gente con una pazienza immensa???
Uhm, forse sì (speriamononlegganoilblogallora)
questo post è uno spasso, grande Fran&Paul (anche) :)
Se ti prendono ti prometto che un divano FrånFiörini me lo metto in casa… sai che non ho niente di Ikea?
Tra l’altro andare all’Ikea son comodo anche a far vaccinare il gatto, a gratis come twitteramente mi dicesti iersera :D
stefigno grazie :)
Joshua: hehe, ok :)
E faresti anche bene, chè lavori come quelli che hai fatto tu prima neanche ti vengono riconosciuti come tali, e non solo ai fini di una futura pensione.
Spiego subito. Giusto ieri sono andata all’ufficio di collocamento della cittadina dove vivo a rinnovare la mia iscrizione alle liste di disoccupazione e siccome mi avevano spiegato che, per documentare gli eventuali lavori fatti dovevo portare le fotocopie dei contratti, degli attestati etc. etc. mi sono presentata di buon umore allo sportello.
Ecco, di fronte alle mie scartoffie esibite con orgoglio mi sono sentita dire da tutti gli impiegati che la collaborazione con le assicurazioni e l’agenzia immobiliare, il tirocinio, il volantinaggio lasciavano immutata la qualifica con cui venni registrata la prima volta quattro anni fa, pochi mesi dopo la mia laurea: Dirigente senza esperienza ed inoccupata………… w i Co.CO.CO!
Esattamente, è uno strazio. E nessuno ci capisce eh.