Domenica, per sfoggiare il mio stilosissimo colore verdino di viso e nero sottogliocchi (cosa che se mi vedesse Morgan mi copierebbe il makeup, anzicheno) e per sfruttare i tagliandi omaggio (invero li avevo altri due, ma nessun altro blogger parmense ne ha profittato) dati dalla casa editrice locale (ma non come blogger: come partecipante a ehm concorsi) me ne sono andata a vedere Carignano.
[fico, son peggiorata e sembra l’incipit di uno dei temini delle elementari. Argh.]
Io sotto il nome di Carignano ricordavo solo cose intorno a Torino. E cose intrecciate ai Savoia. Invece è una piccola frazione a una ventina di chilometri, continuando da Parma la strada Montanara (raggiungibile in bici o, per l’evento, con una navetta dal parco Cinghio). Per notizie maggiori su posto e su manifestazione qui e qua.
Più che altro, più che la manifestazione De Gustibus in se mi interessava far le foto alla Villa Malenchini, visto che è aperta per matrimoni ed eventi soltanto.
Cose da segnalare:
a) la guida ambientalistica era preparata, ma mi ricordava tutte le cose studiate per biologia vegetale. Quindi, già sapendo le cose, dopo 8 minuti me ne son andata. Potrei quindi pensare di fare il concorso al prossimo bando.
b) l’organizzatrice dell’evento era scortesissima. Di certo, fosse stato per lei non avrei acquistato nulla. Ed ho benedetto di non aver pagato l’ingresso, se i soldi eran destinati in parte a lei. Spero di non incrociarla più qui in altri eventi.
c) Non è una fortuna fare una esposizione di salumi con una ventina di gradi di caldo. Io mi son indirizzata su grappe e vini per l’acquisto, difatti.
d) da segnalare, oltre tutto il set di foto qua, una bancarella di cuneesi che aveva tra le varie cioccolate anche arnesi dei mestieri fatti totalmente in cioccolata. Ma fatti così bene da sembrare veri, oh.
[questa è la dimostrazione del vero resoconto del consumatore, mica come quando ti mandano le cose a casa, e te blogger ti devi appecorare per fargli la marchetta. Qui ci ho trovato luci ed ombre. Molti degli espositori avevano prodotti di qualità e ho preso i loro contatti, ed è stato positivo per quello. Ma se l’organizzatrice era stronza mi sento liberissima di dirlo. Tipo Mystery Shopper, vah.]
Pomeriggio stupendo trascorso in un contesto antico, ottimi gli assaggi dei vini e delle grappe oltre ai salumi e formaggi. Anche i dolci hanno fatto la loro parte con quei meravigliosi attrezzi dei mestieri in cioccolato (che avevo scambiato per oggetti in ferro, bronzo e plastica).
son cose.
E’ proprio questo il bello di queste manifestazioni, mangiare sani prodotti tipici, altro che ristoranti ultra-chic…..
giusto.