Non ero mai stata a Sissa ma ne avevo sentito parlare per via del Culatello. Diciamo che è un discreto paesino della Bassa. Ma la vicinanza a un fiume grosso come il Po porta due cose:
- Le zanzare a perfusione
- L’afa.
Al confronto Parma sembra un paese di alta montagna. Non mi lamenterò per un pezzo (disse, mentre si allontanava verso l’Appennino).
Ma partiamo dalle considerazioni, al solito, accazzo, sul concerto facente parte di questa manifestazione.
- Fortuna che il Po ha esondato, altrimenti il concerto sarebbe stato fatto a Torricella di Sissa. Sul Po. Nel bosco. Io, che la vedo come il Maestro Monicelli ["dove abito io ci devono essere le colate di cemento"], avrei resistito malvolentieri.
- In realtà il concerto era un po’ una punizione. Io sono molto openminded nella musica ma Verdi (ciao concittadini) e il Jazz lo reggo poco. A Parma si glorifica Verdi e si fa Jazz dappertutto. E quindi non avevo mai sentito la Corale Verdi. E invece, arie di Verdi a parte -che secondo me ti fan scattare qualcosa nella testa di non buono- sono bravissimi.
- Mi son maledetta di non aver avuto fame perché veniva un odore di grigliata favoloso. Però la cosa bella è che c’erano le sedie. Ma tre ore col culo incollato alla sedia vi giuro che fan male.
- Red Ronnie è vivo, e lotta assieme a noi. La sua voce meno.
- I fonici erano delle pippette. Effetto Larsen a go go. Nonché uno di loro ha detto a me e alla fotografa della Gazzetta di Parma che era proibito fare riprese audiovideo a meno che non si facessero col telefonino. Ora, io ho una fotocamera che è più pipposa di un apparecchio di uno smartphone. Dopo aver detto "Sì, sì", dopo aver concordato con l’affermazione della fotografa "Neppure i Rolling Stones ti stanno a controllare cazzofai ai concerti" ho ripreso a fare ripresa/foto, in modo seminascosto: tenendo la fotocamera ad altezza seno anziché naso.
- Buona performance di Marione, anche se sembrava un po’ scazzato e non tanto preso dallo spettacolo. Ma bravo è bravo. Ha seriamente una voce della madonna.
- Curiosità: mentre registravo di nascosto il video di "This is what you are" davanti a me son passati tutti come se fosse un inno per la fila al cesso. Se ne stava andando l’odiosa famigliola con padre madre e 4 figli (di cui l’unica tranquilla era la poppante) che avevano campeggiato fino a quel momento. Odiosi, specie il figlio occhialuto che era in perenne moto perpetuo. [io: "posso commettere un infanticidio, vero?" mamma: "…perché?" io: "eh, sto qui…" mamma: "ma non si può" io: "ah, non è il reato depenalizzato della settimana? in caso lo chiudo in macchina eh"]
Altre foto le trovate qui in Flickr.
Video: Corale Verdi e Mario Biondi: Va pensiero (coro del Nabucco)
Video: Mario Biondi: This is what you are.
Ho parlato con alcuni amici miei. Per l’infanticidio ci stanno pensando
P.S. Un saluto dalle Forze dell’Ordine e alla magistratura. Buon 2 giugno.
Antonio B.
Son cose :D
ha rubato al supermercato come quello della Gialappa’s? :D
sei in buona compagnia: anch’io detesto i marmocchi!
ma il jazz… l’adoro… :-)
L’effetto Larsen è quello che fa sentire sempre la frase “…che storia!” ?
Sei stata nominata da Albo, nel concorso miglior template 2008!
LOL per tutti i commenti: specie quello sul template.
Anche a me fanno girare le balle i ragazzini che fanno casino dove non dovrebbero..ma Red Ronnie lo mummificano e lo conservano nel sarcofago, nevvero????
Prendere appunti: niente Verdi per qualche mesata a OperaNation che poi Fran mi legna **
…però detto fra noi, pure Puccini eh…XD
è EMO :P