La cosa più stramba di Leuven è che il nome italico è Lovanio.

LeuvenQuando nell’ambito del progetto Flanders is a Festival mi hanno dato un template da compilare, chiedendomi anche se avessi allergie o problemi alimentari, mi veniva chiesto anche se avevo preferenze sulle città da visitare nelle Fiandre.

Ammetto di non aver barrato la casella di Leuven: perché non la conoscevo. Anche perché noi italiani non gli vogliamo benissimo, abbiamo tradotto il suo nome in Lovanio.

Ora è famosa per l’Università e per il birrificio Stella Artois, ma  “rimase fino al XIV secolo punto di riferimento di prestigio soprattutto per i tessuti. Un’indicazione sull’importanza di Leuven come centro di manifattura tessile, viene dato dall’aver dato il nome ad un tipo di stoffa in lino

Invece Leuven è molto carina. Mi è stato data anche un’utile pianta della città con dei tips dai residenti e questo ha aumentato il piacere della visita. Anche se mi ha annoiato un po’ la visita del municipio (con le visite guidate mi annoio abbestia: contrappasso da figlia di guidaturistica?) tutto il resto mi è piaciuto molto, compresi i due pranzi che sono riuscita a fare e un bel giro al birrificio Stella Artois. Poi è distante solo 14 km da Bruxelles e quindici minuti circa di treno. Vale perlomeno una visita. E una birra al tavolo.


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