Riccardo Cepach e la coscienza dello Zen

Comune di Pordenone

 

Yume –Sogni Giapponesi

Venerdì 27 novembre, ore 18, Galleria Pizzinato

 

La coscienza dello Zen. Italo Svevo, il Giappone e l’arte di smettere di fumare

Incontro con Riccardo Cepach, direttore del Museo Sveviano di Trieste,

in collaborazione con Bottega Errante

 

 

Come appuntamento della mostra Yume.Sogni giapponesi, promossa dal Comune di Pordenone – che presenta una significativa selezione di fotografie giapponesi all’albumina colorate a mano, realizzata a cavallo tra Ottocento e Novecento –  nella Galleria d’arte moderna e contemporanea Pizzinato di Pordenone venerdì 17 novembre alle 18 si tiene l’incontro “La coscienza dello zen. Italo Svevo, il Giappone e l’arte di smettere di fumare”, condotto da Riccardo Cepach, responsabile del Museo Sveviano di Trieste e dunque raffinatissimo cultore dello scrittore, in collaborazione con Bottega Errante. Quali sono i collegamenti tra la storia letteraria  di Zeno, Italo Svevo e la cultura orientale? Argutamente Cepach ne individua parecchi, partendo anche dalla propria esperienza personale e professionale in Giappone, accompagnandosi con le immagini da lui scattate nel paese del Sol Levante e con le stampe tradizionali giapponesi (che costituiscono il substrato culturale da cui sono nate le fotografie in mostra) di cui nella biblioteca di Svevo sono stati trovati 2 preziosi volumi. Eccone alcuni. Zeno, proprio come un monaco Zen, utilizza la forza del nemico a suo vantaggio e ama i paradossi, tanto cari alla filosofia orientale. Svevo era un appassionato lettore di Schopenhauer, autore molto legato al buddismo. Con la sua arte di smettere di fumare inoltre Zeno mette in atto una concezione circolare del tempo, rinviando continuamente per tornare al punto di partenza. A tutto questo Cepach aggiunge un “viaggio impossibile” di Svevo in Giappone sbalordito dalle sue contraddizioni, affascinato dai suoi paradossi, incantato dagli avveniristici mezzi di trasporto e dalla impensabile tecnologia, sconvolto dal divieto di fumare una ultima, ultimissima sigaretta nelle strade della metropoli da cui il fumo è bandito. Un viaggio da cui sono nati alcuni reportage, da cui nascerà presto un libro per la collana “Gli Erranti” di Bottega Errante.

 


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