PIANTALA O VENGO DI PERSONA A PRENDERTI A CEFFONI A DUE A DUE FINCHÈ NON DIVENTANO DISPARI.
NON ME NE FOTTE UN CAZZO DI TUTTO QUELLO CHE MI DIRAI, ANZI SARA’ TUTTO UN INCENTIVO AD ANTICIPARE IL MIO ARRIVO.
NON È ARRIVATA LA FINE DEL MONDO. NON FARLA ARRIVARE TU PER ME.
Tutto questo per dire che se combini la cazzata del secolo, ti giuro, non te la perdonerò mai, mai, mai e poi mai. Manco se ci rivediamo in un altro mondo.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo.
Ti voglio bene.
S.
avere ventanni
Parla con me/ XI
la gente è una merda.
purtroppo ne abbiamo già avuto prova in diverse occasioni. e però.se non avessi scritto quello che hai scritto tante persone che ti vogliono bene davvero non avrebbero saputo nulla di quello che stai passando.poi lo ammetto: avvertire le forze dell’ordine può essere stato forse eccessivo. ma veramente eravamo disperati, e nel tentativo di agire subito e in fretta abbiamo fatto la cazzata.tutto il resto che leggi in giro ti deve scivolare addosso. lo sai che le persone sui social sono cattive e tirano fuori il peggio di sè, anche perché non si rendono conto di avere a che fare con esseri umani. però ci sono anche tante persone che ti conoscono e ti stimano e ti apprezzano. io immagino che era a queste, a noi, che erano indirizzati i tuoi messaggi disperati.e noi siamo qui pronti ad accoglierli. io sono qui. e butto la testa al muro per non aver capito niente prima, per aver dovuto leggere nero su bianco la gravità della situazione.mi sento in colpa, mi sento una merdina. però hai fatto bene. perché ancora non è troppo tardi. perché sei qui e mi stai scrivendo. e se vorrai raccontarmi lo schifo che ti è successo in questi mesi io ti ascolto. se invece vuoi stare zitta, io sarò più attenta ad ascoltare anche i tuoi silenzi.appoggiati a me. appoggiati a tutte le persone che ti vogliono bene e che te lo hanno dimostrato, o che come me sono arrivate troppo tardi ma sono pronte a recuperare.tutti abbiamo bisogno di sfogarci. e forse tu hai più motivi di altri. non aver paura che sia troppo da sopportare per gli altri: abbiamo le spalle larghe apposta. non aver paura a sfogarti, non arrivare a questi limiti, non aver paura a chiedere aiuto. ti voglio bene. te lo avrei detto anche senza questo spavento. ma se è servito lo spavento per tirarlo fuori benvenga anche lo spavento.ti abbraccio forte
Oh, ma per chi sta peggio di me non intendevate la famenelmondo ma la Tommasi? Ok.
Alle Iene: illiceità dell’avere Nobile e la sua troupe filmato Sara sul set del primo porno
PAS-FermiamoLeBanche&LeTasse <pasfermiamolebanche@gmail.com> | Mon, Jan 14, 2013 at 12:52 PM | |
To: franfiorini <franfiorini@gmail.com>
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Parla con me/ X
ciao Francesca, ci conosciamo troppo poco, o quasi niente, ma ci tengo a scriverti lo stesso e spero tanto che mi leggerai.
Qualche anno fa il mio migliore amico ha vissuto un momento orribile, esattamente come te: era disperato, l’essere stato appena lasciato da una ragazza che amava ha peggiorato le cose ma era solo la punta dell’iceberg di un dolore enorme.
Anche lui ha mandato messaggi di addio, messaggi e mail. e poi ha provato a uccidersi, per fortuna senza riuscirci. E’ finito all’ospedale psichiatrico perché temevano che ci riprovasse, è stato un po’ lì e poi ha iniziato un lento percorso di risalita. Oggi sta bene, è passato un bel po’ di tempo e non è stato facile… ma ringrazia il cielo di non essere riuscito a farla finita e di essersi dato modo di risalire una china che gli sembrava davvero impossibile superare.
per piacere, fai come lui: datti modo e datti tempo. datti un’altra possibilità, te lo dice una che non sa com’è… ma sa com’è starci molto, molto, molto vicino.
un abbraccio,
Parla con me/ IX
Ciao,mi chiamo Salvatore, Salvo per gli amici, lo so che non ci conosciamo ma ho visto cosa hai scritto su twitter e ho voluto scriverti.Io non so cosa tu stia vivendo, ma credimi, niente vale come la Tua vita.Te lo dice uno che ad inizio anno vedeva tutto nero ed è stato ad un passo da quel gesto.Ti prego, non fare del male a te stessa ed alle persone che ti voglio bene come la tua mamma.Ti prego Francesca, non lasciare che accada!!!
Parla con me/VIII
Cara, bellissima, dolcissima Fran,
ho scoperto solo ieri che cazzo è successo in questi giorni. E’ da un pezzo che uso poco e male FB e ancora meno e ancora peggio Twitter, quindi mi sono persa tutto il delirio che è successo. Sono rimasta basita da scoprire la follia collettiva che si è scatenata fondamentalmente sui cazzi tuoi, sui tuoi guai, sul tuo dolore. Ma affanculo loro, non meritano un minuto in più di attenzione.E’ quello che è successo a te che mi sconvolge e mi fa stare male. La vita è una puttana e con te si sta dimostrando decisamente cattiva. E non sto a dirti quelle frasi che vengono spontanee dal pulpito di chi non sa come ci si sente. Che son parole goffe che vengono dette per affetto e stima e per cercare di dare un appoggio senza sapere come muoversi.
Ci credo che ti sia sentita odiata da dio o chi per esso. Hai tutte le ragioni. Quello che posso dirti è: cerca di tenere duro. Quando anche non sembra, le cose cambiano. Il cazzo di presente scorre, un minuto, un’ora, un giorno per volta, e si evolve. Lascia che passi quel cazzo di minuto, quell’ora, quel giorno. E ancora un altro. E un altro. Tu sei splendida. Una forza della natura. Ne uscirai.
Ti abbraccio fortissimo (facendo attenzione alle costole).
Per quel poco che posso, ci sono. E ti penso.
Parla con me/VI
Ti scrivo perché ho letto i tuoi ultimi tweet e – beh, anche io ho avuto un tumore e anche io soffro di depressione da allora (forse anche da prima, e non sempre: per essere precisi sono bipolare).
Volevo mandarti tutta la mia solidarietà: è pazzesco come tutti (o almeno moltissimi) siano tutti un “oh, un tumore, sei così forte ad averlo sconfitto!” e poi tutti un “oh, la depressione, che cazzata, sei solo debole”. Quando, nella mia esperienza, la depressione è molto peggio del cancro. O anche se non fosse peggio: pick one, visto che sono la stessa persona.
Volevo anche dirti che se vuoi fare quattro chiacchiere io son qui. Vivo a Londra, ma sono spesso online (la mail ce l’hai con questa qui, la chat di Google è lì, su Twitter sono mmcasetti).
Un abbraccio, spero a presto.
M.
PS: Se posso anche azzardare un consiglio non richiesto e banalissimo: anche la depressione è una malattia. Se trovi un buon dottore (non è banale: uno che non ti rimpinzi di pillole e basta ma anche uno che non abbia paura di usare la chimica, che è sempre una grande alleata), è un’ottima cosa. Vitale, oserei dire.
Parla con me/V
Bimba mia, ti supplico.Leggere le tue parole su twitter è stato un pugno in mezzo al cuore. Il dolore grandissimo che tu ora provi è comprensibile, ma pensa a quello che proverà la tua mamma se metterai in atto quello che hai detto. Lei se lo merita? Se lo meritano tutti quelli che ti vogliono bene, quelli che quando parlano di te lo fanno sorridendo perché solo pensarti a noi dà dolcezza e affetto?
Io non so chi sia stato quel cretinetti che ha scelto un’altra quando aveva te. Posso solo pensare che sia un ometto con un cervello grosso come un’oliva, perché una ragazza come te, con il potenziale d’amore che può dare, con la sensibilità, l’intelligenza, la forza e il senso dell’umorismo che hai tu al giorno d’oggi è rara avis. E se non l’ha capito, peggio per lui. Per lui, non per te.Quindi ti supplico bimba mia; piangi, disperati, prendi a calci muri, urla ma non pensare di essere tu un fallimento, bensì quell’idiota.Ti voglio bene Fran. Non straziare la tua mamma, che è una donna meravigliosa.Perdona la lettera incasinata, ma ho scritto di getto con cuore in mano.un bacio grande. :-*
[25/01/12]
Quando accadrà sarà sempre troppo tardi.
Broken heart and broken bones
Think of how a castrated horse feels
One more quirky cliche’d phrase
You’re the one I wanna refill
In the someday what’s that sound?
[ Nirvana – I Hate Myself & I Want To Die ]
L’ultima volta che ero a passeggiare al cimitero, a Budapest, con la mamma, ho detto una cosa che tipo, siccome adesso nella mia vita nessuno mi ha cagato, forse sarebbe stato meglio che anziché cremarmi mi fossi fatta fare uno di quei monumenti funebri enormi, dove qualcuno deve sbatterci per forza il naso. Così, per rompere i coglioni.
Come del resto se mi faranno scegliere l’opzione “terrorizza chi avevi sulle palle per un po’ di tempo”. La scelgo subito. La storia del venirvi a tirare per i piedi e cose.Il fatto è che giungo spesso in periodi in cui non vedo più speranze. E non è attirare attenzioni.
Oggi parlavo con una mia amica che mi ha detto che sto lavorando molto per uscirne. Io non lo noto, ma sento molto in fondo una piccola speranza, come se domani svegliandomi qualcosa sarà cambiato, in me o intorno a me, piano piano. Con piccole cose che si consolidano sempre più. Ma il brutto è che capitano periodi come questo, dove sono diventata troppo debole, dove il rifiuto per la vita è ormai troppo forte per me e mi odio per questo, soprattutto perché penso che lasciar sola mia madre sarebbe da stronza.
In tutto questo l’averci provato e non esserci riuscita mi frena dal ritentare: un’assurda delusione anche quella. L’ultima di una grande serie. E quindi mi ritrovo così, vorrei solo mandare mail pregando qualcuno che mi aiuti a smettere con tutto ma dopo ci rimarrebbero male, peggio. E non so cosa fare, quindi passo la notte insonne piangendo. Non ne posso più. Davvero.