Non sempre ciò che vogliamo è proprio ciò che ci serve. Quindi la vita è un affanno continuo, una sorta di lotta a fare sempre qualcosa di più del vicino. Se invece ce ne fregassimo…
Che c’azzecca? Che ne so… la prima cosa che mi venne in mente quando aprii lo sglaps. Mo’ lo cambio. Non c’è ragione di tenerla lì. O no?
Ma se quel che vuoi non quel che in realtà vuoi allora cosa vuoi ?
Carino.
In realtà (miiii, sono seria…) mi piace lasciarmi travolgere dagli eventi perchè voglio controllarli. Però sono anche troppo pigra.
La stagione dei conflitti (interiori).
mi sfugge: se ti lasci travolgere come fai a controllare ciò che ti travolge? e ancora di più: l’evento accade, per sua natura; è un imprevisto, come fai a controllare qualcosa che è di natura fuori dal tuo controllo?
Riesci forse a controllare la morte? oppure (esempio meno triste) riesci a controllare chi incontrerai oggi? (magari il grande amore…)
La metafora del surf. Non controlli nulla ma cerchi di stare sull’onda e non in mezzo. Quello è l’unico modo di controllare le cose.
Non so se è proprio una sfida col vicino o con se stessi… che è peggio :)
Grazie della visita e del commento su NDDP e hai tutto il mio appoggio per la lotta con la puzza di melone :D
Grazie, purtroppo la puzza di melone è una piaga per la quale mi batterò indefessamente.